I programmi del 5 e 6 settembre al “Torino Settembre Musica”
4 Set 2003 - News classica
Programma di venerdì 5 settembre
Oggi pomeriggio alle ore 17 presso The Beach, Murazzi del Po 18, “Wien-Wein”
La Vienna conviviale raccontata dai grandi musicisti; in programma: di Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) Canoni, di Franz Joseph Haydn (1732-1809) dai Quartetti vocali: Die Beredsamkeit e Alles hat seine Zeit, di Ludwig van Beethoven (1770-1827) da “Canti scozzesi e irlandesi” Come fill, my good fellow, Put round the bright wine e The wandering Minstrel, di Franz Schubert (1797-1828) Trinklieder, di Johannes Brahms (1833-1897) Deutsches Volkslieder e di Bèla Bartà k (1881-1945) Trinklied
da un'idea di Giovanni Bietti
Open Trios
Giovanni Bietti, pianoforte
Matteo Agostini, sax contralto e baritono
Luca Caponi, percussioni
Riccardo Manzi, chitarra
Roberto Braida, voce recitante
e i vini della Weinbau Pretterebner
Il concerto nasce dalla riproposizione di un'iniziativa dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma in collaborazione con il Gambero Rosso.
Wien-Wein: un anagramma scherzoso che ci rivela però un piccolo “segreto” della grande cultura musicale viennese sette-ottocentesca, il legame indissolubile tra musica e vino, riconosciuto ed esaltato da tutti i compositori dell'epoca. à forse poco noto ma significativo il fatto che Mozart, Haydn, Beethoven, Schubert, e dopo di loro Brahms e altri ancora, fino almeno ad Alban Berg, abbiano scritto dei piccoli e deliziosi brani d'intrattenimento dedicati al vino. Brindisi conviviali, Trinklieder, canoni scherzosi, canti goliardici, da salotto o perfino da osteria, ricorrono nella produzione “leggera” di questi musicisti, testimoniando il loro spirito conviviale, l'abitudine di assaporare i piaceri materiali oltre a quelli spirituali. Questo repertorio sconosciuto, che mantiene ancora oggi una freschezza stupefacente, è il punto di partenza di una serata che ci porterà a rievocare in chiave moderna l'atmosfera delle serate conviviali viennesi, dei salotti e delle osterie in cui questi brani venivano proposti agli amici, spesso in modo estemporaneo. Chiunque fosse presente veniva invitato a partecipare, a cantare e a suonare portando il proprio contributo alla festa ed al brindisi. Ad accompagnarci nel viaggio la lettura di piccoli aneddoti, lettere, episodi singolari della vita di questi artisti, che ci rivelano un lato più divertito e dissacrante della loro attività e delle loro passioni. Soprattutto, ad accompagnare il viaggio e a renderlo unico contribuirà l'assaggio del vino: un bianco prodotto usando i sistemi in voga all'inizio dell'ottocento, ma sfruttando la moderna tecnologia di cantina, a non più di quaranta chilometri da Vienna. Creato dal produttore Rolf Pretterebner, questo vino ha il nome significativo di Schubertiade, proprio per rievocare le celebri serate – forse i più famosi “salotti musicali” di ogni tempo – in cui il compositore viennese si esibiva per gli amici.
Alle ore 21 all'Auditorium Giovanni Agnelli Lingotto “Greggery Peccary & Other Persuasions”, musiche di Frank Zappa eseguite dall'Ensemble Modern con arrangiamenti di Ali N. Askin e trascrizioni di Todd Yvega. Dirige l'Ensemble Modern Franck Ollu, Omar Ebrahim, e Robert Moss, voci.
Ensemble di spicco nello scenario internazionale di musica contemporanea, l'Ensemble Modern è stato fondato nel 1980 e dal 1985 ha sede a Francoforte. à composto da elementi provenienti da tutto il mondo e la sua programmazione rispecchia l'internazionalità e la versatilità che lo distingue: teatro, danza, video-proiezioni, musica da camera e concerti per orchestra vengono eseguiti in tutto il mondo e nei principali festival come il Lincoln Center Festival di New York, il Festival d'Automne a Parigi, il Festival Ars Musica di Bruxelles, l'Holland Festival di Amsterdam, quello di Lucerna, di Salisburgo e di Berlino. Nel 1988 viene fondata l'Ensemble Modern Orchestra (EMO), la prima orchestra al mondo ad eseguire esclusivamente musica contemporanea del XX e XXI secolo. Raggruppa musicisti da tutto il mondo, che si riuniscono una o due volte l'anno per lavorare su progetti specifici. Nel marzo del 2003 la EMO si è nuovamente riunita per eseguire una serie di concerti in onore di Gyà rgy Ligeti a Bruxelles, Colonia e Francoforte sotto la direzione di George Benjamin. La collaborazione con i compositori indiani continua in un ciclo di concerti che si terranno in autunno alla House of Cultures of the World a Berlino. Ma l'evento più importante del 2003 è sicuramente la tournèe in Italia e Stati Uniti dedicata a Frank Zappa: a dieci anni dalla sua morte un omaggio al grande compositore dalla sua 'ultima band'.
Ali N. Askin è nato nel 1962 a Monaco di Baviera, dove ha studiato composizione alla Musikhochschule e ha seguito un seminario presso la Scuola per il cinema e la televisione. Subito dopo il diploma ha iniziato a lavorare come pianista e tastierista in numerose band su diversi progetti. Dal 1991 al 1992 è stato assistente di Zappa per il progetto Yellow Shark con l'Ensemble Moden; dal 1993 al 1995 è stato assistente musicale di Heiner Goebbels per i progetti Surrogate Cities e Die Wiederholung (arrangiamenti, campionature, trascrizioni, tastiere). Ora lavora da libero professionista come compositore, musicista e produttore: scrive e produce colonne sonore, musiche di scena per i maggiori teatri tedeschi, brani radiofonici, musiche per eventi, remix.
Dopo un inizio come corista nel 1964 alla Coventry Cathedral, Omar Ebrahim ha studiato canto a Londra alla Guildhall School of Music and Drama e si è esibito con i cori della Royal Shakespeare Company e di Glyndebourne. Ha eseguito diverse opere contemporanee tra cui New Year di Tippett, The Second Mrs Kong di Birtwistle, Un re in ascolto di Berio, Beauty and the Beast di Stephen Oliver, Satyagraha di Philip Glass. Ha cantato in The Rise and Fall of the City of Mahagonny, in Iolanthe, nella Carmen nei panni di Escamillo, ha ricoperto il ruolo principale nella produzione del Macbeth di Verdi di Richard Jones, il ruolo principale in The Vampyr di Marschner e molti altri ancora.
David Moss è considerato uno dei più significativi cantanti e percussionisti di musica contemporanea. Come solista si è esibito in tutto il mondo. Nel 1991 ha ricevuto la Guggenheim Fellowship e nel 1992 la DAAD Fellowship (Berlino). à il fondatore e direttore artistico dell'ILV (Institute for Living Voice), un nuovo centro-laboratorio che ospita cantanti famosi provenienti da tutto il mondo: la sua prima sessione è stata presentata a Ghent nel 2001. Nel 2002 si è esibito nelle principali città dell'Europa continentale e a New York con il suo assolo teatrale Einstein for Aliens. In Olanda si è esibito in OWL, un lavoro composto per l'Asko Ensemble, e sempre nel 2002 al Festival di Edimburgo con Surrogate Cities dell'Heiner Goebbels Orchestra.
Nato a La Rochelle, Franck Ollu compie la sua formazione musicale a Parigi, studiando corno francese con George Barboteu e Andrè Cazalet e composizione con Jean-Franà ois Zygel. Nel 1990 diventa membro dell'Ensemble Modern e si trasferisce a Francoforte. Per diversi anni studia direzione d'orchestra con Jonathan Nott e nel 2000 diventa assistente dell'Ensemble Intercontemporain di Parigi e dell'Ensemble Modern Orchestra diretta da Pierre Boulez. Ha diretto diversi ensemble e orchestre, tra cui l'Ensemble Modern, l'Orchestre du Conservatoire de Paris, la Kammerensemle, l'Ensemble Recherche, l'Asko Ensemble, l'Ensemble InterContemporain, la Queensland Symphony Orchestra, l'Ensemble Avanti, l'Elision Ensemble. Ha diretto prime mondiali di diversi compositori tra cui Hans Zender, York Hà ller, Emmanuel Nunes, Heiner Goebbels e Wolfgang Rihm.
Todd Yvega è nato nel 1958 in California come Todd Smith. Ha studiato all'Università del Minnesota nel corso di Scienze, diplomandosi in musica elettronica in seguito ad un percorso di studi personalizzato formato da teoria musicale e composizione, elettrotecnica, informatica, acustica e matematica. Dal 1985 ha lavorato soprattutto a Los Angeles nel campo della produzione discografica e della composizione di colonne sonore per cinema e televisione. Nel 1989 è diventato lo specialista di musica per il computer di Frank Zappa, e in questo ruolo ha prodotto uno sviluppo software mirato alle reali e più svariate necessità dei compositori.
Alle ore 21 al Borgo Medioevale primo appuntamento della rassegna GONG Uno sguardo a EST all'interno del festival: si esibiscono gli artisti Liya Qiu – Cina, Nohon – Altai, Raushan Orazbaeva – Kazakhstan, Sarawan – Iran, Aida Naadem – Iraq, Daud Khan – Afghanistan.
Liya Qiu – Cina
Nata a Zhejiang, musicista già dall'età di quattro anni, Liya Qiu diviene prestissimo la prima strumentista della sua regione suonando il Gu Zheng, strumento a 13 corde pizzicate con cassa in legno d'abete o acero simile all'arpa. Particolarmente apprezzato dagli imperatori e dalle loro corti, soprattutto durante la dinastia Tang, periodo di grande fervore dell'arte cinese, è usato per accompagnare i versi poetici. Originariamente, circa 2000 anni fa, era costruito con 5 corde. Liya Qiu, vincitrice di numerosi concorsi, premio speciale al Festival Musicale d'Oriente e membro dell'Orchestra nazionale Cinese, ha raggiunto la notorietà proprio per il suo virtuosismo su questo strumento. Il suono del Gu Zheng, pizzicato con la mano destra, mentre la sinistra ne regola la vibrazione, evoca i paesaggi orientali, le sorgenti, le valli e le montagne nelle diverse stagioni, oltre a narrare la vita nelle diverse corti imperiali.
Daud Khan – Afghanistan
Nato a Kabul nel 1955 ha avuto tra i vari maestri l'onore di studiare il Robab con Ustad Muhammad Umar, uno dei massimi interpreti di questo strumento. Il Robab, il liuto tradizionale afgano ricavato da un unico pezzo di legno coperto da pelle, è uno strumento poco noto e solo pochi esecutori ne conoscono profondamente la tecnica tradizionale. Daud Khan suona anche il Sarod, strumento discendente dal Robab portato in India dall'Afghanistan dagli antenati di Ustad Amjad Ali Khan, anch'egli maestro di Daud Khan. Direttore dell'Accademia di Musica Indiana di Colonia, Daud Khan ha suonato nei maggiori festival internazionali e per diversi programmi radiotelevisivi, portando alla luce un repertorio di musiche non documentate e sconosciute, di grande fascino e magia, nostalgiche e romantiche, incrocio di influenze asiatiche e occidentali, reperibili per molti anni solo attraverso la testimonianza dei musicisti esuli a causa dell'oppressione talibana.
Sarawan Tamburi d'Iran – Iran
Il nome del gruppo significa “sorgente d'acqua miracolosa della vita”, ma è anche il nome di un luogo bellissimo dell'Azerbaijan persiano e il nome di una città del Baluchistan. Intorno alla musica persiana e alla passione per lo Zarb, strumento a percussione in legno a forma di calice, suonato con le dita delle due mani, nasce questo gruppo completamente votato alla ricerca delle radici musicali persiane. Diretto da Mohsen Kasirrosafar, nato a Mashad nel 1955, con esperienza ventennale anche con Ennio Morricone, Mauro Pagani, Angelo Branduardi e altri importanti compositori, l'ensemble di tamburi Zarb presenta brani del repertorio classico e d'arte della cultura persiana.
Aida Nadeem – Iraq
Aida Nadeem nasce in Iraq, ma esule si rifugia in Danimarca nel 1991. Nonostante gli studi classici in fagotto, deve la sua fama di musicista a un nuovo genere in cui la tradizione araba si fonde sapientemente con i suoni elettronici e i ritmi africani. La sua voce calda e suadente emerge dall'intreccio sonoro, stimola l'immaginario rievocando gli ambienti sensuali e misteriosi del deserto, delle oasi, dei villaggi e i canti delle donne in un universo musicale intenso e ricco di energia. Nel 2002 ha realizzato un nuovo spettacolo che presenta in numerosi festival europei, tra cui il Roskilde and Jazz Festival.
Raushan Orazbaeva – Kazakhstan
Raushan Orazbaeva è una musicista proveniente dal Kazakhstan, virtuosa del Kyl-kobyz, strumento a due corde costruito con un unico pezzo di legno all'interno del quale sono contenuti alcuni oggetti metallici e uno specchio che vibrano con il movimento dello strumento stesso. Originariamente si credeva potesse essere suonato solo dagli sciamani: la mitologia kazakha attribuisce la sua invenzione allo sciamano Korkyt, figura storica e compositore di un vasto repertorio scritto esclusivamente per questo strumento. Raushan, formatasi musicalmente attraverso la tradizione familiare, ha completato gli studi presso il Conservatorio di Almaty, divenendo interprete raffinata del genere classico Kazakho chiamato Kà y.
Nohon – Repubblica di Altay (Russia)
Nikolai Shumarov, conosciuto come Nohon, canta del popolo e della bellezza della sua terra d'origine, l'Altai, le “Montagne dorate” dell'Asia Centrale al confine con la Mongolia, il Kazakhstan, e la Cina, praticando una delle più antiche forme d'arte della regione sud siberiana: la narrazione di epopee in falsetto con l'accompagnamento del Topshur, strumento a corda simile a un liuto. Nato in un piccolo villaggio, ha studiato a San Pietroburgo presso l'Accademia per il teatro, la musica e il cinema, e oggi insegna canto overtone dedicandosi allo studio e alla conservazione del repertorio tradizionale della sua terra. Ha diretto e prodotto numerose opere-balletto in collaborazione con compositori di musica contemporanea.
L'ingresso ai concerti delle 17 e delle 21 al Borgo Medioevale è gratuito e sarà consentito fino ad esaurimento dei posti a sedere; per il concerto delle 21 al Lingotto biglietti numerati a Euro 15 saranno in vendita dalle ore 20.15 presso la biglietteria del Lingotto.
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Programma di sabato 6 settembre
Nel pomeriggio alle ore 17 presso il Cortile del Rettorato Universitario Marco Iorino, flauto, Francesco Pomarico, oboe, Enrico Baroni, clarinetto, Matteo Rivi, Alberto Brondello, fagotti, Ettore Bongiovanni, corno, Ivano Buat, Ercole Ceretta, trombe, Floriano Rosini, Antonello Mazzucco, tromboni, Claudio Voghera, pianoforte e con Marcello Rota, direttore eseguono di Francis Poulenc (1899-1963) Trio per oboe, fagotto e pianoforte, di Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) Quintetto in mi bemolle maggiore per oboe, clarinetto, corno, fagotto e pianoforte K. 452 e di Igor Stravinskij (1882-1971) Ottetto per flauto, clarinetto, due fagotti, due trombe e due tromboni.
Dopo aver studiato corno e composizione al Conservatorio di Alessandria, Marcello Rota si è perfezionato in direzione d'orchestra all'Accademia Chigiana di Siena con Igor Markevitch e Franco Ferrara. Ha svolto un'intensa attività solistica nei più prestigiosi centri musicali italiani ed esteri, con solisti del calibro di Rostropovic, Rampal, Diaz, Baumann, Cecilia Gasdia, Katia Ricciarelli, Renato Bruson, Leo Nucci e orchestre quali la Filarmonica di Mosca, la Royal Philharmonic Orchestra, la Baden-Baden Philharmonie, l'Orchestra della Svizzera Italiana. Memorabile è stata la partecipazione, con Andrea Bocelli e l'Orchestra Toscanini di Parma, al concerto di Bologna del 22 Congresso Eucaristico alla presenza di Giovanni Paolo II.
Nato nel 1970 a Rho, Enrico Maria Baroni ha compiuto gli studi presso il Conservatorio di Milano, frequentando contemporaneamente il liceo artistico ad indirizzo musicale dello stesso Conservatorio. Ha debuttato poi rapidamente in ambito solistico e cameristico: viene scelto come primo clarinetto e solista a far parte di orchestre giovanili internazionali quali l'Orchestre des Jeunes de la Mèditerranèe, la Schleswig-Holstein Musik Festivalorchester e la Philharmonie der Nationen, e la sua crescente attività lo ha visto esibirsi per le importanti istituzioni in Italia e all'estero. Attualmente occupa il posto di primo clarinetto dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai.
Diplomato presso il Conservatorio di Alessandria con Giacomo Zoppi, Ettore Bongiovanni si è perfezionato con Marcello Rota, Guelfo Nalli e, all'Aspen Music Festival (Colorado), con John Cerminaro. Ha suonato con l'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l'Orchestra Toscanini di Parma, l'Orchestra Scarlatti di Napoli. Ha collaborato inoltre con l'Orchestra Filarmonica del Teatro alla Scala, l'Orchestra della Svizzera Italiana e l'Orchestra da camera di Losanna. à componente del Quintetto Arnold e del Quintetto Italiano di Ottoni. Dal 1994 è primo corno dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai.
Alberto Brondello si è diplomato nel 1987 con il massimo dei voti sotto la guida di Giuseppe Dellavalle al Conservatorio di Torino, si è perfezionato con Ovidio Danzi e Valentino Zucchiatti e ha fatto parte del Quintetto a Fiati Italiano. Dopo aver conseguito diversi premi e riconoscimenti nazionali, collabora attualmente con l'Orchestra Filarmonica di Torino, l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, l'Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli, l'Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova e l'Orchestra Haydn di Bolzano e Trento. Ha suonato come solista con l'Orchestra Sinfonica di Sanremo e con l'Orchestra della Rai.
Ivano Buat, diplomato nel 1985 al Conservatorio di Alessandria, ha frequentato corsi di perfezionamento tenuti dai maestri Ghitalla (Boston Symphony) e Nilsson (Malmoo Symphony) ed è stato allievo nel biennio 87/88 della Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo sotto la guida di Thibaud, Soustrot e Verzari. Svolge attività concertistica sia come solista sia con gruppi da camera ed è spesso invitato a collaborare con varie orchestre liriche e sinfoniche.
Ercole Ceretta si è diplomato in tromba al Conservatorio di Torino e ha proseguito gli studi alla Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo. Ha partecipato come solista a numerosi festival internazionali a Praga, Parigi, Torino, Roma, New York, e per quattro anni ha insegnato al Tidewater Music Festival negli Stati Uniti. Nel 1995 è entrato a far parte dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Svolge un'intensa attività come solista e con diversi complessi da camera, fra i quali il Brass Express, composto da strumentisti dell'Orchestra della Rai.
Marco Jorino è nato a Ciriè nel 1966. Ha studiato con Armando Lardù e Arturo Danesin diplomandosi presso il Conservatorio di Cuneo. à stato vincitore di numerosi concorsi nazionali e internazionali quali il Concorso Internazionale Giovani Musicisti di Stresa, il Concorso Nazionale di Musica d'Assieme di Genova e il Concorso Flautistico Francesco Cilea di Palmi. Dal 1983 ricopre il ruolo di primo flauto presso l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino, con la quale si è esibito anche in qualità di solista oltre che in svariate formazioni cameristiche.
Diplomato al Conservatorio dell'Accademia di Santa Cecilia, Antonello Mazzucco ha poi proseguito gli studi negli Stati Uniti e in Europa con Charles Vernon, Arnold Jacobs, Joseph Alessi e Andrea Conti. Ha collaborato con l'Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, l'Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli, l'Orchestra della Svizzera Italiana, l'Orchestra del Teatro Massimo di Palermo, l'Orchestra Sinfonica di Sanremo e l'Orchestra Arturo Toscanini di Parma. Attualmente collabora con l'Orchestra Filarmonica della Scala, la Mahler Chamber Orchestra e la NDR Symphonieorchester di Amburgo. Dal 1996 fa parte dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e dei suoi gruppi cameristici con in quali svolge attività concertistica in Italia e all'estero.
Francesco Pomarico è nato nel 1960 e ha ultimato gli studi nel 1980. à stato primo oboe solista dell'Orchestra Haydn di Trento e Bolzano sino al 1987 e, nello stesso anno, è stato l'unico vincitore del Concorso Internazionale per oboe Viotti a Vercelli. Dal 1989 è primo oboe solista presso l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Sempre in quest'ambito, affianca all'attività di oboista quella di direttore nelle stagioni da camera sul territorio nazionale e internazionale. Contemporaneamente lavora come solista nel campo della musica cameristica: ha suonato in molte prestigiose sedi italiane ed europee sotto la direzione di Zubin Mehta, Riccardo Muti, Wolfgang Sawallisch, Lorin Maazel, Mstislav Rostropovich, Carlo Maria Giulini, eseguendo prime esecuzioni assolute di autori come Berio, Donatoni, De Pablo, Xenaxis e la prima italiana del Concerto per Oboe di Carter.
Matteo Rivi è nato a Reggio Emilia nel 1974 e si è diplomato nel 1994 presso il Conservatorio della sua città . Perfezionatosi in seguito con il professor Milan Turkovitch, nel 1996 ha vinto il primo premio al Concorso internazionale Città di Asti. Dal 1994 al 1996 è stato fagotto e primo fagotto della Gustav Mahler Jugend Orchester e della Gustav Mahler Kammerorchester dirette da Claudio Abbado. Ha fatto parte dell'Orchestra Nazionale della Rai e dell'Orchestra dell'Emilia Romagna Arturo Toscanini con la direzione di Daniel Oren e Kurt Sanderling.
Floriano Rosini è nato ad Aosta, si è diplomato a pieni voti al Conservatorio di Alessandria e si è perfezionato presso la Scuola di Musica di Fiesole con Vinko Globokar. Si è esibito come solista e in formazioni cameristiche in Italia e all'estero con formazioni quali Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, Filarmonica di Torino, English Chamber Orchestra, Santa Cecilia, Orchestra della Svizzera Italiana. à titolare della cattedra di tromba e trombone presso il Conservatorio di Torino e presso la Scuola Superiore di Musica di Aosta. à stato docente presso la Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo.
Claudio Voghera ha studiato con Luciano Giarbella al Conservatorio di Torino; si è poi perfezionato con Paul Badura Skoda e con il duo Franco Gulli – Enrica Cavallo, con Pierre Amoyal, Alexis Weissemberg e Pavel Gililov. Con il violinista Francesco Manara ha formato un duo che lo ha portato a suonare per le principali società concertistiche in Italia e all'estero, vincendo inoltre il Grand Prix de Sonates Violon et Piano dell'Accademia di Losanna. Insieme a Manara e al violoncellista Massimo Polidori ha fondato il Trio Johannes.. à docente di pianoforte principale al Conservatorio di Torino.
Alle ore 21 al Borgo Medioevale secondo appuntamento della rassegna GONG Uno sguardo a EST all'interno del festival: si esibiscono gli artisti Liya Qiu Cina, Nohon Altai, Raushan Orazbaeva Kazakhstan.
Alle ore 21 all'Auditorium Giovanni Agnelli Lingotto la Palast Orchester e il suo cantante Max Raabe.
Fondata nel 1986, la Palast Orchester di Berlino è un'esilarante formazione di 12 strumentisti che, insieme al cantante Max Raabe, hanno ricreato una dance band tipica del periodo che va dal 1920 al 1940. Il suo organico (violino, sassofoni, clarinetti, trombe, trombone, pianoforte, chitarra e banjo, sousaphone, percussioni) riproduce fedelmente quello delle orchestrine da ballo che furoreggiavano all'epoca sui due lati dell'Atlantico. Se agli inizi si mantenevano esibendosi nei foyer dei teatri per intrattenere il pubblico fra un atto e l'altro degli spettacoli, oggi sono ormai famosissimi in Germania, Austria, Svizzera, Olanda, Russia, Francia, Italia e Stati Uniti, con un ampio repertorio che dalle canzoni da ballo più popolari degli anni '20 e '30 arriva sino a brani di Prince e Freddie Mercury. Numerose le incisioni discografiche del complesso, che nel 2001 ha riscosso un grande successo con il cd Charming Weill, dedicato ai più celebri brani di Kurt Weill in arrangiamenti americani d'epoca in tempo di fox-trot, valzer, tango e charleston autorizzati dallo stesso compositore. Recentemente la cover Sex Bomb è diventata molto popolare come colonna sonora dell'ultimo spot della Lancia Y Vanity. Due cose sono nere nella vita di Max Raabe: le code del suo frac e, a volte, il suo senso dell'umorismo. Raabe compie i primi passi nel mondo della musica a scuola poi nel coro della chiesa locale in Westfalia. All'età di 18 anni sfugge all'influenza del suo parroco per trasferirsi a Berlino, dove fonda la Palast Orchester, si iscrive all'Accademia di Belle Arti e si diploma in canto come baritono. Negli anni '90 si avvicina al cinema e alla televisione tramite una serie di partecipazioni che culminano nel 2001 con l'apparizione insieme all Palast in Invincibile di Werner Herzog. La sua attività principale, in veste di cantante e autore di molti testi del suo repertorio, è indubbiamente la collaborazione con la Palast Orchester, tuttavia la sua carriera concertistica lo vede anche interprete, insieme al pianista Christoph Israel, di spettacoli come solista in cui propone repertorio del cabaret insieme a proprie composizioni.
L'ingresso ai concerti delle 17 e delle 21 al Borgo Medioevale è gratuito e sarà consentito fino ad esaurimento dei posti a sedere; per il concerto delle 21 al Lingotto I BIGLIETTI SONO ESAURITI.
Sono esauriti i biglietti per i seguenti concerti:
6 settembre: Palast Orchester
7 settembre: Fiorella Mannoia
10 settembre: Orchestra del Teatro Regio di Torino con Uto Ughi 16 settembre: Orchestra da Camera Italiana con Salvatore Accardo
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Info:
torino settembre musica
via San Francesco da Paola 3 – 10123 Torino
tel.011/4424703
fax 011/4434427
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