“Jazz al Parenti”
Redazione
30 Gen 2015 - Musica live, News live
Dall’1 di febbraio 2015 il Teatro Franco Parenti di Milano accoglierà sul suo palcoscenico cinque concerti dedicati al grande jazz e alla musica improvvisata, inaugurando così una rassegna che, anche per orario (la domenica mattina, alle ore 11.00), prosegue idealmente e concretamente una consolidata collaborazione con “Aperitivo in Concerto”, storica manifestazione musicale milanese che si tiene da decenni al Teatro Manzoni.
Questo primo cartellone affianca peraltro altre due rassegne che il Franco Parenti sta dedicando alla musica: “Non sparate su Ballista”- in cui un protagonista fra i più curiosi e raffinati del concertismo accademico come Antonio Ballista ricama con profondità ma anche grande sense of humor arguti elzeviri sui più disparati, affascinanti e imprevedibili risvolti della cultura musicale “classica”- e “Lezioni di Rock”, a cura di due brillanti e seguiti giornalisti musicali Ernesto Assante e Gino Castaldo, storiche firme di “Repubblica”.
JAZZ AL PARENTI coinvolgerà sul palco musicisti di primissimo piano come gli eccezionali pianisti Kenny Werner (1 febbraio), Steve Kuhn (10 maggio) e il sassofonista Lew Tabackin (sia quest’ultimo che Kuhn assenti da lungo tempo da Milano), cui si aggiungeranno due figure di notevole importanza per il Jazz dei nostri giorni: il già affermatissimo chitarrista Peter Bernstein (22 marzo) e il più giovane sassofonista Logan Richardson (26 aprile), protagonista di un gruppo come Next Collective, recentemente acclamato dalla critica come dal pubblico internazionale.
Sul palcoscenico sfileranno quindi formazioni in grado di offrire un quadro ricco e stimolante della musica improvvisata dei nostri giorni: virtuosi della batteria come Ari Hoenig, Gregory Hutchinson, Tommy Crane e Billy Drummond, contrabbassisti come il leggendario Buster Williams e il già acclamato Omer Avital, l’organista Sam Yahel, il pianista Tony Tixier, tutti protagonisti assoluti della scena musicale internazionale.
“I cinque concerti intestati al jazz rappresentano un contributo significativo quanto originale ad una scena musicale contemporanea che a Milano langue e che di rado ha la possibilità di esprimersi sui palcoscenici teatrali più importanti: è stato scelto di illustrare un’area del jazz che troppo spesso si dà per scontata, quel “mainstream” che costituisce il linguaggio corrente e quotidiano della musica improvvisata e con cui si definisce ed esprime la contemporaneità basandosi però inscindibilmente sull’esperienza della tradizione delineata ed accumulata dai grandi protagonisti storici della musica africano-americana. Musica, dunque, che sa innovare ma che non intende rinunciare a esprimere e a rielaborare costantemente i valori fondanti di un vero e proprio Canone venutosi formando in oltre cento anni: il blues, la rielaborazione degli standard del Great American Songbook, l’inconfondibile senso dello swing, il grande virtuosismo strumentale, la complessa e sofisticata esperienza armonica e ritmica del bop e dello hard-bop sono perciò alla base della creatività di artisti che conoscono la Storia del jazz e, non di rado, l’hanno fatta personalmente. Il Grande Jazz, per l’appunto.” Gianni Gualberto Morelenbaum
PROGRAMMA
Domenica 1 Febbraio 2015, ore 11.00
KENNY WERNER TRIO
Kenny Werner pianoforte, Joannes Weidenmueller contabbasso, Ari Hoenig batteria
All’apice della sua carriera ormai ultra quarantennale Kenny Werner (New York 1951) è senza dubbio un’icona del pianismo jazz moderno avendo contribuito al fianco dei più importanti jazzisti di fine secolo all’evoluzione del linguaggio jazzistico a partire dagli inizi degli anni ‘70.
Domenica 22 Marzo 2015, ore 11.00
PETER BERNSTEIN QUARTET
Peter Bernstein chitarra, Sam Yahel piano, Omer Avital contrabbasso, Gregory Hutchinson batteria
Peter Bernstein (NY 1967) fa parte di quel circolo di musicisti newyorkesi che a partire dagli inizi degli anni 90 hanno dato una svolta e un nuovo corso al linguaggio jazzistico dopo la secchezza del decennio precedente. Interagendo per anni in stretta collaborazione con musicisti del calibro di Brad Mehldau, Kurt Rosenwinkel, Mark Turner, Jorge Rossy, Brian Blade, Peter nel 1989 forma un trio ancora attivo – insieme al pianista- organista Larry Goldings e il batterista Bill Stewart – che ha rappresentato un’icona mondiale per un folto numero di musicisti e appassionati.
Domenica 12 Aprile 2015, ore 11.00
LEW TABACKIN QUARTET
Lew Tabackin sassofono tenore e flauto, Alessandro Presti tromba, Giuseppe Bassi contrabbasso, Gasper Bertoncelj batteria
Personaggio di prim’ordine della storia dei sassofonisti jazz, Lew Tabackin ha iniziato i primi passi della carriera a Filadelfia, dove è nato nel 1942, trasferendosi agli inizi degli anni 60 a Los Angeles dove ebbe modo di farsi conoscere dalla ricca scena jazzistica californiana e dove nel 1968 conobbe Toshiko Akijoshi e si legò ad essa in un sodalizio musicale e sentimentale.
La coppia nel 1982 si trasferisce a New York e inizia la frequentazione dei musicisti di Manhattan, dove Tabackin incide il suo primo disco solistico con Charlie Haden, Hank Jones e Victor Lewis. e successivamente “I’ll Be Seeing You” con Benny Green, Peter Washington e Lewis Nash. Importante anche il suo Trio “pianoless” con Michael Moore e Joey Baron. Da quell’esperienza in poi Tabackin sceglie formazioni senza pianoforte né chitarra, e per l’occasione milaneseoltre a essere supportato dal bassista Giuseppe Bassi e dal batterista americano ma di origini slovene Gasper Bertncelj, musicisti con i quali collabora normalmente, Lew si avvale della presenza di Alessandro Presti, giovane e talentuoso trombettista di origini messinesi anch’esso formatosi a New York.
Domenica 26 Aprile 2015, ore 11.00
LOGAN RICHARDSON QUARTET
Logan Richardson sassofono contralto, Toni Tixier pianoforte, Josh Ginsburg contrabbasso, Tommy Crane batteria
Logan Richardson è uno dei più innovativi giovani altosassofonisti della recente scena mondiale. Caratterizzato da un approccio non convenzionale alla musica che risulta di grande consistenza espressiva, Logan ha saputo muoversi nella scena musicale collaborando con musicisti del calibro di Nasheet Waits, Billy Hart, Joe Chambers e Jason Moran, dando prova di grande maturità e acquisendo unanime stima. Recentemente è stato oggetto di apprezzamento e attenzione da parte di una star internazionale come Pat Metheny che ha partecipato alla registrazione dell’ultimo progetto discografico del sassofonista di recentissima uscita.
Domenica 10 Maggio 2015, ore 11.00
STEVE KUHN TRIO
Steve Kuhn pianoforte, Buster Williams contrabbasso, Billy Drummond batteria
Alla luce dei suoi 55 anni di carriera Steve Kuhn (USA 1938) può essere considerato uno dei più interessanti pianisti della scena jazzistica, se solo si considera una frase del celebre vibrafonista Gary Burton: “Due musicisti mi hanno veramente illuminato, Miles Davis e Steve Kuhn” – Kuhn in effetti già nel 1960 fu chiamato da John Coltrane nel periodo antecedente all’ingresso di Tyner nel leggendario quartetto e fu al centro dell’interesse dei più importanti esponenti della New Thing degli anni Sessanta.
PREZZO: Biglietti 15€; Abbonamento (4 su 5 concerti) 44€
Per maggiori informazioni chiamare il numero 02 59 99 52 06 oppure scrivere a biglietteria@teatrofrancoparenti.it.