Cristiana Capotondi vera fuoriclasse in “La vittoria è la balia dei vinti”
di Elena Bartolucci
25 Gen 2025 - Commenti teatro
Vittoria di nome e di fatto. Cristiana Capotondi ha regalato una vera prova da mattatrice, sul palco del Teatro delle Energie di Grottammare, con un testo pieno di significato ed emozioni.
Grottammare (AP) – Martedì 21 gennaio al Teatro delle Energie di Grottammare, Cristiana Capotondi si è cimentata in uno spettacolo divertente, emozionante e multi-sfaccettato dal titolo “La vittoria è la balia dei vinti”.
In un racconto tra l’evocazione fiabesca e la ricostruzione storica, una mamma dei tempi moderni mette a letto la figlia di soli sei anni che le chiede tramite videochiamata, come storia della buonanotte, di raccontarle qualcosa di quando anche lei era solo una bambina.
Ripesca allora nella sua memoria l’avventura della carismatica bisnonna Vittoria, che le era solita raccontare la sua mamma quando era piccolina.
Nel lontano 25 settembre 1943, giorno del bombardamento a Firenze, uno stormo di 36 aerei Wellington inglesi, mirando all’importante nodo ferroviario della stazione di Campo di Marte, mancò inesorabilmente l’obiettivo causando però la morte di centinaia di civili e pesanti devastazioni nelle zone adiacenti la ferrovia.
Fu proprio quella notte che Vittoria, borghese monarchica e classista nonché moglie del sovrintendente ai beni culturali di Firenze, si nascose nel rifugio improvvisato nelle cantine di Palazzo Pitti, dove risiedeva. Ma non era la sola a sperare nella fine dei bombardamenti. Insieme a lei nel rifugio antiaereo ci sono anche il marito, il cuoco, la balia Armida di origini bellunesi ed altre figure: ognuna di esse rivive nelle movenze e nei vari dialetti a cui la Capotondi riesce a dare voce con notevole maestria, passando da un gergo all’altra con incredibile disinvoltura.
La giovane balia, traumatizzata dalle bombe che continuano a cadere sulla città, perde improvvisamente il latte e non riesce più a nutrire i suoi due gemelli, che hanno già iniziato a piangere disperati. Accettando la provocazione lanciata dal suo cuoco, Vittoria si offre subito di allattare anche quei due bambini, trasformandosi così in nutrice della sua stessa balia. Proprio lei, che rivendicando con orgoglio il suo rango, aveva comunque deciso di allattare personalmente la sua quarta figlia, perché amava soprattutto vedere il suo piccolo seno finalmente prorompente, capisce che quel piccolo gesto dissolve ogni lotta di classe celando qualcosa di molto più grande: una vittoria a tutti gli effetti.
La bravura dell’attrice sul palco è fuori discussione: si è dimostrata una vera e propria fuoriclasse ed è stata davvero una piacevole sorpresa notare la facilità con cui è risultata credibile nel mantenere costante la cadenza fiorentina della voce narrante principale. Ottima anche in termini di intonazione dato che è riuscita a eseguire diverse canzonette durante l’arco narrativo dello spettacolo.
Un pezzo di teatro che, come dichiarato dalla stessa Capotondi al termine della serata, sta riscontrando un notevole affetto da parte del pubblico: all’inizio non era nato per essere un monologo, ma è stato impossibile non far venire fuori tutta la bellezza di personaggi come la balia, caratterizzata da tutti quegli intercalari e singhiozzi di paura.
Molto interessanti e dalle tonalità pastello i visual proiettati sulle tre pareti bianche che delimitano il palcoscenico e che regalano quel giusto tocco di colore all’intero racconto, animato ogni tanto da diversi rumori di fondo per dare ancor più brio alla storia.
Lo spettacolo “La vittoria è la balia dei vinti”, che è prodotto da Stefano Francioni Produzioni, è scritto e diretto da Marco Bonini. Nei primi minuti compare nei video Penelope Brizzi nel ruolo della figlia, mentre le immagini sono di Andrea Calisi, le musiche di Jonis Bascir e il disegno luci di Marco Palmieri.
Quest’opera fa parte del trittico di Scene d’Artista 2025, una rassegna proposta dal Comune di Grottammare e l’AMAT con il contributo di MiC e Regione Marche e la collaborazione dell’Associazione Culturale Profili Artistici.