Intervista al musicista Fabio Frizzi
a cura di Francesca Bruni
3 Lug 2024 - Approfondimenti live, Interviste
La nostra collaboratrice Francesca Bruni ha intervistato il famoso musicista Fabio Frizzi che ci ha raccontato la sua vita, gli incontri più significativi e le produzioni della sua ricca carriera.
Fabio Frizzi, compositore e musicista, famoso anche a motivo del sodalizio col regista Lucio Fulci, per il quale ha scritto le musiche di film cult come Zombi 2, Paura nella città dei morti viventi, …e tu vivrai nel terrore! – L’aldilà, ha composto più di 80 colonne sonore, considerando cinema e tv.
Tra le sue collaborazioni ricordiamo quelle con Franco Bixio e Vince Tempera con i quali ha scritto le colonne sonore di film, entrati nell’immaginario collettivo, come Il secondo tragico Fantozzi di Luciano Salce e Febbre da cavallo di Steno.
Famoso il suo progetto musicale “F2F – Frizzi To Fulci”, un’orchestra rock con la quale, anche in America e altri paesi, ripropone dal vivo le colonne sonore realizzate per i film horror di Fulci.
Nell’intervista, il maestro ripercorre la sua “avventura” musicale e lo ringraziamo molto per avercela concessa.
INTERVISTA
D. Quando ha capito che la musica avrebbe accompagnato tutta la sua vita?
R. Nel 1973 ho firmato la prima colonna sonora, poi un paio di anni dopo sono arrivati alcuni progetti che hanno avuto un bel successo di pubblico. E allora ho capito che la mia passione per la musica poteva diventare anche la mia professione.
D. Ha esordito da giovane suonando musica rock per poi diventare compositore di successo, realizzando soundtracks per i film; qual è stata la scintilla che ha acceso questa sua passione?
R. Sono nato in una famiglia che viveva di cinema; quindi, fin da piccolo ero innamorato del grande schermo. La musica mi accompagnava già dalle scuole elementari, poi c’è stata la musica d’insieme, le prime band, i primi gruppi classici. L’influenza dei grandi compositori italiani per il cinema è stata molto importante e, finito il liceo, mi è venuto il desiderio di seguire quel sentiero.
D. Il successo arriva con la celebre colonna sonora del film “Fantozzi” che realizzò nel 1975, mi può raccontare di quel periodo e cosa significava all’epoca comporre musica per film?
R. Quello di Fantozzi, controcorrente, è stato un momento magico. L’incontro con Paolo Villaggio, con Luciano Salce e con un gruppo di ‘grandi’ del nostro cinema, vivere in anteprima quella che sarebbe stata una storia importante per la cultura della nostra Italia, mi hanno fatto sentire un privilegiato. L’entusiasmo era a mille, la Ballata e tutte le altre musiche sono venite fuori in maniera naturale. Quando abbiamo finito il lavoro mi sono reso conto che qualcosa era cambiato, nella storia della comicità italiana e anche nella mia vita.
D. Riferendomi alla domanda precedente, da quel fortunato esordio ha iniziato a comporre svariate colonne sonore per diversi registi, tra cui Lucio Fulci, che legame ha avuto con questo regista e come nascevano le musiche per le sue pellicole bizzarre?
R. Quello con Fulci è stato un altro incontro fondamentale per la mia carriera. Un grande autore, conoscitore del mezzo cinematografico, un caro amico. Soprattutto un maestro dal quale ho imparato moltissimo.
D. Nella sua lunga e brillante carriera spesso ha collaborato con altrettanti importanti compositori come Franco Bixio e Vince Tempera, solo per citarne un paio; come nascevano queste collaborazioni e quali erano gli ingredienti per la perfetta riuscita dei vostri successi?
R. Lei si riferisce sicuramente al trio Bixio Frizzi Tempera, un gruppo di lavoro con cui, nella seconda metà degli anni 70 ho lavorato moltissimo. Un’altra esperienza che è stata fondamentale per la mia crescita artistica e professionale
D. Come avvenne l’incontro con il celebre compositore Ennio Morricone?
R. Morricone era stato, fin dalla mia adolescenza, un importante riferimento musicale. Lo conobbi durante la registrazione della sua colonna sonora Giù la testa, scritta per il film di Sergio Leone. Avevo vent’anni e fu una grande emozione vederlo all’opera. Da quell’incontro capii che scrivere colonne sonore sarebbe stato il mio obiettivo primario.
D. Oltre al cinema spesso il suo nome è stato legato a musiche di svariate trasmissioni televisive quali serie TV e varietà; ci sono differenze e tecniche particolari per la composizione dei vari lavori?
R. Scrivere per le serie tv assomiglia molto al lavoro che si fa per il cinema. Le esigenze artistiche sono un po’ diverse, ma l’approccio è decisamente simile. Dirigere l’orchestra per il varietà televisivo, invece, è stata un’esperienza completamente nuova, fatta di tante prove con l’orchestra, emozioni forti quando si va in onda, insomma è sempre fare musica, ma con regole e obiettivi decisamente differenti
D. Quanto è cambiata la figura del compositore dai suoi esordi ai giorni nostri?
R. Tante cose sono cambiate, il gusto, il rapporto tra musica e immagine, la fruizione da parte dell’audience. Anche se, almeno nel mio caso, l’approccio creativo è rimasto sostanzialmente lo stesso.
D. La moderna e sofisticata tecnologia è entrata a far parte anche nel campo musicale, questo può aiutare i giovani musicisti oppure c’è ancora spazio per la loro inventiva e creatività personale?
R. La tecnologia negli ultimi quarant’anni ha sicuramente cambiato l’approccio generale di chi fa questo mestiere. E le nuove generazioni (come tutti, del resto) ne hanno potuto trarre diversi vantaggi. Ma la creatività rimane alla base di qualsiasi gesto artistico e una buona personalità compositiva fa ancora oggi la differenza.
D. Nel 2003 il grande regista americano Quentin Tarantino selezionò la sua colonna sonora di “Sette note in nero” per impreziosire quella della pellicola “Kill Bill: Volume 1”, come avvenne questa scelta e quanto è stato gratificante per lei?
R. Molti produttori e registi americani, negli ultimi trent’anni, hanno apprezzato il nostro cinema di genere. Figure come Lucio Fulci, Dario Argento, Mario e Lamberto Bava, Enzo Castellari, solo per citarne alcuni, sono considerate negli Stati Uniti come vere leggende. La scelta di Tarantino ha in un certo senso amplificato questa tendenza, rendendo l’America una terra sempre più amica. Quindi sì, fu un momento estremamente gratificante che ha contribuito a renderci sempre più cittadini del mondo.
D. Tornando al grande Lucio Fulci, nel 2012 decide di realizzare il progetto musicale “F2F- Frizzi To Fulci”, mi può raccontare di come nacque e quanto è rilevante, secondo lei, la musica all’interno di un film?
R. Come dicevo prima Fulci era stato una figura centrale per la mia carriera e per la mia possibilità di crescere professionalmente. Quindi mi sembrava giusto dedicargli un concerto tributo. La genesi del progetto è stata lunga, con la scelta di uno staff di musicisti di alto livello. Molti appassionati hanno da sempre riconosciuto una forte simbiosi fra le mie musiche e i film di Lucio, soprattutto quelli horror. E così il repertorio è partito da lì, per allargarsi poi ai crime, ai gialli e anche ai film western. Insomma, una grande carrellata di quella straordinaria esperienza.
D. Com’è stato accolto tale progetto dal pubblico estero?
R. Il debutto alla Union Chapel di Londra, nel 2013 è stato un successo clamoroso. Da lì moltissimi tour in giro per il mondo, con la soddisfazione di trovare ovunque tanti appassionati entusiasti del nostro cinema.
D. Esiste un momento della sua carriera in cui ha provato emozioni particolari?
R. La musica è un veicolo di emozioni, per chi la fa e per chi la ascolta. E ogni volta, che si tratti di concerti o di nuove colonne sonore, l’effetto per me è sempre forte, dirompente.
D. Ha nuovi propositi in futuro per il suo amato pubblico?
R. Sono tornato recentemente a scrivere anche per il cinema italiano, con il film Flaminia, di Michela Giraud, ma la mia attività di compositore è soprattutto su produzione estere. Sul fronte concerti una bella occasione italiana, a Genova il 3 agosto al PROG Fest, con l’edizione originale di “Frizzi 2 Fulci”. E poi una nuova tournée americana, la sesta, che mi impegnerà per tutto il prossimo mese di settembre. Debutto il 5 a New York.
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WEB: https://www.fabiofrizzi.com/