In pieno svolgimento il festival “Settenovecento” a Rovereto
a cura della Redazione
19 Giu 2021 - News classica
In svolgimento la 5ª edizione di “Settenovecento”, dal 17 al 21 giugno 2021, a Rovereto “in itinere”. Più di centotrenta artisti, tra solisti, ensemble, cori e orchestre, in ventinove appuntamenti.
Giunge alla quinta edizione “Settenovecento”, il festival trentino dedicato alla musica classica: cinque giorni di concerti che si susseguono intensamente nei luoghi più caratteristici di Rovereto. Un modello di collaborazione artistica unico nel suo genere. Cinque giorni in cui la grande musica viene ospitata in giardini e palazzi aperti al pubblico per l’occasione. Più di centotrenta artisti, tra solisti, ensemble, cori e orchestre, in ventinove appuntamenti, danno vita a un cartellone di alto profilo che guarda alla musica in viaggio. Con una suggestiva conclusione notturna alla Campana dei Caduti, per celebrare degnamente la Festa della Musica. Tra gli ospiti della quinta edizione l’Orchestra Filarmonica Italiana con Marco Albonetti, l’ensemble Stile Galante, il gruppo Música Temprana, Vicki Powell e Paolo Bonomini del Trio Boccherini, il pianista Gabriele Carcano, il giovane Quartetto Eos, il Torino Vocalensemble, il progetto giovanile dell’Orchestra Filarmonica Settenovecento diretta da Alessandro Bonato. Dal 17 al 21 giugno, Rovereto – varie sedi. “Settenovecento”, il festival trentino nato cinque anni fa, ritorna quest’anno nella sua naturale collocazione attorno alla Festa della Musica. Il Progetto si caratterizza sempre più come iniziativa che congiunge le più significative realtà musicali del territorio: nel ruolo di capofila l’Associazione Filarmonica di Rovereto, con a fianco i partner “storici” WAM Festival Internazionale W. A. Mozart a Rovereto e Centro Internazionale di Studi Riccardo Zandonai. Per il secondo anno nella rete anche Coro Sant’Ilario e Rovereto Wind Orchestra.
La direzione artistica, condivisa da Federica Fortunato (Centro Studi Zandonai), Klaus Manfrini (Associazione Filarmonica di Rovereto) e Angela Romagnoli (WAM Festival Mozart), ha ideato un suggestivo cartellone composto da ventinove appuntamenti in cinque giorni che coinvolgono più di 130 artisti tra solisti, ensemble, cori e orchestre.
Un occhio di riguardo è stato riservato ai giovani esecutori, protagonisti sia del progetto a loro dedicato dell’Orchestra Filarmonica Settenovecento che di “MusicAl Centro”, realizzata in collaborazione con il Conservatorio “F.A. Bonporti” di Trento e Riva del Garda e con il Conservatorio “C. Monteverdi” di Bolzano.
Il festival è stato inaugurato la sera di giovedì 17 giugno al Teatro Zandonai, con il sax di Marco Albonetti e l’Orchestra Filarmonica Italiana. L’apertura è stata dedicata alla celebrazione del grande compositore Astor Piazzolla nel centenario della nascita. Il concerto della buonanotte è stato invece affidato al decimino della Rovereto Wind Orchestra diretto da Andrea Loss.
Venerdì 18 giugno il pomeriggio si è aperto alle 17.00 con il giovanissimo Quartetto Eos che, nella splendida cornice dalla Chiesetta del Redentore di via della Terra aperta per l’occasione, ci ha condotti alla scoperta di composizioni giovanili di Mozart. Alle 18.30 l’ensemble Música Temprana ci ha fatto viaggiare nel tempo e nello spazio: abbiamo ascoltato affascinante musica sudamericana ricomposta da viaggiatori, funzionari e religosi durante l’epoca coloniale. Il Cortile di Palazzo Betta Grillo, sede del concerto, è uno dei luoghi “nascosti” di Rovereto che aprono appositamente per il festival. La sera alle 20.45 gran concerto sinfonico a teatro, protagonista l’Orchestra Filarmonica Settenovecento: composta interamente da giovani strumentisti guidati da prime parti di grande esperienza e professionalità, è stata diretta in questo programma dall’altrettanto giovane e talentuoso Alessandro Bonato. Il programma proposto ha presentato capolavori, in dialogo tra est e ovest, tra passato e presente: nel Concerto per violino “Alla turca” di Mozart protagonista è stata la giovane e promettente violinista roveretana Francesca Temporin, mentre l’orchestra si è misurata misura successivamente con Appalachian Spring (Primavera sui Monti Appalachi) di A. Copland. Non poteva mancare il concerto della buonanotte: presso il Cortile di Palazzo Alberti Poja, la Piccola Orchestra Lumière ha musicato dal vivo The Vagabond, il cortometraggio capolavoro di Charlie Chaplin del 1916, in un appuntamento divertente e originale.
La mattina di sabato 19 giugno, alle 11.00, ritroviamo i Música Temprana con un altro programma di viaggio, questa volta nella suggestiva cornice del Giardino di San Marco.
Alle 17.00 la Sala S. Giuseppe ospita invece l’Ensemble Stile Galante, in un raffinato e curioso concerto di musica barocca. Alle 18.30 ritroviamo i giovanissimi artisti del Quartetto Eos, alle prese con Mozart nella magnifica cornice del Giardino Bridi de Probizer.
Alle 20.45 il Torino Vocalensemble, assieme al soprano Laura Claycomb e al pianista Antonio Valentino, sotto la direzione di Davide Benetti, ci invita alla Chiesa del Suffragio ad ascoltare lo Stabat Mater di Poulenc.
La buonanotte ci viene di nuovo augurata dalla Piccola Orchestra Lumière, questa volta impegnata a musicare un altro capolavoro del primo Novecento, The boat di Buster Keaton.
La giornata di domenica 20 giugno si apre alle 11.00 con un suggestivo programma novecentesco affidato alla viola di Vicki Powell e al violoncello di Paolo Bonomini, impegnati al Giardino Bridi de Probizer in The darker side. Ritroviamo gli stessi artisti, a cui si unisce anche Gabriele Carcano al pianoforte, il pomeriggio alle 17.00 al Giardino di San Marco, per l’esecuzione del Trio op. 114 di Brahms.
Il pomeriggio si chiude alle 18.30 con Stile Galante, che ci guida questa volta in una curiosa “lite” settecentesca all’interno del Mart.
Gran finale di giornata al Teatro Zandonai con l’Orchestra Filarmonica Settenovecento e Alessandro Bonato, questa volta affiancati dal soprano Isabel Lombana Mariño e da Lorenzo Guzzoni al clarinetto. Il programma proposto è di nuovo in dialogo tra luoghi e culture molto lontane: il compositore statunitense Aaron Copland, di cui viene eseguito il Concerto per clarinetto e orchestra, è affiancato alla ricerca del roveretano Riccardo Zandonai, di cui vengono proposte le Tre liriche per voce e orchestra. E non poteva mancare uno “sguardo dall’esterno”: quello del compositore Felix Mendelssohn nei confronti dell’Italia, nella celebre Sinfonia n. 4 “Italiana”.
Per gli instancabili viaggiatori, il concerto della buonanotte è affidato al Coro S. Ilario, diretto da Federico Mozzi nella piazza del Mart: il coro ci conduce un viaggio “dalle Dolomiti a Castel Toblino”, alla scoperta del canto popolare dell’arco alpino.
L’ultimo giorno del festival, inusualmente di lunedì, coincide con la Festa europea della Musica.
Alle ore 18.00 al Cortile Urbano di via Roma Pierino e il Lupo, con la voce narrante di Massimo Lazzeri e la Piccola Orchestra Lumière: uno spettacolo dedicato ai più piccoli e alle loro famiglie.
Alle 20.45 ritroviamo i giovani dell’Orchestra Filarmonica Settenovecento al Teatro Zandonai, questa volta guidati da Filippo Lama in un programma interamente dedicato al giovane Mozart. A due sinfonie – la n. 4 e la conosciuta n. 29 – vengono affiancate arie per basso (Lorenzo Ziller) e soprano (Elena Di Marino) da Betulia Liberata, oltre al celeberrimo Exsultate, jubilate per soprano e orchestra.
Finale del festival con un’inedita proposta notturna, proprio per celebrare la Festa europea della Musica: per i più impavidi, al termine del concerto dell’orchestra viene proposto un trekking urbano notturno alla scoperta di Rovereto di notte, con meta la Campana dei Caduti (ma è presente anche un servizio navetta). Alle 24.00, sotto la Campana, il pianista Gabriele Carcano eseguirà la Sonata n. 21 op. 53 di Beethoven, detta “L’Aurora”: un evento simbolico, che vuole ricordare il valore universale della musica, veicolo di pace, nella speranza di essere finalmente giunti al momento della rinascita dopo questo difficile periodo della pandemia.
Inoltre, da venerdì 18 a domenica 20 giugno, la grande musica invade il centro storico: la Cortesela Bontadi di vicolo del Messaggero e il Cortile Urbano di via Roma ospitano MusicAl Centro, dedicata ai giovani talenti del Conservatorio “F.A. Bonporti” di Trento e Riva del Garda e del Conservatorio “C. Monteverdi di Bolzano”, che proporranno brani di epoche, stili e strumentazioni differenti, dal pomeriggio alla tarda sera. Programmi divertenti con percussioni, ensemble di fiati e gli ospiti Zima Blue Quartet di Trieste, in viaggio tra sonorità folk, latin e gipsy.
L’edizione 2021 di Settenovecento è realizzata da: Associazione Filarmonica di Rovereto, Centro Internazionale di Studi “Riccardo Zandonai”, WAM Festival Int.le W.A. Mozart a Rovereto, Coro Sant’Ilario, Rovereto Wind Orchestra con la collaborazione di APT Rovereto e Vallagarina con il supporto di Regione Trentino Alto Adige, Provincia Autonoma di Trento, Comunità Vallagarina, Comune di Rovereto, Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto. Partnership: Università di Pavia – Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali, Mart, Oriente Occidente Dance Festival, Parrocchia di San Marco, Associazione Quercus, Fondazione Opera Campana dei Caduti, Bontadi – Antica Torrefazione d’Italia, Conservatorio “F.A. Bonporti” di Trento, Conservatorio “C. Monteverdi” di Bolzano, Iiriti
INFO:
BIGLIETTERIA E PRENOTAZIONI
- Per partecipare ai concerti è sempre necessaria la prenotazione (anche per gli appuntamenti gratuiti).
CONCERTI CON INGRESSO A PAGAMENTO
- intero € 5,00
- ridotto (fino ai 18 anni) € 3,00
MODALITÀ DI PRENOTAZIONE
- tramite e-mail: info@settenovecento.it
- tramite telefono al numero +39 351 639 9729
- dal 1° giugno 2021 dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.30 al punto info c/o Palazzo Alberti Poja – Corso Bettini 41
- da sabato 12 a mercoledì 16 giugno dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.30
- da giovedì 17 a lunedì 21 giugno dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 21.00
- Nel rispetto delle normative anti Covid-19, al momento della prenotazione verranno chiesti i dati personali (nome, cognome e recapito) di ciascun partecipante. Tali dati verranno conservati per i 15 giorni successivi al concerto.