Ireneo Aleandri 1795-1885. L'Architettura …


11 Ago 2013 - Libri

Scheda critica di Alberto PellegrinoLa casa editrice Electa ha recentemente pubblicato un volume di storia dell'architettura intitolato Ireneo Aleandri 1795-1885. L'Architettura del Purismo nello Stato Pontificio a cura di Fabio Mariano e Luca Maria Cristini. L'opera va a completare un progetto nato su iniziativa delle Province di Macerata, Ascoli Piceno e Perugia, dei Comuni di Macerata, San Severino Marche e Spoleto che prevede l'allestimento di una mostra di progetti che, dopo essere partita da San Severino, è approdata a Spoleto, per completare il suo percorso a Macerata nel periodo luglio-agosto in concomitanza con Macerata Opera 2004. L'iniziativa consente di richiamare l'attenzione su Ireneo Aleandri, uno dei più importanti architetti italiani dell'età neoclassica nato a San Severino Marche nel 1795 e morto a Macerata nel 1885. Grazie ad una scrupolosa ricerca e catalogazione presso la Biblioteca Comunale di Macerata e l'Archivio Storico di Spoleto è stato possibile riportare alla luce numerosi progetti che riguardano gli anni della formazione (1814-1819) presso l'Accademia di San Luca, dove l'Aleandri segue gli insegnamenti di Raffaello Stern e Giuseppe Camporese; seguono gli anni della prima attività professionale (1820-1833) con una serie di progetti realizzati a San Severino Marche (in particolare il Teatro Ferocia) e a Macerata (in particolare lo Sferisterio ideato come impianto sportivo per il pallone al bracciale ed oggi contenitore di Macerata Opera , la Villa Bonaparte di Porto San Giorgio); il terzo periodo (1833-1857) è caratterizzato dall'incarico di ingegnere capo del Comune di Spoleto durante il quale realizza il Teatro Nuovo, il Mattatoio, la Nuova Conduttura dell'acqua per la Rocca, il progetto del Cimitero centrale, la facciata di Palazzo Piccolini e la Traversa Nazionale Interna che innova l'assetto viario della città ; sempre in questo periodo Aleandri progetta il Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno e il grandioso viadotto di Ariccia. Si arriva infine all'ultimo periodo della sua vita (1857-1885) trascorso a Macerata dedicandosi alla progettazione del Cimitero di San Severino, della Villa Giustiniani Bandini presso l'Abbazia di Fiastra (Tolentino), del Palazzo Comunale e del Teatro Condominale di Sant'Elpidio a Mare, di Villa Lauri e del Teatro Giuseppe Verdi di Pollenza. Il volume è particolarmente importante per la completa schedatura delle opere dell'Aleandri, il catalogo dei disegni, l'Atlante fotografico e la vasta bibliografia. Altrettanto significativi risultano i contributi storici introduttivi che da un lato collocano la figura dell'Aleandri nell'ambito dell'Architettura del Purismo nello Stato Pontificio (Marcello Fagiolo e Fabio Mariano) e dall'altro tracciano un quadro storico delle Marche pontificie e delle Marche italiane (Paola Magnarelli), un rapporto fra economia e città nell'Umbria dell'Ottocento (Alberto Grohmann), una storia della decorazione pittorica fra Neoclassicismo e Purismo (Stefano Papetti). Per approfondire la conoscenza di questo architetto Luca Maria Cristini traccia la biografia dell'Aleandri e analizza il periodo della sua formazione professionale, Cristiano Marchegiani affronta il tema di Aleandri architetto teatrale, mentre Liana Di Marco parla di Aleandri tecnico comunale a Spoleto.(Alberto Pellegrino)


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