Da Milano Patti Smith in tour
14 Ott 2004 - News live
Dall'Alcatraz di Milano, il 18 ottobre parte il tour italiano di P. Smith (v. il giorno per giorno per le info).
Così Patti Smith descriveva nel 1975 la musica di Horses, il suo celebrato album di debutto; e così nel suo ultimo lavoro, Gone Again, ha continuato a mescolare l'arte della parola e quella del canto in modo quasi magico. Impossibile da etichettare, sicura nel muoversi tra il mondo della letteratura e quello della musica, sempre imprevedibile e appassionata, Patti Smith è un'artista unica e ribelle, che è sempre rimasta legata alla sua personale visione artistica.
Nata a Chicago e cresciuta a Woodbury, New Jersey, proprio lungo la linea di confine con lo stato di Philadelphia. Sua madre, Beverly, era una cantante jazz e una cameriera. Suo padre Grant lavorava alla fabbrica Honeywell. Patti era la più grande di quattro figli e aveva due sorelle, Linda e Kimberly (la seconda suona il mandolino in un brano di Gone Again, Ravens ) e un fratello, Todd. Incapace di sentirsi a suo agio nel mondo della scuola superiore, Patti trovò rifugio nelle immagini di Rimbaud, Bob Dylan, James Brown e dei Rolling Stones. Abbandonato il Glassboro State Theacher's College, Patti puntò verso le luci brillanti della grande città , verso New York. Arrivata in città , incontrò Robert Mapplethorpe, allora giovane studente d'arte e i due decisero di unire le loro forze. Patti trovò un lavoro come commessa alla libreria Strand and Scribner. Nel 1969 si recò a Parigi con sua sorella Linda, dove si esibì come artista da strada e mosse i primi passi nel mondo delle arti visuali. Ritornò a New York, mentre gli anni Settanta avanzavano, e si barcamenò tra il retro del Kansas City e l'Hotel Chelsea. Incoraggiata da gente come Bobby Neuwirth, uno della corte di Bob Dylan, ed il virtuoso del blues Johnny Winter, Patti si costruì un nome nei teatri underground (recitando in opere come Vain Victory di Jackie Curtis al Cafè La Mama), e collaborando con il commediografo Sam Shepherd, insieme al quale scrisse Cowboy Mouth. Fu anche autrice di poesie. Il 10 febbrario 1971 si esibì come supporter di Gerard Malanga nello spazio settimanale di un Progetto di Poesia che si teneva nella St. Mark's Church del Lower East Side. Per tre canzoni si unì a lei Lenny Kaye, compositore rock e commesso in un negozio di dischi, con cui era entrata in contatto grazie ad un articolo, da lui scritto per la rivista Jazz and Pop, sulla musica a cappella', il doo-wop del corridoio Philly-New York. Scoprendo che amavano lo stesso genere di dischi oscuri, e sapendo che lui suonava la chitarra, decisero di unire gli accordi ritmici di lui alla poesia cantata di lei, pur senza avere la consapevolezza di dove questo sodalizio avrebbe potuto portare. Patti continuò ad esibirsi come poetessa ed attrice nei due anni successivi, ad aprire lo spettacolo dei New York Dolls al Mercer Arts Center, a scrivere canzoni per The Blue Oyster Cult, a recensire dischi per le riviste Creem e Rock e a pubblicare i suoi primi volumi di poesia, Seventh Heaven e Witt. Nel novembre 1973 la Smith e Kaye tornarono insieme per lo spettacolo Rock'n Rimbaud , a Le Jardin, dalle parti di Times Square a New York, e in quell'occasione furono gettati i semi per la creazione di una band. I due furono accompagnati da una serie di pianisti, che culminava con l'arrivo di Richard DNV Sohl nella primavera 1974. Come trio, cominciarono a suonare più regolarmente una curiosa miscela imperniata sui versi improvvisati di Patti, tra il free rock ed il free jazz, canzoni originali mischiate con strane cover version, usate come contrappunto. Una di queste, la versione di Patti di Hey Joe , prendendo come sfondo il rapimento di Patricia Hearst, diventò il suo primo lavoro in sala d'incisione. Recandosi negli Electric Lady Studio la sera del 5 giugno 1974, il gruppo cercava di capire se l'energia che generavano nei loro spettacoli dal vivo poteva essere trasportata su vinile. Con la collaborazione di Tom Verlaine (del nuovo gruppo dei Television) alla chitarra solista ed il finanziamento di Robert Mapplethorpe, nacque il primo artigianale singolo di rock indipendente, pubblicato da una loro etichetta, la Mer Records. Il lato B era il profetico Piss Factory , che parlava del lavoro di Patti come operaia alla catena di montaggio e della sua promessa di andare a New York: Guardatemi ora! . Stimolati da una vivace scena New Band concentrata attorno al CBGB di New York, il gruppo Patti, Lenny e DNV si recò in California nell'autunno del '74, e suonò al Whiskey di Los Angeles e al Filmore (la notte dell'audizione) di San Francisco. Tornando ad est, si resero conto che il loro sound aveva bisogno di un ampliamento e reclutarono il chitarrista Ivan Kral, un rifugiato ceco. Fu questa la formazione che si esibì al CBGB per otto settimane nella primavera del 1975, affinando la loro tecnica ed infine attirando l'attenzione di Clive Davis, che fece firmare loro un contratto con l'Arista, etichetta emergente, quella stessa estate. Il batterista Jay Dee Daugherty aveva supervisionato il loro suono al CBGB ed aveva collaborato con loro diverse volte. Si unì al gruppo in tempo per prendere parte al loro album di debutto, insieme a John Cale che ne curò la produzione. Registrato negli Electric Lady Studios, Horses fu pubblicato nel novembre 1975. Comprendeva le affascinanti rivisitazioni di Patti di classici rock come Gloria e Land (Of A Thousand Dances) , canzoni più tradizionali (il reggae di Redondo Beach , Free Money ) e pezzi di poesia inconscia ( Birdland ). Sfondò nella Top 50 americana, spianando la strada ad una nuova generazione di art-rat-punk. Dopo una fortunata tournèe in America e in Europa, che suonò come una chiamata alle armi per legioni di aspiranti chitarristi, il gruppo tornò in studio nell'estate 1976 per incidere Radio Ethiopia, prodotto da Jack Douglas. Le sonorità si presentavano molto più rock come in Ask The Angels e Pumpin come anche nella title track, dove si annunciava un'area in cui niente avrebbe potuto e dovuto accadere. La tournèe del gruppo fu interrotta bruscamente quando Patti cadde dal palcoscenico a Tampa, in Florida, durante Ain't It Strange , si ruppe due vertebre e si trovò costretta ad una convalescenza forzata. Questo periodo di inattività fu impiegato nella preparazione di un volume di poesia, Babel, e di Easter, il disco uscito nel 1978, che non solo portò il Gruppo per la prima volta nella Top 20 con Because The Night , una collaborazione tra Patti e Bruce Springsteen ma anche la sua più succinta affermazione di principio, da Twenty Fifth Floor a Rock and Roll Nigger . Prima produzione di Jimmy Iovine, l'album diventò un successo in tutto il mondo, e Patti con il suo gruppo andarono in tournèe in America e in Europa per gran parte dell'anno. Dopo aver raggiunto molti dei suoi obiettivi, in termini artistici ed ideali, era inevitabile l'avvicinarsi del declino. Nel 1979 Patti pubblicò Wave, prodotto da Todd Rundgren, che sembrava completare la sua saga anni settanta. Mentre la cover di (So You Want To Be A) Rock And Roll Star parlava del suo disincanto nei confronti della trappola del mondo del rock, Dancing barefoot e Frederick erano ispirate al nuovo amore entrato nella sua vita, Fred Sonic Smith, ex chitarrista degli MC5 e leader della Detroit's Sonic Rendezvous Band. Nell'autunno 1979, dopo essersi esibita in un concerto d'addio di fronte a 70.000 fans, nello stadio di Firenze, Patti salutò con un bye, bye, hey hey il suo gruppo e si trasferì a Detroit, la Motor City. Si sposò con Fred il 1 marzo 1980. Condussero una vita tranquilla e riservata in un sobborgo di Detroit, con i figli Jackson (oggi quattordicenne) e Jesse (9), concentrando le loro energie sul menage familiare e sulla loro musa musicale. Nel 1988 pubblicarono insieme Dream of Life, simbolo del loro comune lavoro creativo. Il disco comprendeva People Have The Power e Paths That Cross , il tributo degli Smiths alle infinite possibilità che sono dentro ognuno di noi, oltre ad una ninna nanna per i bambini di tutto il mondo, The Jackson Song .
Patti continuò a scrivere, pubblicando un'antologia della sua poesia degli anni '70, Early Work (Norton); Woolgathering (Hanuman); e cominciando un romanzo. Insieme a Fred compose delle canzoni, con l'idea di incidere un disco nell'estate 1995, fino alla morte di Fred, per attacco cardiaco, il 4 novembre 1994; l'ultimo dei suoi successi fu insegnare a Patti i suoi accordi di chitarra. La morte di suo fratello Todd, un mese dopo, anch'egli per attacco cardiaco, le rese ancora più evidente quanto poco è duratura la nostra permanenza su questa terra. Patti ha lavorato sul suo dolore con le canzoni, come da sempre fanno i cantanti, in memoria. Nel corso degli anni Patti aveva tenuto una piccola quantità di esibizioni, prevalentemente poetiche una sua lettura a Central Park, nell'estate del 1993, aveva attratto diverse migliaia di fans. Col passare del tempo, sentì sempre di più il bisogno di tornare in scena, di riprendere il contatto con il suo pubblico, soprattutto per se stessa, e cominciò a comparire in posti di secondo piano, da Ann Arbor a Toronto, per comprendere il modo migliore per presentare la sua musica in un contesto moderno. Riunì il suo collaboratore di vecchia data, Lenny Kaye, e il batterista Jay Dee Daugherty e aggiunse il bassista Tony Shanahan, un musicista del New Jersey che aveva lavorato sia con Kaye che con John Cale, per fornire un accompagnamento dal vivo. Un'altra lettura a Central Park nel 1995, un'apparizione improvvisata sul secondo palco del Lollapalooza di New York, ed un tour sulla west coast, di letture e rock tutto ciò l'aiutò a riprendere confidenza col palcoscenico. Contribuì con i suoi pezzi all'album Ain't Nothin' But A She Thing (con una versione di Don't Smoke In Bed di Nina Simone) e alla colonna sonora di Dead Man Walking (con Walkin' Blind ). Nell'estate 1995 entrò negli Electric Lady Studios di New York per iniziare la registrazione del suo sesto album. Prodotto da Malcolm Burn e Lenny Kaye Gone Again vede la partecipazione di vecchi amici come Tom Verlaine e John Cale, di nuovi amici come il tastierista Luis Resto e il chitarrista Oliver Ray, nonchè di ospiti come il cantante Jeff Buckley, la violoncellista Jane Scarpantoni, e la suonatrice di mandolino Kimberly Smith; oltre all'inimitabile magia della Smith fatta di canzoni e parlato. Una meditazione sul passaggio e sulla certezza della morte, Gone Again celebra l'illuminazione della vita, e il nostro posto nei paradisi celestiali. Come dice il poeta Allen Ginsberg, Accendi una candela e continua a ballare .
A questo album è seguita una tournèe che l'ha vista esibirsi nei quattro continenti, incluso un periodo di sei settimane in Europa e la sua prima visita in Australia e Giappone, dove si è esibita per cinque serate a Tokyo. Nel 1996 è stato pubblicato l'album The Coral Sea, il suo tributo alla vita e alle opere di Robert Mapplethorpe. Una mostra di suoi dipinti è stata curata dalla Robert Miller Gallery e inoltre ha dato dei readings' al Museo di Arte Moderna di New York e la Cartier Center di Parigi. Insieme alla sua band ha continuato il lavoro di beneficenza apparendo ad un concerto di Neil Young per la Bridge School e per la Tibert House foundation alla Carnegie Hall. Nei mesi di tournèe Patti ha affilato il suo senso di ciò che una band significa per la sua musica. Quando finalmente il gruppo fu pronto per entrare negli Weehawken's iiwii (è quel che è) Studios in April, aveva deciso che il nuovo album avrebbe riflesso il sentimento e l'interazione di un gruppo di lavoro. Peace and Noise, inciso da Roy Cicala, che era il proprietario del leggendario Record Plant studios, riflette proprio le personalità di tutto il gruppo. Con Gung Ho, il suo ultimo disco, Patti Smith continua a dimostrare che gli anni non hanno minimamente scalfito la primigenia, lirica potenza espressiva della sua voce: comincia a mostrarcelo fin dalla prima traccia, una splendido ed epico rock che s'intitola non a caso One Voice e comincia a marce basse, per poi distendersi e catturare in progressione. La maggior parte dei tredici brani di Gung Ho è costituita da suggestive ballate, dove Patti Smith è coadiuvata da una band davvero all'altezza: i fidi compagni di viaggio Lenny Kaye (chitarre) e Jay Dee Daugherty (batteria), coadiuvati dalla chitarra di Oliver Ray e dal basso di Tony Shanahan. Se il 2002 è stato per Patti Smith un anno di retrospezione, il 2003 è apparso come un anno per un nuovo inizio. Dopo 27 anni e 8 album con l'etichetta discografica Arista, Patti Smith ha infatti appena siglato un nuovo contratto per la Columbia Records, un progetto che prevede non soltanto registrazioni da studio, ma anche live CD e collezioni di poesie. Il contratto con Arista si è concluso con l'uscita in maggio 2002 di Land un doppio CD che attraversa l'intera carriera di Patti Smith; uno dei dischi raccoglie i brani favoriti e suggeriti dai suoi fan e l'altro un amalgama straordinario di brani inediti, registrati in studio e dal vivo e scelti da Patti Smith.
Il 26 aprile 2004 la Sony Music firma quindi il primo album per l'artista, Trampin', il nono nella lunghissima carriera di Patti Smith.