Daniel Harding , Quartetto Hagen, Heinrich Schiff a Roma
10 Ott 2005 - News classica
Nel week end dell'8 e del 9 ottobre il Claudio Abbado Lucerne Festival ha in programma ben sei concerti, tre al giorno: la mattina e il pomeriggio protagonista privilegiata sarà la musica da Camera, mentre la sera ci sarà l'appuntamento sinfonico che vedrà Daniel Harding, alla testa della Mahler Chamber Orchestra, che oltre a pagine celeberrime come la Quarta Sinfonia di Brahms e la Quarta di Mahler, proporrà al pubblico anche opere meno eseguite come il Concerto per violino di Elgar (solista Kolja Blacher) o la Kammersymphonie n.2 di Schà nberg. Concerto straordinario invece lunedì 10 ottobre alle ore 21 con il Quartetto Hagen e il violoncellista Heinrich Schiff con le musiche di Schubert.
Calendario 8 ottobre:
alle ore 16 in Sala Petrassi: Notte e giorno, questi i temi del concerto da camera che apre la maratona cameristica del Festival Abbado con i Solisti della Lucerne Festival Orchestra e il Trio di Parma. Si cimentano in un programma che alterna atmosfere notturne (Schubert, Notturno D 897 per violino, violoncello, pianoforte, e Schà nberg, Notte trasfigurata per sestetto d'archi) e maestose architetture solari (Beethoven Trio op. 97, Arciduca). Si tratta di capolavori che illustrano la storia del genere cameristico, dalle forme in divenire dell'opera beethoveniana sino al disfacimento armonico e melodico attuato da Schà nberg.
alle ore 18.30 in Sala Sinopoli: Messier Clarinetto, ad uno degli strumenti più vicini alla voce umana è dedicato questo concerto che vede sul palcoscenico il Trio di Clarone (formato da Sabine Meyer, Wolfgang Meyer, Reiner Wehle) e il pianista Kalle Randalu. Da solo, in trio o accompagnato il nobile strumento a fiato è il protagonista di pagine di raro ascolto come il Konzertstà ck n. 2, op. 114 di Mendelssohn o le Tre Romanze per clarinetto e pianoforte op. 94 di Schumann. Dal virtuosismo alla cantabilità , dall'eleganza alla forza, tutte le sfumature del clarinetto verranno alla luce grazie alla maestria degli esecutori, all'uso di un antico antenato dello strumento (il corno di bassetto) e alla straordinarietà delle musiche in programma.
alle ore 21 Sala Santa Cecilia: Qui sta racchiusa l'anima di ….. : chi si cela nei puntini di sospensione che chiudono questa frase del compositore Edward Elgar? Solo chi ascolterà il suo monumentale Concerto per violino riuscirà forse a trovare la risposta. Dalle magiche dita del celebre violinista Kolja Blacher (sotto la direzione del giovanissimo Daniel Harding alla testa della Mahler Chaber Orchestra e dei musicisti della Lucerne Festival Orchestra), potremo ascoltare una delle pagine più diabolicamente ardue del repertorio per violino e orchestra del Novecento. Tanto virtuosismo in realtà cela risvolti intimi inaspettati: una malinconia struggente, ovvero il ritratto di un'anima alle soglie della Grande Guerra. Il concerto comprende anche la Quarta Sinfonia di Brahms, un capolavoro che chiude la storia del sinfonismo classico , un'opera universale che concilia la lotta romantica tra individuo e mondo, tra passato e presente.
calendario del 9 ottobre
Alle ore 11 in Sala Petrassi: dilettare la mente, intrattenere l'animo e sollevare lo spirito: questo lo scopo che da sempre ha guidato la musica da camera e questi sono gli argomenti messi in campo dai Solisti della Lucerne Festival Orchestra. Le musiche in programma (Elliot Carter, Enchanted preludes, per flauto e violoncello, Felix Mendelssohn, Trio n. 1 in re minore op.49, Johannes Brahms, Quartetto in sol minore op.25 per pianoforte, violino, viola e violoncello) sono di raro ascolto ma rappresentano appieno l'idea di quel comporre intimo e avvolgente che contraddistingue buona parte del repertorio cameristico di tutti i tempi. L'elegante pagina del compositore americano è un originale duetto in cui si combinano le differenti caratteristiche di due strumenti apparentemente agli antipodi della gamma sonora: il flauto all'acuto e il violoncello al grave. Nelle pagine di Mendelssohn e di Brahms prevale invece il gusto per il dialogo fitto e senza tregua di linee melodiche che trasformano lo spazio sonoro in un arazzo dai mille colori.
Alle ore 18.30 nella Sala Sinopoli: nell'immaginario collettivo la figura di Chopin è legata prevalentemente al pianoforte ma il maestro polacco ha lasciato anche pagine ammirevoli nel campo della musica da camera e tra queste la Sonata in sol minore op.65 per violoncello e pianoforte. Ultima composizione pubblicata da Chopin, nel 1847, la Sonata impegnò l'autore per più di due anni tanto era complesso l'impianto formale e lo studio sulle combinazioni tra due strumenti dalla personalità così forte. Il risultato è ancora oggi salutato ad ogni ascolto con commenti di stupore per la capacità del compositore di accostare lirismo e inquietudine, romanticismo e sonorità più moderne. Completano il programma, eseguito dai solisti della Lucerne Festival Orchestra, la Sonata per violino e violoncello di Ravel e il Quintetto op.81 in la maggiore per pianoforte e quartetto d'archi di Dvorak, musiche raramente eseguite nonostante la loro importanza sia sul piano storico che su quello estetico.
Alle ore 21 nella Sala Santa Cecilia: Flash-back e flash-before, memoria e premonizione. Così le sinfonie di Mahler ci raccontano il mondo, attraverso citazioni, creazioni, visioni, progetti, euforie e dolori. Il soprano Genia Kà hmeier e il giovane direttore Daniel Harding (alla testa della Mahler Chamber Orchestra e dei Musicisti della Lucerne Festival Orchestra) accompagneranno il pubblico nel labirinto della musica mahleriana con l'esecuzione della Quarta Sinfonia, pagina sempre ricca di sorprese e non priva di una vena umoristica. La musica si trasforma in rappresentazione creando associazioni e dinamismi narrativi; la voce del soprano, aggiunta nell'ultimo movimento, evoca immagini infantili cantate con celestiale distacco, con l'innocenza inconsapevole dello sguardo di un bimbo. Completa il programma la Kammersymphonie n.2 op.38 di Arnold Schà nberg, un'opera iniziata nel 1906 e finita nel 1939 quanto l'autore era già da tempo in America. La sensibilità musicale della nuova patria aveva sicuramente condizionato il compositore tanto da fargli affermare che c'era ancora qualcosa da dire in do maggiore e portarlo a rivedere le sue rigide posizioni sulla musica atonale.
Lunedì 10 alle ore 20 nella Sala Sinopoli- concerto straordinario: cosa nasce dall'incontro di classico e romantico? Semplicemente un capolavoro come il Quintetto per archi op.163 in do maggiore di Franz Schubert, un'opera perfetta in bellezza ma anche nel senso formale e organico. Eseguito dal quartetto Hagen insieme al violoncellista Heinrich Schiff, il Quintetto di Schubert è una di quelle pagine che hanno appassionato gli studiosi di tutti i tempi per l'abbondanza di riferimenti e le ipotesi musicologiche, ma è anche una composizione da ascoltare con devozione e abbandono, lasciandosi pervadere dalla gioia della liberazione e dal sentimento dell'infinito, senza pretese di scavalcare con le parole il mistero ineffabile della sua musica. Completa il programma il Quartetto per archi op.161 in sol maggiore, l'ultimo dei quindici quartetti schubertiani, il più straordinario e profetico, degno di rimanere nell'olimpo della musica da camera di tutti i tempi accanto alle composizioni beethoveniane più avanzate.
Info:
06.8082058
concerti sinfonici: prezzo dei biglietti da 33 a 165
concerti da camera: prezzo dei biglietti da 1 a 29
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Claudio Abbado Lucerne Festival Orchestra
all'Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Roma 6 – 12 ottobre 2005
Martedì 11 ottobre alle ore 20 e mercoledì 12 ottobre alle ore 19 nella Sala Santa Cecilia dell'Auditorium Parco della Musica, Claudio Abbado alla guida della Lucerne Festival Orchestra e Maurizio Pollini al pianoforte saranno i protagonisti degli ultimi due concerti del Claudio Abbado Lucerne Festival Orchestra.
Martedì 11 ottobre alle ore 20 in programma il Concerto per pianoforte in la minore op. 54 di Schumann e la Sinfonia n.7 di Mahler
Mercoledì 12 ottobre alle ore 19 in programma Prometeo Suite di Luigi Nono con la partecipazione dell'Experimentalstudio di Friburgo – SWR -, il Concerto per pianoforte in la minore op. 54 di Schumann e la Sinfonia n.7 di Mahler
Prometeo, il fuoco e gli Dei: ecco la sintesi del concerto ideato da Claudio Abbado per l'appuntamento conclusivo del Festival. Da Prometeo suite di Luigi Nono al fuoco creativo del Concerto per pianoforte op. 54 in la minore di Schumann (solista Maurizio Pollini) al titanismo della Settima Sinfonia di Mahler, tutto in questo programma rimanda a qualcosa di assoluto, essenziale, forse inenarrabile. L'ascolto di tali musiche richiede un pubblico attento, aperto alle sollecitazioni più eterogenee, da quelle acustico-sensoriali (complice l'apparato elettronico presente nell'opera di Nono) a quelle intellettuali, da quelle passionali a quelle concettuali. Dal pianoforte alla spazializzazione elettronica passando per le suggestioni mahleriane il concerto è un grande omaggio alla Musica e alla sua capacità di raccontare i mille volti dell'uomo, dal reale al probabile, dal vero all'immaginario.
Ultimi due giorni anche per chi vorrà visitare nello Spazio Risonanze dell'Auditorium la mostra Nono-Vedova -Diario di bordo, organizzata da Musica Per Roma, Accademia Nazionale di Santa Cecilia e Fondazione di Venezia.
La Lucerne Festival Orchestra è una super-orchestra, l'Orchestra delle orchestre, Sinfonia delle star, perchè ne fanno parte i migliori musicisti delle più importanti orchestre del mondo, amici di vecchia data del maestro Abbado, come Alessio Allegrini (primo corno dell'Orchestra dell'Accademia) e la clarinettista Sabine Meyer. Ma ricordiamo anche Kolja Blacher (primo violino), Wolfram Christ (prima viola), Mario Brunello e Natalia Gutmann (violoncelli), Dietmut Poppen (viola), Reinhold Friedrich (tromba) e i membri del quartetto Hagen.
Il Lucerne Festival ha una lunga tradizione (nel 1938 Toscanini diresse un memorabile concerto di fronte alla casa di Wagner a Tribschen) ed ha ospitato direttori come Furtwà ngler, Karajan, Kubelà k e Paul Sacher, e orchestre come i Berliner Philarmoniker e i Wiener Philharmoniker. Dal 2003, Lucerne Festival ha ricostituito la propria orchestra grazie al maestro Abbado che ha con Lucerna e il suo Festival uno stretto legame e un'amicizia musicale più che trentennale. Si è esibito, infatti, nella città svizzera con i Wiener Philharmoniker, con la London Symphony Orchestra e con la Philharmonia Orchestra London. Abbado non è andato a Lucerna solo come direttore principale di grandi orchestre europee. Egli, che da sempre si è impegnato per la promozione dei giovani talenti, ha portato al Festival svizzero anche le sue più preziose creazioni come la European Union Youth Orchestra (1978), la Chamber Orchestra of Europe (1981), la Gustav Mahler Jugendorchester (1986) e la Mahler Chamber Orchestra (1997).
Info:
06.8082058 – prezzo dei biglietti da EUR 33 a 165 EUR