Il “Caravaggio” di Levaggi
6 Ago 2005 - News classica
Grande successo di pubblico e di critica sta riscuotendo in questi giorni il Camerino Festival. La rassegna internazionale di musica e teatro da camera, dopo il recital pianistico di Sokolov e le due serate barocche, getta ora lo sguardo sulla danza.
Ospite di martedì 9 agosto (ore 21:30, Teatro Filippo Marchetti) sarà il
Balletto Teatro di Torino con il nuovo spettacolo del coreografo emergente
Matteo Levaggi: CARAVAGGIO, su musiche del compositore e violoncellista siciliano Giovanni Sollima. L'affascinante coreografia di Levaggi affronta la figura di Caravaggio in un momento di speciale interesse per l'opera del grande pittore. La prima rappresentazione assoluta di Caravaggio è andata in scena il 20 luglio 2004 per il Festival Internazionale di Balletto di Genova Nervi. Astratto da propositi narrativi, il balletto porta in scena, del grande artista cinquecentesco, le luci e le ombre ed una straordinaria visione della vita: carnale e plastica, violenta e poetica. Nelle intenzioni e nell'esito del lavoro di Matteo Levaggi, coreografo 'post-classico' a tutti gli effetti, c'è un fluire danzante di 'still life' di corpi belli sotto le luci bellissime di Enzo Galia, intelligentemente mai imitative, ma caso mai allusive, del Caravaggio. I costumi di Roger Salas, semplici, in tinte piene, destinati soprattutto a non togliere visibilità al disegno del movimento, vigoroso e ondulato sull'asse, come è tipico di Levaggi, servono opportunamente l'idea della bellezza. Un'idea controcorrente rispetto alle avanguardie e alla ricerca del '900, ma oggi assai attuale e condivisa da Giovanni Sollima, che ha composto la musica
originale, ricca, fisica, danzante, scavando nella intima sonorità dei dipinti caravaggeschi e trovandoci temi, atmosfere, tensioni e suggestioni, dopo aver persino decifrato i frammenti di spartito che appaiono in alcune tele del pittore 'maledetto'.
Otto danzatori, tra cui lo stesso Levaggi, splendido in coppia con la russa Oxana Kitchenko, e un sopranista, Anthony Roth Costanzo, guizzeranno arditamente nel fiume musicale, in soli, duetti e insiemi, intenti a dispiegare eleganti tracciati di pura danza, disegnata con mano sicura, intensa e seducente come le tele carnali, muscolari, sensuali di Michelangelo Merisi, a tutti meglio noto come il Caravaggio”.
Info:
segreteria del Camerino Festival (0737/636041,
dalle ore 10.00-13.00; 17:30-19:30
www.gmicamerino.it
info@gmicamerino.it