Elektro Kif: una tempesta di sensazioni in danza
di Elena Bartolucci
15 Lug 2012 - Commenti danza, Danza
Civitanova Alta (MC) – Piazza della Libertà. Come esibizione d’apertura della rassegna Pop Spettacolo di sabato 14 luglio della seconda edizione del festival del contemporaneo, Popsophia, sono scesi sul palco otto esuberanti ed eclettici danzatori con lo spettacolo Elektro Kif, sotto la direzione della coreografa Blanca Li.
Blanca Li è un’alchimista della danza con un ricco repertorio, che spazia dal flamenco all’hip-hop e perfino alla danza classica. Ha creato coreografie, opere e musical di successo per teatri molto importanti tra cui l’Opèra National de Paris. Ha lavorato anche in altri ambiti artistici, come per esempio nel campo delle arti visive (con le due mostre I’ll teach you how to dance e Dancing Machine). Nel cinema ha realizzato alcuni film tra cui The Challenge, un tributo al musical americano trasposto al mondo dell’hip hop francese, Step by Step e The Code has Changed, ma è anche diventata una vera e propria icona per il suo ruolo in Kika di Pedro Almodòvar.
L’incontro della coreografa Li con un nuovo genere di danza viene raccontato in poche righe: ero seduta in un giardino pubblico quando un gruppo di ragazzi si è avvicinato e ha cominciato a ballare electro: c’era qualcosa di molto fresco, che si vede solo durante i primi momenti di una danza che non è ancora matura, solo quando c’è quella passione creativa che gli interpreti hanno quando inventano movimenti nuovi con tutta la loro eccitatissima libertà .
L’electro dance, infatti, nasce solo intorno all’anno 2000 nei sobborghi di Parigi, dove un gruppo di ragazzi tra i 14 e i 20 anni inventa qualcosa di nuovo che prende spunto dai movimenti dell’hip hop e dal techno style. È un genere di danza che viene ballato in strada e la sua diffusione è avvenuta per mezzo del passaparola o tramite i video amatoriali su youtube. Questa danza si adatta alla musica house e techno e si caratterizza principalmente per la libertà che ognuno ha di inventare i propri passi. Si tratta di un mix di linguaggi che da pochissimo tempo sono diventati nelle banlieue parigine uno stile di danza in continua evoluzione, perchè interagisce con gli aspetti estetici, tecnici e musicali delle persone che lo incarnano.
Elektro Kif ha tentato quindi di portare sul palcoscenico tutta l’energia dell’electro style attraverso movimenti veloci e conturbanti al ritmo coinvolgente delle musiche di Tao Gutierrez, che hanno mostrato quanto sia cambiata la danza e la musica nel tempo e fin dove può arrivare un corpo in movimento. L’electro style è un tipo di danza di strada mozzafiato che è stato sapientemente reso in uno spettacolo divertente, colorato e ironico dal versatile talento di Blanca Li.
La carica degli interpreti è riuscita a coinvolgere quasi tutto il pubblico presente in piazza, forse non troppo avvezzo a questo particolare genere di danza, ma che pian piano si è fatto travolgere dall’elettricità presente nell’aria.
Lo spettacolo ha ricostruito la quotidianità di una giornata di scuola, animando le lezioni di matematica e informatica, la ricreazione (ricostruendo il ritmo dei passi di una partita di basket), l’ora di pranzo in mensa e persino un simpatico siparietto di un compito in classe. Con delle movenze a tratti quasi da contorsionisti, questi strepitosi ballerini sono riusciti a rendere entusiasmanti le normali attività dei liceali francesi appassionati di musica e video-giochi.
La scenografia era semplicemente composta da sedie e banchi di scuola, che prendevano vita con gli stessi performer, cambiando ogni volta di posto e trasformandosi in veri e propri tamburi che, con il battito delle mani, creavano dei ritmi che ricordavano molto i suoni della musica africana.
Blanca Li è riuscita a dimostrare che mescolare discipline diverse per unire universi apparentemente lontani è indubbiamente la sua cifra artistica principale. È bastato infatti osservare come dei magnifici passaggi di danza electro prendessero il sopravvento seguendo alcune note di musica classica.
Gli otto performer della serata hanno evidenziato ciascuno il proprio stile e sono: Khaled Abdulahi (aka CERIZZ), Jeremy Alberge (aka JEREM), Arnaud Bacharach (aka NINO), Roger Bepet (aka BIG JAY), William Falla (aka TREAXY), Slate Hemedi (aka CRAZY), Alou Sidibe (aka KYRRA) e Adrien Sissoko (aka FIASCO). Le luci sono di Jacques Châtelet e i costumi di Françoise Yapo.