LA COMUNIDAD


di Davide Rivelli

11 Ago 2013 - Senza categoria

Cinema: Recensioni

Titolo : LA COMUNIDAD (Spagna, 2000)
Regia : ALEX DE LA IGLESIA
Interpreti : CARMEN MAURA, EDUARDO ANTUNUA, MARIA ASQUERINO, JESUS BONILLA, MARTA FERNANDEZ MURO, PACA GABALDON
Sceneggiatura : JORGE GUERRICA ECHEVERRIA, ALEX DE LA IGLESIA
Fotografia : KIKO DE LA RICA
Musica : ROQUE BANOS
Produzione : ANDRES VICENTE GOMES
Distribuzione : NEXO
Durata : 104 min.

Si tratta di un delizioso film argutamente sospeso tra Hitchock, il Polansky de L'inquilino del terzo piano e Svegliati Ned. E' stato definito horror condominiale, e in questo non può non ricordare il celebre L'inquilino del terzo piano (tratto dallo splendido romanzo del geniale e poliedrico Roland Topor), e molto è giocato sul meccanismo diabolico del vicinato che ordisce e nell'ombra trama. Uno dei condomini, si viene a scoprire, ha vinto al totocalcio una cifra stratosferica pari ad oltre tre miliardi di lire : l'uomo è morto ( e in questo, e nel tono da commedia seppur grottesca, il richiamo a Svegliati Ned), e il caso vuole che una agente immobiliare (la bravissima Carmen Maura, premiata come miglior attrice al Festival di San Sebastian) male in arnese si trovi a mettere le mani sul tesoro, involontariamente anticipando le brame dei vicini. Il film è tutto una rincorsa grottesca al possesso del dio denaro, in una sarabanda di personaggi folli e spassosi perfettamente interpretati da un cast davvero notevole. Gl'intenti didattico-moralistici sono chiaramente leggibili, soprattutto nella seconda parte del film, ma il tono scherzoso, la voglia di grandguignol e di kitch, di equivoci e battute lo rende perfettamente godibile anche per chi non fosse un fan sfegatato del cinema impegnato alla Loach.
E infine ciò che ne fa arte : il tocco del maestro (Hitchock, ovviamente), ossia l'attenzione a lasciare che i personaggi, pur se volutamente caricaturali, vivano di vita propria immersi nell'ambiguità creata dal meccanismo in cui sono inseriti.
Dopo “Azione mutante”, e “El dìa de la bestia”, il nuovo film di Alex de la Igliesia lo conferma come un valido regista, dotato di genio e stile personale. Certo qualcosa di più, e di diverso, che non ‘l'allievo di Almodovar'.

(Davide Rivelli)


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