Grande successo del Concerto di Capodanno a Civitanova Alta
di Elena Bartolucci
3 Gen 2025 - Commenti classica
La magia di Alfredo Sorichetti con l’Orchestra Sinfonica dell’Adriatico. Il tradizionale concerto di Capodanno registra il sold out a Civitanova Alta.
(Foto di Luigi Gasparroni)
Civitanova Marche – Lunedì 30 dicembre, nel meraviglioso Teatro Annibal Caro di Civitanova Alta (MC), si è tenuto il tradizionale Concerto di Capodanno con cui il Maestro Alfredo Sorichetti ha salutato il 2024 in compagnia dell’Orchestra Sinfonica dell’Adriatico.
La serata ha avuto inizio eseguendo l’inno di Mameli che ha portato il pubblico ad alzarsi patriotticamente in piedi.
Il concerto è poi entrato nel vivo mostrando la bravura soprattutto di violini e archi in generale, che hanno dato un’ottima prova con l’Ouverture de Die Fledermaus di Johann Strauss.
Il primo solista a esibirsi sul palco è stato poi il tenore Dario Di Vietri, il quale ha mostrato una buona espressività ma una voce non del tutto convincente in alcuni passaggi di O Paradis tratto da L’Africaine di Giacomo Meyerbeer.
È stata poi la volta del soprano Valentina Corradetti, che ha eseguito la famosa aria Casta diva tratta dalla Norma di Vincenzo Bellini. La sua voce molto calda e piena ha convinto tutto il pubblico sin dalle prime note, che si è dimostrata essere ottima sugli acuti ma dolcissima sulle note più basse. Lodevole anche per la sua forza espressiva e la buona presenza scenica.
A seguire il solista Gaetano Di Bacco si è esibito nel pezzo One4two per sassofoni e orchestra sinfonica del compositore contemporaneo Roberto Molinelli. Un abbinamento davvero sui generis che ha visto un cambio di ritmo continuo, creando degli interessanti botta e risposta tra orchestra e musicista, il quale si è alternato nell’esecuzione di sassofono e clarinetto, regalando a tratti (soprattutto sul finale) note dal sapore jazz.
Il concerto è proseguito con un duetto abbastanza convincente dell’aria Tace il labbro da La vedova allegra di Franz Lehar, in cui la voce del soprano è risultata nettamente migliore negli assolo, mentre ha raggiunto una buona armonia nelle parti insieme al tenore.
Davvero meravigliosa e delicata l’esecuzione dell’Intermezzo tratto dalla Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni che ha dato poi spazio alla grande vocalità espressiva della soprano Corradetti nell’esecuzione dell’aria Vissi d’arte tratto dalla Tosca, mentre è risultata buona ma non eccelsa (ha comunque conquistato l’ovazione del pubblico) la performance del tenore Di Vietri dell’aria E lucevan le stesse tratta dalla medesima opera.
I due solisti si sono poi ulteriormente avvicendati sul palco rispettivamente per l’esecuzione di Pace, pace mio Dio tratta da La forza del destino di Giuseppe Verdi e Nessun dorma della Turandot di Giacomo Puccini (qui il tenore si è dimostrato quasi più convincente sia in termini di voce che espressività facendo pensare che il repertorio pucciniano sia più sulle sue corde).
Dato che il bis a fine concerto era quasi pressoché scontato, il maestro Sorichetti ha invitato il pubblico a battere le mani a tempo (anche se non sempre il tentativo è andato a buon fine in termini di ritmo) seguendo le famose note della Marcia di Radetzky di Strauss.
E non poteva terminare la serata se non con un altro bis molto gradito ossia Libiamo, ne’ lieti calici tratto da La Traviata di Verdi.
Sorichetti ha poi concluso la serata facendo i suoi migliori auguri di buon anno specificando quanto fosse felice per questo concerto che si è tenuto proprio nella sua città natale. Ha inoltre ammesso che a Civitanova Alta sia lui che l’orchestra sentono tutto il calore e la magia della platea di questo palco che è davvero posizionato molto vicino al pubblico. Ha addirittura paragonato l’esperienza di questo concerto a un’esibizione alla Scala per la bellezza e il calore dei cantanti e di questa orchestra meravigliosa con cui dal 2018 sta lavorando e crescendo insieme.
Sorichetti ha inoltre puntualizzato come la musica classica dia l’incredibile possibilità di sentire le emozioni del cuore anche a occhi chiusi e dimenticare le cose materiali.
Ha poi lasciato la parola al sindaco Fabrizio Ciarapica il quale ha spiegato come il concerto di Capodanno sia diventata ormai una tradizione irrinunciabile per Civitanova grazie al linguaggio senza tempo della musica.
Ha ringraziato moltissimo Sorichetti in qualità non solo di Direttore dell’orchestra ma anche di ideatore del concerto (nonché organizzatore della rassegna Civitanova all’opera, grande vanto ed eccellenza per la città), che è una vera e propria occasione per fare festa e al tempo stesso per guardare verso il futuro.
Al termine del concerto è stato poi offerto un brindisi al nuovo anno dal Caffè del Teatro e dalle Cantine Fontezoppa.
Il concerto è stato promosso dal Comune di Civitanova e dall’Azienda Teatri, è stato organizzato da Marche all’Opera nonché inserito nella sesta edizione della Stagione Lirica Civitanova all’Opera che prevede, per il 25 gennaio prossimo, la messa in scena della celeberrima opera Nabucco di Giuseppe Verdi.