Intervista a Riccardo Romano dopo l’uscita dell’EP “Circuiti”
a cura della Redazione
5 Mar 2021 - Commenti live!
Abbiamo intervistato il giovane cantautore milanese Riccardo Romano del quale è uscito mesi fa l’EP di debutto “Circuiti”.
Dal18 dicembre 2020, è disponibile in digital download e su tutte le piattaforme streaming “Circuiti”, il nuovo EP del cantautore milanese Riccardo Romano. Il lavoro, composto da sei brani che rappresentano il debutto solista dell’artista già voce dei Syntesthesia, è un viaggio introspettivo nel mondo di Riccardo e, allo stesso tempo, il racconto di come l’artista percepisce il mondo intorno a lui. Le sonorità lasciano spazio all’originalità e alla sperimentazione, con la chiara intenzione di non porre limiti ai generi. Il risultato è una tracklist variegata, nella quale trovano spazio rockeggianti riff di chitarra, ballad accompagnate dal pianoforte, e musica elettronica.
Tracklist di “Circuiti”:
- Cicche al mentolo
- Corto circuito
- Fuliggine
- Le 3 e 23
- Socialvitamanager
- DarthFather
Riccardo Romano: “Circuiti” descrive appieno quello che queste canzoni rappresentano per me, una piccola parte di quello che sono, un insieme di episodi vissuti. La continua lotta tra pigrizia e voglia di fare, il rendersi conto di dare poca importanza a chi ci circonda, il rapporto con un genitore, l’imprevisto dell’ultimo minuto, il comprendere che basta poco per stare bene e il corto circuito che ti porta a interrogare te stesso. Questo è quello che si può trovare all’interno del mio EP, ossia, Riccardo.
“Circuiti” è stato scritto da Riccardo Romano che ne ha anche composto le musiche con Lorenzo Avanzi. Produzione, mix e master di Lorenzo Avanzi. Studio di registrazioneAVZ Studios. Hanno suonato: Riccardo Romani, Lorenzo Avanzi.
INTERVISTA A RICCARDO ROMANO
Riccardo Romano è un giovane cantautore milanese. Si sta facendo conoscere grazie al suo EP di debutto “Circuiti”, un lavoro incredibilmente intimo e “sentito”, che mette al centro del racconto esperienze ed emozioni vissute da lui stesso. “Circuiti”, che vede alla produzione Lorenzo Avanzi, è composto da sei brani dal sound fresco e contemporaneo. Chitarre ed elettronica si fondono a generare un mix ben riuscito tra rock, pop ed electro che ben accompagna la voce di Riccardo. Ne abbiamo parlato con lui.
D. Partiamo dagli inizi: come ti sei avvicinato alla musica? Quali motivazioni ti hanno portato a scrivere canzoni?
R. Ciao a tutti! La passione per la musica è nata grazie a mio papà che mi ha sempre immerso nella sua, principalmente anni 80 come: Depeche Mode, Mango, Culture Club e tanti altri. L’ho sempre visto cantare e così sin da piccolo ho cominciato a farlo anche io. È tra la fine delle medie e l’inizio delle superiori, quindi tra il 2010 e il 2011, che capisco che la passione per la musica sarebbe diventata qualcosa di più, infatti in quegli anni fondo la mia prima band con alcuni compagni di classe, i Synesthesia, band di cui ho fatto parte per ben 7 anni, fino al 2018, anno dove ci sciogliamo e comincia il mio percorso da solista. Quello è stato il momento in cui ho cominciato a scrivere le mie canzoni e la musica è diventata parte fondamentale delle mie giornate.
D. Quali artisti ti hanno maggiormente influenzato?
R. Attualmente non ho un’influenza specifica, non l’ho mai avuta in realtà. Traggo ispirazione da quello che ascolto senza rendermene conto e lo metto all’interno dei brani. Questo è dovuto anche al fatto che scrivo solo quando mi arriva l’ispirazione, tendenzialmente tra le 2 e le 4 di notte, quando mi balena un ritmo, un testo o una melodia per la testa che mi costringe ad alzarmi dal letto e scriverla per non dimenticarla. Poi riascoltando i brani noto qualche influenza magari di Cremonini, di Mengoni oppure di Bruno Mars. A volte mi influenzano di più brani che ho ascoltato molti anni prima rispetto a quello che ascolto tutti i giorni.
D. Come è nato “Circuiti”?
R. “Circuiti” nasce a seguito di un evento che mi è successo tra il 2018 e il 2019, che mi ha portato a riflettere su me stesso e a cominciare una ricerca introspettiva. Quell’evento è stato un intervento al cuore dovuto a frequenti attacchi di tachicardia, che consisteva nel bruciare un “circuito” andato in tilt che provocava appunto questi attacchi (tranquilli ora sto bene, è tutto risolto e sono carichissimo!). Dopo l’intervento ho cominciato a scrivere Corto Circuito, brano presente all’interno dell’EP, che parla proprio di questo avvenimento. Possiamo dire che questo brano ha portato alla creazione di tutti gli altri, perché mentre lo scrivevo nella mia testa si susseguivano domande su me stesso e sui miei atteggiamenti, che mi spingevano a trovare una risposta, poi espressa all’interno degli altri brani, ma soprattutto del titolo di questo EP dove ogni canzone è appunto un mio “circuito”.
D. Tratti temi profondi e personali attraverso un genere fresco e pop. Scelta voluta per rendere la tua musica più accessibile?
R. Il sound di “Circuiti” è un aspetto su cui ho lavorato insieme a Lorenzo Avanzi, che oltre all’arrangiamento ha curato mix e master dell’EP. Quando siamo partiti con i brani abbiamo deciso in modo unanime di non porci limiti sui suoni, Volevamo sperimentare. Ci sono brani dove l’elettronica la fa da padrone con sonorità Synth Wave oppure Low-Fi, mentre altri hanno una forte presenza di riff di chitarra elettrica e altre sono ballad al pianoforte accompagnate però da batterie elettroniche. Abbiamo sperimentato e amalgamato insieme tanti sound per fare in modo che ogni canzone fosse unica. Forse è proprio questo che lo differenzia da altri EP, il poter andar incontro a tanti ascoltatori diversi, ognuno con un suo genere preferito.
D. Come è stato il lavoro di produzione? Sappiamo che al tuo fianco c’è stato Lorenzo Avanzi.
R. Non era la prima volta che lavoravo in studio poiché con la mia vecchia band avevo già pubblicato un EP, però era la prima volta che lavoravo in studio con Lorenzo. Nonostante fosse appunto la prima volta era come se lavorassimo insieme da sempre. Ci capivamo al volo. Questo ha reso il lavorare in studio ancora più bello e divertente.
D. Sei molto attento alla tua immagine. In che modo ci lavori?
R. Cerco di essere il più naturale possibile, non voglio far vedere un Riccardo diverso da quello di tutti i giorni perché non sarei io e non potrei parlare di me con la mia musica. Quindi non ci lavoro semplicemente cerco di essere sempre me stesso.
D. Hai già nuova musica pronta da farci ascoltare?
R. Sto scrivendo nuova musica ma è tutto ancora in fase embrionale, non è ancora pronta. Però potrebbe vedere la luce prima di quanto pensi, chi sa dirlo.
BIOGRAFIA
Riccardo Romano, classe 1996, è un cantautore milanese. Immerso nella musica sin da bambino, fonda la sua prima band nel 2015 i Syntesthesia, con cui pubblica nello stesso anno “Bianco”, EP nel quale è presente Ti Disegnerei, brano utilizzato da Angelo Pintus alla fine degli spettacoli del Tour “Ormai sono una Milf”. Nel 2019 comincia il suo progetto da solista pubblicando due brani Cicche al mentolo e Socialvitamanager. Nel 2020 pubblica “Circuiti” il suo primo EP da solista.
WEB:
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