I Karamazov Dello Spirito Della Carne Del Cuore di Marinella Anaclerio


di Patrizia Isidori

11 Ago 2013 - Senza categoria

Teatro: Commenti

Grottammare (AP). Terzo spettacolo del cartellone teatrale del Comune di Grottammare, organizzato in collaborazione con l’Amat, I Karamazov, spettacolo fiume durato più di quattro ore, ha tenuto l’attenzione del pubblico in sala, che non ha mostrato segni di crollo neanche tra i numerosi giovani delle scuole. L’adattamento teatrale e la regia di Marinella Anacleto hanno reso magistralmente la famosa opera di Dostoevskij, che è stata anche il suo ultimo capolavoro. La storia, rappresentata in tre atti, racconta del ricco e corrotto Fedor Karamazov, vedovo e felicemente solo e dei suoi tre figli Alesà , asceta che finisce in convento, Dmitrij, un lussurioso sempre in cerca di denaro e Ivan, l’intellettuale filosofo, che tornano a casa dopo essere stati allontanati. Ai tre si aggiunge un quarto figlio, Smerdijakov, frutto di una violenza di Fedor su una povera demente e cresciuto in casa sua come servo. Attraverso gli intrighi, le fidanzate, le storie, i personaggi fanno parlare l’anima del letterato russo con tutte le riflessioni sulla vita umana, sull’etica e sulla necessità dell’esistenza di un Dio, cui tutti in qualche modo si avvicinano per poi allontanarsi, cercando le risposte alle domande esistenziali, che hanno difficilmente una soluzione anche da parte di Dostoevskij. Particolarmente interessante la scenografia ideata dall’artista Pino Pipoli, che ha creato una pedana circolare dove si svolgono tutte le diverse scene con una tenda anch’essa circolare e fluttuante, che salendo e scendendo occultava i cambi di scena, gonfia come fosse una mongolfiera o floscia come una gigantesca medusa dal grande respiro. Ma lo spettacolo potrebbe anche sembrare un giallo per l’omicidio di Fedor, per cui il terzo atto è tutto imperniato sul caso e la pedana è racchiusa da una gabbia dorata circolare, un carcere prezioso dove si trova Dmitrij, imputato di parricidio e dove entrano ed escono gli altri personaggi in un continuo amalgama di anime e sentimenti. I fratelli Karamazov è un romanzo fuori da ogni genere, potrebbe certo essere un giallo, ma anche romanzo filosofico o storia di passioni. La stessa scena è uno spazio drammaturgico non naturale ma, come lo definisce la regista luogo della mente, pozzo del tempo in cui i ricordi, le immagini ed i pensieri si compongono e scompongono continuamente .
Poi alla fine grandi applausi con gli occhi assonnati. Il prossimo spettacolo al Teatro delle Energie sarà giovedì 11 marzo con Le Confessioni di Sant’Agostino interpretate da Alessandro Preziosi

Info:
0735.739240
Biglietti 15 e 20 euro
(Patrizia Isidori)


2 responses

  1. Maria Anaclerio ha detto:

    Ritrovata dopo tempo questa preziosa recensione sul mio lavoro. Grazie ancora. Mi si ricorda davvero che il tempo a teatro, e non solo , è relativo! Ad Maiora!

    1. Redazione ha detto:

      Gentilissima,
      siamo contenti…noi lasciamo infatti in archivio tutte le pubblicazioni. Buon lavoro.
      Cordialmente, la Redazione

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