Intervista realizzata a Dr. Gimmy per la pubblicazione del disco solista “Personal”
a cura della Redazione
21 Mag 2021 - Commenti live!
Dr. Gimmy, il chitarrista membro fondatore della rock band Linea, pubblica il disco da solista “Personal” che contiene 13 tracce. L’abbiamo intervistato. A seguire potete leggere note sul disco e una breve biografia dello stesso musicista.
INTERVISTA
D. Ciao Gimmy, è da poco uscito il tuo album “Personal” che rappresenta il tuo debutto solista. Alle tue spalle hai già una lunga carriera con i Linea, quindi come stai vivendo questo nuovo inizio in solitaria?
R. Ciao a tutti e grazie dello spazio che mi dedicate. Prima di tutto questo mio disco solista, e quindi questo nuovo inizio in solitaria, non vuol dire assolutamente che coi Linea sia finita o si sia chiuso un capitolo. Anzi, abbiamo appena pubblicato il nostro disco dei 30 anni, che tra l’altro anche voi avete recensito (https://www.musiculturaonline.it/uscito-fuori-mercato-dei-linea-li-abbiamo-intervistati/) e di cui ne abbiamo parlato in una bella intervista, e abbiamo tutta l’intenzione di fare qualcosa di nuovo! Questo mio disco invece è un sogno e un progetto che avevo in testa da tanti anni. In questo periodo pesante, di chiusura e isolamento ho avuto il tempo di mettermi al lavoro e registrare tutto in casa. Forse ho anche esorcizzato questo momento, la musica spesso è una cura a molti momenti negativi che capitano e si vivono. Tutto questo lo sto vivendo molto bene, sono molto contento e soddisfatto del lavoro che ho fatto e anche delle prime risposte e ritorni che stanno arrivando.
D. Come si è sviluppata la scrittura di queste canzoni e com’è stato lavorare al disco da casa? Sappiamo che hai registrato tutto lì.
R. Dunque, premetto che io sono un mezzo (per non dire intero!) malato di musica…quindi se io non prendo in mano la chitarra almeno un paio di volte al giorno sto male. Ogni tanto suonando cose varie, vengono fuori…una sequenza di accordi interessante, una bella melodia che mi cattura e la registro immediatamente con il telefono o un registratorino portatile, per non perderla. Poi capita a volte che l’idea mi prende particolarmente e allora non la mollo finché non la finisco o almeno non le do una parvenza di canzone. Quando ne ho un po’ pronte, allora inizio a pensare ad aggiungere i testi e così con un lavoro abbastanza certosino le finisco. La lavorazione del disco a casa è iniziata col mettere giù dei provini più completi possibili. Quindi scegliendo le parti ritmiche e di percussioni e poi man mano aggiungendo chitarre, basso, piani o organi e alla fine le parti vocali. Inizialmente avevo intenzione, una volta finiti i provini, di andare in studio e registrare tutto da nuovo, usando i provini come traccia. Man mano che ci lavoravo però, si era creata una strana magia in casa, con un suono “casalingo” che mi piaceva molto e che non volevo perdere. Così alla fine, anche grazie ai pareri di alcuni cari amici musicisti, ho deciso di perfezionare i provini che avevo realizzato e mixare e masterizzare quelli. Direi che posso ritenermi molto soddisfatto del lavoro che ne è uscito.
D. In queste canzoni quanto c’è della tua vita e quanto di immaginato?
R. Beh di immaginato non molto, magari parti di canzoni. La maggior parte sono cose successe realmente a me in prima persona durante la mia vita oppure storie o fatti realmente accaduti di cui ho letto oppure sentito. Un esempio è il brano Dustin, che è la storia reale di questo bambino di 8 anni partito su uno dei barconi della morte dalla Libia, insieme a sua mamma e suo fratello maggiore. Dustin aveva un sogno, quello di fare la boxe. Ma per poterlo realizzare doveva innanzitutto restare vivo. La storia non è molto allegra, ma ho deciso di farci una canzone, perché spesso raccontare la verità senza coprire niente, può far pensare la gente. E di questo noi abbiamo bisogno, sapere la verità di come vanno realmente le cose e farci una nostra opinione e pensare con la propria testa, e non con quella degli altri che siano tv, giornali o politici.
D. In tutto il lavoro è forte l’influenza british. Come nasce questa scelta?
R. In realtà non è una scelta nata da qualcosa di particolare o di nuovo anzi… Il BritPop è il mio primo grande amore, io sono nato da lì. Però il britpop e il sound british che nasce negli anni 60 con i Beatles, i Kinks, gli Who ecc…passando poi per gli Xtc, gli Smith e arrivare fino ai ’90 con Blur, Oasis e tutto quel movimento. Ho sempre amato quel sound e i Beatles in primis e tutto quello che ne è nato. Quindi “Personal” non è altro che un tributo e un omaggio a quel sound, che in Italia è sempre stato molto amato, ma mai molto sviluppato.
D. Hai pensato a come potrebbe essere “Personal” suonato dal vivo sul palco?
R. Sinceramente all’inizio no. Ho pensato a realizzarlo e farlo al meglio possibile. Poi visto il periodo ormai lungo e complicato che stiamo passando, dove la musica e tutto il mondo artistico ne ha sofferto molto e purtroppo la parte live è stata fortemente penalizzata, per non dire annullata. Però ora qualcosa in streaming si può fare, almeno in acustico chitarra e voce. Per dei live veri e propri ci vuole del tempo per mettere insieme una band e provare molto…non si mai, se questo maledetto virus ci lascia un po’ di tregua!
D. Dopo “Personal” continuerai a comporre musica da solo o tornerai al lavoro con i Linea?
R. Assolutamente si, entrambe le cose! Come ti dicevo prima, io sono un malato di musica, non riesco a stare fermo. Quindi continuerò a comporre musica da solo e continuerò a lavorare e comporre musica per i Linea che per me sono un grande pezzo della mia vita. Quindi credo proprio che sentirete ancora parlare dei Linea e di Dr. Gimmy.
NOTE SUL DISCO
Ascolta il disco QUI. Dal 15 aprile è disponibile in digital download, sulle migliori piattaforme streaming e in CD “Personal”, il nuovo album del cantautore e polistrumentista Dr. Gimmy, al secolo Gianmarco Pirro, chitarrista e membro fondatore della storica combat rock band milanese Linea. Il lavoro, composto da tredici brani, è un omaggio-tributo al primo e grande amore del musicista: il Brit Pop. Partendo dai Beatles, passando per gli Who e gli XTC fino ad arrivare ai Blur, Dr. Gimmy accompagna l’ascoltatore in un viaggio sonoro dal richiamo vintage attualizzato dal suo gusto personale, la sua sensibilità e la sua decennale esperienza. Il tutto rigorosamente scritto e cantato in italiano.
Tracklist di “Personal”
- La mia generazione
- Un’occasione in più
- Chernobyl 86
- Il cuore batte
- Dustin
- Sognare per vivere, vivere per sognare
- Il manichino stupido
- Abbiamo perso un Pelè
- Una canzone
- Amico mio
- La mia America
- Un amore malato
- Anche John gridava aiuto
Dice Dr. Gimmy:«questo disco è nato tanti anni fa nella mia testa. È un’idea che ho sempre voluto realizzare quella di fare un disco tutto mio, registrato in casa e suonando tutto da solo. Il disco parla di me, della mia storia, della mia vita e di tutto quello che mi ha fatto crescere, musica in primis, anche per questo l’ho intitolato “Personal”. Il rischio era alto. Rischi di fare un buco, che non venga bene, che non ce la fai a fare tutto nel migliore dei modi. Però cosa te ne frega, se non rischi qualche volta nella vita, non riuscirai ad ottenere niente. Ho dedicato tanti anni alla musica, davvero molto tempo, e continuo a dedicarne. Per me ormai è più di una passione, e in questo disco credo si senta. Ho preferito non andare in studio a ri-registrare tutto, in casa si è formata quella magia che non volevo perdere, a costo di fare un lavoro forse meno professionale, ma lo volevo così! Nel mio piccolo cerco di portare il più possibile all’attenzione del pubblico questo genere, molto amato in Italia, ma mai veramente sviluppato. Ringrazio fin da ora tutti quelli che ascolteranno il disco, per me è stato molto importante riuscire a realizzarlo e ne sono orgoglioso. Per cui spero che anche a voi piacerà… anche solo una canzone».
“Personal” è stato scritto e composto da Gianmarco “Gimmy” Pirro. Registrato al Casa mia studio tra febbraio e marzo 2020 da Gianmarco “Gimmy” Pirro. Mixato e masterizzato alCasa mia studio da Gianmarco “Gimmy” Pirro tra ottobre e dicembre 2020 tranne Un’occasione in più registrato, mixato prodotto e arrangiato al PSR Studio di Peveragno (CN) a maggio 2019 da Guido Guglielminetti. Produzione artistica Gianmarco “Gimmy” Pirro. Hanno suonato in tutti i brani Gianmarco Pirro (voce, cori, chitarre elettriche, chitarre acustiche, basso, tastiere e programmazione); Jimmy Nobody (batteria e percussioni). Hanno suonato in Un’occasione in più Gianmarco Pirro (voce, chitarre acustiche e chitarra elettrica); Guido Guglielminetti (basso, mellotron e programmazione). Cover design e grafica: Giusy Amaro. Foto libretto: Francesco Morgana.
BIO
Dr. Gimmy (Gianmarco Pirro) è un musicista-chitarrista nato aMilano nel 1965. All’età di 10 anni prende in mano per la prima volta una chitarra e con l’aiuto di suo fratello maggiore, impara i primi accordi. Il legame con lo strumento è subito forte. La prima “scuola” è la musica ascoltata dal fratello (Bennato, Finardi, Beatles, C.S.N.& Y, Eagles, Led Zeppelin…) e le tablature trovate nelle riviste di settore. Per il compleanno dei 13 anni, gli viene regalato il vinile di Let it be dei Beatles e scoppia un grande amore per la band e successivamente per altre formazioni: Who, Spencer Davis Group, Kinks, Manfred Mann, Yardbirds, Animals e molti altri. Intorno ai 20 anni capisce che per migliorare deve studiare lo strumento con un approccio più professionale e si iscrive al Centro Professione Musica di Mussida a Milano diplomandosi cinque anni dopo. Negli stessi anni dà vita ai Linea, band di combat rock, ancora in attività, con cinque dischi all’attivo, il più recente dei quali, “Fuori mercato”, pubblicato nel 2020 con un ottimo riscontro di critica. Con i Lineasuona in tutta Italia e all’estero, fino ad arrivare a suonare inInghilterra a Manchester e al Cavern Club di Liverpool, famoso locale che diede il via alla fantastica storia dei suoi amati Beatles. In questi ultimi anni collabora, insieme ad alcuni componenti dei Linea, alla realizzazione degli ultimi due dischi del cantautore comascoFilippo Andreani, portandoli anche live su molti palchi italiani. Ora, dopo 45 anni da quel giorno in cui prese per la prima volta in mano una chitarra, pubblica “Personal”, il suo primo disco solista, con lo pseudonimo di Dr.Gimmy. Il disco è un omaggio-tributo al suo primo e grande amore: il Brit Pop. Il tutto scritto e cantato in italiano, filtrato dal suo gusto, la sua sensibilità musicale e dalla sua esperienza. Nel suo piccolo cerca di portare il più possibile all’attenzione del pubblico questo genere, molto amato in Italia, ma mai veramente sviluppato.
WEB
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