Il K Festival 2005
1 Set 2005 - News classica
Sarà Anna Proclemer la madrina del K Festival, il mese di concerti, film e teatro dedicato al genio di Mozart in programma all'Accademia di Santa Cecilia dal 5 al 29 Settembre 2005. La grande attrice italiana sarà la protagonista della Festa di apertura che si svolgerà , a partire dalle 19, nella Sala Santa Cecilia lunedì 5 settembre e che si concluderà con la proiezione del Don Giovanni di Joseph Losey, un vero e proprio cult dei film-opera. Anna Proclemer ci introdurrà , insieme al pianista Antonio Sardi de Letto, nelle atmosfere dell'opera più amata di Mozart, un vero e proprio incontro ravvicinato con il grande seduttore. L'attrice sarà la prima di una serie di testimonial che racconteranno il loro rapporto con Mozart e introducendo all'ascolto dei concerti sinfonici. Saranno presenti, tra gli altri Corrado Augias, Serena Dandini, Philippe Daverio, Antonello Dose e Marco Presta (animatori de “Il ruggito del coniglio”), Fabio e Fiamma (conduttori della trasmissione “La trave nell'occhio”), Mogol, Ferzan Ozpetek, Luca Zingaretti. Le conversazioni si svolgeranno mezz'ora prima del concerto.
Il K Festival, che l'anno scorso ha coinvolto oltre 25.000 spettatori è un appuntamento che l'Accademia ha dedicato al grande musicista del quale l'anno prossimo ricorre il 250 della nascita. La lettera K identifica lo sterminato catalogo delle opere di Mozart ed è stata scelta per questo Festival che si rivolge non solo al pubblico degli appassionati ma anche a chi, per diverse ragioni, non ha mai messo piede in una sala da concerto. Concerti sinfonici con l'orchestra e il coro dell'Accademia e prestigiose bacchette, si alternano a proiezioni cinematografiche, a spettacoli teatrali.
Proprio per favorire l'accesso di un pubblico vasto i biglietti hanno un prezzo molto basso: 9 euro gli adulti, 5 euro sotto i 30 anni. L'abbonamento a 4 concerti sinfonici costa 30 euro, e solo 15 euro per gli under 30.
L'ingresso alla festa di apertura e alle proiezioni cinematografiche è gratuito, previo ritiro del biglietto a partire dalle ore 11 del giorno precedente lo spettacolo.
Orari dei concerti: ore 20,30 introduzione, ore 21 concerto
Il programma in sintesi
I direttori
Il primo concerto (il 7 con replica l'8 settembre) è affidato a Robin Ticciati, un giovanissimo direttore italo-inglese molto ammirato da Colin Davies e Simon Rattle. Ticciati è stato un bambino prodigio (ha debuttato all'età di 15 anni) e da quel momento la sua carriera internazionale è stata in continua ascesa. Quest'anno salirà sul podio a Salisburgo e dirigerà la Staatskapelle di Dresda.
Il secondo concerto sinfonico (il 14 con replica il 15) vede il ritorno di Paul McCreesh, vera e propria rivelazione del K Festival 2004 quando ha letteralmente conquistato il pubblico. Fondatore e direttore artistico del Gabrieli Consort and Players, è stato definito dal Classic Cd Magazine un direttore che ha la sorprendente abilità di coniugare l'erudizione e l'immaginazione con effetti rivelatori Possiamo aspettarci cose ancora più grandi . McCreesh ha uno stile di direzione filologico che ha in questa edizione del K Festival altri, significativi, rappresentanti.
Ed è un raffinatissimo filologo il direttore che debutta sul podio dell'Accademia: è affidato a Frans Brà ggen, infatti, l'appuntamento successivo (il 21 e il 22 settembre). Considerato uno dei direttori più esperti per la musica del diciottesimo secolo, Frans Bruggen ha legato il suo nome a The Orchestra of 18th Century, composta da 60 musicisti provenienti da 22 paesi diversi, con la quale ha inciso decine di dischi che hanno ricevuto riconoscimenti internazionali. Nel 1991 ha debuttato a Salisburgo con l'Orchestra of the Age of Enlightenment, della quale è diventato direttore principale ospite nel 1992 insieme a Simon Rattle.
Ancora un grande nome, quello del violista Yuri Bashmet, che il 25 settembre si presenterà nella doppia veste di direttore e solista alla guida dell'Orchestra Sinfonica Statale Nuova Russia, della quale è direttore artistico e musicale. Si tratta di un'orchestra formata da giovanissimi (l'età media è di 25 anni), fondata nel 1990, ma già salita nella considerazione internazionale: L'orchestra è costituita da musicisti di grande talento e senza dubbio è una delle principali orchestre in Russia , ha commentato Rostropovic dopo averla ascoltata. Yuri Bashmet definito dal Times Uno dei massimi musicisti viventi eseguirà con il suo strumento la Sinfonia concertante per violino e viola k 364.
La chiusura il 28 e il 29 settembre è, ancora sul filone filologico , con Fabio Biondi che dirigerà l'Orchestra e il Coro dell'Accademia in un pezzo raro: le musiche di scena del Thamos, re d'EgittoK 345.
I pianisti
Tutti italiani i pianisti. Il primo è Gianluca Cascioli (7 e 8 settembre), ormai un habituè dei concerti di Santa Cecilia, dove ha suonato nel 2001 con Claudio Abbado e i Berliner Philharmoniker ed è tornato nelle stagioni successive, compresa quella appena trascorsa, ottenendo sempre un grande successo. Eseguirà il Concerto per pianoforte e orchestra k 466.
Lo segue Enrico Pace, un pianista che dal 1987, data della vittoria al Concorso Internazionale Yamaha di Stresa, con un raddoppio due anni dopo al Concorso Internazionale Franz Liszt di Utrecht, ha cominciato una carriera che l'ha portato all'attenzione del mondo musicale, come uno dei più dotati pianisti delle nuove generazioni. Suona in duo con il violinista Frank Peter Zimmermann.
Al notissimo duo Canino-Ballista sono affidati i concerti del 21 e 22 settembre dove è in programma il Concerto per due pianoforti e orchestra K365. Da quando si incontrarono, 40 anni fa al Conservatorio di Milano, i due pianisti cominciarono a leggere insieme tutto il repertorio a quattro mani e per due pianoforti. Oltre alla musica del Novecento, alla quale si sono dedicati con inarrestabile spirito di ricerca, Canino e Ballista hanno continuato a coltivare la passione per il repertorio classico, nel quale riversano la ricchezza dialettica scaturita dall'incontro delle loro diverse personalità .
Da Mozart ai dervisci
Che c'entra Mozart con i dervisci? à quanto ci racconterà il Concerto Kà ln e Sarband centrato sul valzer e, in genere, sul ritmo di tre quarti: dalle danze per orchestra di Mozart alle danze tedesche di Haydn e Beethoven, ai primi esempi di valzer di Joseph Lanner e Johann Baptist Strauss, padre del celeberrimo Johann. Una moda che contagiò anche l'impero ottomano, dove nasceranno i valzer mistici di Ismael Dede Efendi (1778-1846), musicista alla corte del sultano Selim III, danze scozzesi e barcarole del sultano Murad e del sultano Abkà lazis. Sul palco due danzatori in costume impero e due dervisci rotanti, i mistici sufi che entrano in trance danzando.
I film
Il Don Giovanni di Joseph Losey, realizzato nel 1979 con un superbo Ruggero Raimondi nel ruolo del seduttore è la versione cinematografica più celebre del capolavoro mozartiano. Ambientato nelle Ville Venete, tra le neoclassiche architetture del Palladio, il film si avvale della direzione d'orchestra di Lorin Maazel e di un grande cast: Kiri Te Kanawa, Teresa Berganza, Edda Moser, Josè van Dam.
Mozart al cinema che vedremo il 13 settembre è un montaggio di brani cinematografici nei quali è stato fatto un uso particolare della musica di Mozart, per sottolineare o creare atmosfere. Da Godard a Pasolini, da Alien a Master and Commander. La selezione è a cura di Mario Sesti.
Così fan tutte, in programma il 20 settembre, con la regia di Michael Hampe è la versione cinematografica del celebre spettacolo diretto da Riccardo Muti al Teatro alla Scala, con Daniela Dessì, Dolores Ziegler, Alessandro Corbelli.
Idomeneo Re di Creta, per la regia di Jean-Pierre Ponnelle, è la celeberrima edizione (1982) del Metropolitan di New York, con la direzione di James Levine e Luciano Pavarotti nel ruolo del re. Tra gli altri Ileana Cotrubas, Hildegard Behrens, Federica von Stade, John Alexander.
Il teatro
Si intitola Dissonanze, variazioni teatrali su temi di Mozart ed è di Daniele Ciccolini la pièce teatrale che il 26 settembre verrà rappresentata nella Sala Petrassi. Realizzato dal Gruppo TeatroMusica dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia su commissione del Festival Internazionale W.A.Mozart di Rovereto, lo spettacolo porta la firma di Pierpaolo Sepe per la regia. Le problematiche e i conflitti, vissuti da Mozart nel rapporto con il padre, vengono rivissuti da un quintetto di musicisti impegnati a provare brani composti da Amadeus.
Info:
06.8082058
www.santacecilia.it