Dayme Arocena, la giovane regina di Cuba, conquista Roma
di Federica Baioni
22 Apr 2017 - Commenti live!, Musica live
Roma 21.04.2017 – A piedi nudi sul palco, braccia spalancate e occhi protesi verso il cielo. Una voce d’angelo, un plotone di note e groove si staglia intorno a Dayme Arocena, giovanissima performer ma già acclamata come la nuova regina di Cuba. Soul, funk, santeria, ritmi cubani e agili virtuosismi jazz, la sua timbrica è completa e matura e non conosce ostacoli. Il live romano seconda tappa italiana per l’artista cubana paragonata ad Aretha Franklin e Celia Cruz, si apre con il pezzo dal tono spiritual: Eleggua e la platea è già senza fiato. L’artista ringrazia l’organizzazione per averla voluta in Italia, Roma è la seconda tappa di un tour che l’ha vista a Bologna e Milano e in parte nelle più belle città europee da Madrid a Londra fino a Parigi. Siamo al secondo brano e il concerto prosegue con Madres dal primo album intitolato “Nueva Era” e Dayme cattura l’attenzione della platea dell’Auditorium Parco della Musica che si trasforma in una ball room cubana. C’è chi accenna timidi passi di salsa in piedi completamente stregato dal ritmo suadente della band. La platea risponde in coro al suo Lo que fue brano incluso nella track list del suo nuovo disco “Cubafonìa” e il trascinante groove cha cha cha ci porta subito in Sud America. Dayme balla, sorride e ammicca al pubblico in un continuo crescendo supportata egregiamente da una ritmica di eccellenti musicisti: al basso il ventunenne Rafael Aldama, al pianoforte Jorge Luis Lagarza e alla batteria il grande groove made in havana di Ruly Herrera. Il suo quartetto, i suoi compagni di viaggio con cui scherza, ride e condivide questo bellissimo viaggio in note che prosegue verso brani come Valentine, Maybe Tomorrow e Como pezzi legati da sincretismi e cross over tra tradizione e contemporaneo made in Cuba. Dal ricordo di artisti come Omara Portuondo e Cèlia Cruz e il gusto contemporaneo nella scelta dei suoni e degli arrangiamenti con l’utilizzo di sinth e blue note di fender rhodes. Dayme è all’attivo band leader, autrice e direttrice di coro oltreché arrangiatrice. Una conoscenza piena della musica a tutto tondo che la porta a soli venticinque anni ad essere già una diva nel suo genere. La scaletta del live set romano prosegue con Angel, Mambo Na Ma e Negra Caritad tra pop e musica etnica, impossibile non ballare e farsi trasportare dalla magia delle note salsere che affondano nella tradizione più mistica del sincretismo afro cubano dove la danza e la musica insieme provocano il “trance” tipico delle santerie dell’Havana. E finalmente arriva lo strepitoso singolo da cui è estratto il video omonimo prodotto dalla casa di produzione Havana Cultura intitolato: La Rumba me llamo yo song con un crescendo di suoni e vocalizzi che vede l’artista imbracciare strumenti percussivi su ritmo di terzine di clave cubana. Ed è tripudio. Il pubblico non vuole più andar via dalla piccola sala deputata al live. Uno scroscio di applausi meritati e sinceri mettono a proprio agio la band che presenta il penultimo brano in scaletta: Don’t ablock my body, canzone contenuta nel primo album “New Era” dai toni decisamente pop ed elettronici in cui Dayme’ gioca con la voce e ironicamente con movenze sensuali imita l’apice di un rapporto sessuale senza essere mai volgare ma affascinando e conquistando per sempre il par terre che richiama a gran voce il bis. Sempre dal primo album “New Era” la band regala così il gran finale con El Ruso canzone racchiusa nella perla di cd “The Havana Cultura Sessions” il sound eclettico, con scat vocali di matrice jazz su un tappeto di note e groove di stampo latino che fa parte del back ground di ogni musicista cubano cresciuto a pane e salsa. Un live impossibile da dimenticare che consacra Dayme’ Arocena nel firmamento del jazz e new soul contemporaneo.
Approfondimenti e video su Dayme Arocena:
www.musiculturaonline.it/il-cubafonia-european-tour-di-dayme-arocena-fa-tappa-roma/