FERRARA: I Calenda al Buskergarden
Athos Tromboni (gliamicidellamusica.net)
15 Ott 2001 - Commenti live!
(per gentile concessione di www.gliamicidellamusica.net)
FERRARA
“Abbiamo chiamato Buskergarden una splendida area verde, collocata nel sottomura che corre lungo la via dei Baluardi”. à il biglietto di presentazione di uno spazio attrezzato (ristorazione e due palchi, per i piccoli e grandi concerti jazz e di etnomusica) collocato a ridosso del centro storico di Ferrara, un vero polmone verde nel cuore della città , animato ogni sera d'agosto da migliaia di persone in cerca di refrigerio e musica di qualità , frequentabile con il cane al guinzaglio o la bicicletta condotta a mano, secondo uno spirito del tutto informale, estivo, tanto freak quanto poco sofisticato. Lo spazio ha ospitato concerti (e avventori del caratteristico ristorante all'aperto) ogni sera del mese d'agosto, scatenando una petizione dei ristoratori del centro storico, una pubblica denuncia di concorrenza sleale, un'interpellanza delle forze d'opposizione al sindaco della città ed una risposta pepata dell'Assessore alla Cultura, che ha difeso questo spazio contro le accuse degli arrabbiati petitori. In questa cornice, che ha infiammato di polemiche l'estate ferrarese, abbiamo seguito l'otto agosto il concerto dei Calenda do Sol, quartetto promosso dal percussionista e vocalist Flavio Piscopo e composto anche dal pianista e tastierista Teo Ciavarella, dal sassofonista Antonio Marangolo e dal bassista Andrea Tavarelli. La poesia che emana dalle interpretazioni di questo ensemble non è facilmente raccontabile: tutti gli strumentisti sono ottimi esecutori, musicisti e compositori, che si ispirano alla musica jazz ma non disdegnano la etno, la musica leggera di qualità e – nemmeno – la cameristica classica. I Calenda hanno proposto il meglio del loro repertorio, disponibile su alcuni cd distribuiti durante la serata, incastonato in brani come Peschici, Milonga triste (dedicata a Gato Barbieri), Procession, Tablao, Ricordi dell'anima, Antares (dedicata al “sud” dell'anima). La loro è una musica avvolgente, ricca di umori, particolarmente “contaminata” con la cultura popolare del Mediterraneo del sud e “contaminante” i sentieri della sensibilità . Suggestivo concerto.
(Athos Tromboni (gliamicidellamusica.net))