Jo Squillo “Girl senza paura”
di Francesca Bruni
16 Ott 2023 - Dischi
Continua la cavalcata negli album più significativi degli anni ’80 con la recensione di Francesca Bruni del disco “Girl senza paura” di Jo Squillo, al secolo Giovanna Coletti.
Nei favolosi anni ’80 emerge nella scena musicale italiana una ragazza di origini milanesi Giovanna Coletti in arte Jo Squillo, leader del gruppo punk rock costituito da giovanissime donne denominato Kandeggina Gang, nato nei centri sociali del capoluogo lombardo, di matrice femminista ed anticonformista, che realizzano un 45 giri contenente due brani dal titolo Sono cattiva e Orrore.
Abbandonata definitivamente la band, che ebbe una breve durata, nel Marzo del 1981 pubblica il suo primo album da solista intitolato “Girl senza paura”, prodotto dalla casa discografica 20th Secret e distribuito dalla Polydor Records.
Un disco che ha fatto molto parlare di sé per i testi provocatori ed anarchici con una struttura essenziale dalle tendenze punk che ricordano le ritmiche “folli” del gruppo statunitense Devo, affrontando problematiche sociali ed abbattendo le barriere dell’indifferenza, la “Girl” decisa e ribelle irrompe nel panorama musicale italiano, portando una sferzata di novità ed energia in un periodo in cui il punk in Italia stava cominciando a prendere forma.
L’album inizia con il brano L’asta, sonorità electro punk dal ritmo frenetico sono capeggiate da una voce acuta e volutamente disturbante con un testo caratterizzato da poche parole ripetute per poi passare alle nevrosi elettroniche ed ansiogene di Muoversi in cui riecheggia un disagio giovanile dall’affascinante atmosfera trash.
https://music.youtube.com/watch?v=nDxcFI6MelI&list=OLAK5uy_kHKrIwAKOMVjtqV2GmGzWxe2uWDmdkeVA
Cx è un grido di denuncia nei confronti del problema dell’inquinamento, ancora oggi tema d’attualità, caratterizzata da sintetizzatori che ricordano i fumi ed il grigiore dello smog con un sound accelerato, proseguendo con la rockeggiante Faccia da vipera vero e proprio atto d’accusa nei confronti degli individui ipocriti, con un ritornello dal ritmo oscillante e perpetuo.
https://music.youtube.com/watch?v=XxZZA_Uhavo&list=OLAK5uy_kHKrIwAKOMVjtqV2GmGzWxe2uWDmdkeVA
Il disco prosegue con Paranoia dettata da una chitarra ruvida accompagnata da una voce nevrastenica che racconta del disagio adolescenziale con un testo di facile comprensione per poi regalarci Ma chi se ne frega, un inno alla libertà sessualecon un ritornello dettato da acuti della dirompente Jo.
Un canto che richiama quello degli indiani introduce Skizzo skizzo, testo composto da poche parole e da un ritmo ripetitivo e rimbombante per poi andare avanti con altri brani come Orbita dove il basso gira alla massima velocità accompagnato dalle note minimali di un synth e Cristina in cui predomina un’atmosfera velatamente dark dettata dal basso e chitarra dal sound imbizzarrito in opposizione ad una voce combattiva.
Una chitarra hard rock caratterizza Energia interna dal clima elettrizzante e folle fino ad arrivare a pezzi di puro punk come Violentami, chiaro riferimento alle donne vittime di violenza, un grido di allarme ad una tematica purtroppo ancora molto presente nelle nostre cronache attuali.
China’s war si discosta a tratti dalle sonorità punk, ne esce un brano particolare caratterizzato da un sax con un sound allucinato dai tratti cupi per coinvolgere successivamente l’ascoltatore con la provocatoria Voglio farlo con te dal ritmo più blando ed orecchiabile dettata da un giro di sax dal sapore new romantic rispetto ai brani presenti.
https://music.youtube.com/watch?v=awSSsLLZi2c&list=OLAK5uy_kHKrIwAKOMVjtqV2GmGzWxe2uWDmdkeVA
Orrore, brano tratto dal 45 giri prodotto nel periodo delle Kandeggina Gang, parla della fissazione degli uomini per il sesso, traccia predominata da una chitarra su di giri e da sintetizzatori dai suoni acuti per poi arrivare ad una canzone molto toccante dal titolo Tuo Cesare il cui testo è la lettura di una lettera scritta dal suo amico Cesare Pedrotti, arrestato indebitamente dalla Polizia dove il sottofondo musicale rievoca un destino crudele.
https://music.youtube.com/watch?v=3rpXpNxrDW4&list=OLAK5uy_kHKrIwAKOMVjtqV2GmGzWxe2uWDmdkeVA
Il disco termina con Fuggi fuggi sound dal rock roboante con l’inconfondibile voce stridula di Jo che “rompe i timpani”, chiude questa originale opera musicale.
Con “Girl senza paura”, Jo Squillo ha dimostrato di avere grinta da vendere anche se purtroppo questo album è stato il suo primo ed ultimo di matrice punk, raccontando le ansie e le paure della generazione di quel periodo, affrontando il mondo insidioso circostante in maniera combattiva per cercare di renderlo migliore.
https://music.youtube.com/watch?v=_AJqvFTTfF0&list=OLAK5uy_kHKrIwAKOMVjtqV2GmGzWxe2uWDmdkeVA
“Girl senza paura”
- Voce: Jo Squillo
- Prodotto da: Gianni Muciaccia
- Scritto da: Coletti, De Martino, Rava
Collaboratori
- Renato Meli: basso
- Sergio Rava: batteria
- Massimo De Martino: chitarra
- Stefano Marinoni: sax
Brani
- L’asta
- Muoversi
- Cx
- Faccia da vipera
- Paranoia
- Ma chi se ne frega
- Skizzo Skizzo
- Orbita
- Cristina
- Energia interna
- Violentami
- China’s War
- Voglio farlo con te
- Orrore
- Tuo Cesare
- Fuggi fuggi