Conosciamo l’autore 2014: George Gershwin


di Alberto Pellegrino

17 Lug 2014 - Commenti classica, Musica classica

Riccardo Biseo, Gianni Sanjust,  Giorgio Ronciglione e Lucio Turco - foto Fratelli Serini Musiculturaonline MATELICA (MC). Si è svolta a Matelica dal 3 al 5 luglio 2014, nella tradizionale sede del Cortile del Museo Piersanti, la XXIII Edizione degli Incontri Musicali Estivi che hanno lo scopo di approfondire la conoscenza di un determinato compositore di epoca moderna o contemporanea. Quest’anno la scelta dell’assessore comunale alla cultura M° Cinzia Pennesi è caduta su George Gershwin (1898-1937), un gigante della musica statunitense che ha saputo lasciare nella sua pur breve esistenza un’orma indelebile nel patrimonio musicale e culturale del Novecento. Egli inizia a fare canzoni in giovanissima età e diventa in breve tempo famoso per alcune composizioni scritte nella mitica Tin Pan Alley, la 28° Strada di New York dove sono nate tutte le più importanti folk sing americane e dove hanno vissuto alcuni importanti compositori. Gershwin inizia la suaCinzia Pennesi - foto Fratelli Serini Musiculturaonline folgorante carriera a Broadway con la celebre Swanee cantata da Al Johons, che gli apre la strada del successo. Seguono numerosi capolavori come Lady Be Good (1924), Oh Kay! (1925), Funny Face (1927), Strike Up The Band (1930, I got rytkm (1934). Fin dal 1928 Gershwin, sfruttando la sua capacità di conciliare musica classica, jazz e musica popolare, fa il suo ingresso nel mondo della musica colta, entrando dalla porta principale, perché nel giro di pochi anni riesce a dotare l’America di un patrimonio musicale nazionale grazie a una serie di memorabili composizioni: Concerto in fa, An American in Paris, Rhapsody in Blue e Ouverture cubana ispirata alla musica popolare delle Antille. Dona inoltre all’America la più celebre opera lirica statunitense Porgy and Bess, che gli viene commissionata dal Teatro Metropolitan di New York. Comincia a comporre musiche per film, per cui si trasferisce a Beverly Hills, dove purtroppo si spegne nel 1937 a soli 39 anni. Il Festival di Matelica è stato curato da Roberto Falsetti, profondo conoscitore e studioso del compositore americano, e dal M° Riccardo Biseo compositore e pianista jazz di fama internazionale. Dopo avere conseguito il diploma di pianoforte ed essersi specializzato in piano jazz in Italia e a Londra, Biseo ha collaborato con i più importanti jazzisti italiani e stranieri; ha composto musiche da film per registi come Zeffirelli, Bertolucci, Pupi Avati, Marco Ferreri, musiche per spettacoli di prosa con registi come Patroni Griffi e Proietti; ha curato la parte musicale per i musical Barnum, Stanno suonando la nostra canzone, Serial killer per signora, My Fair Lady, Jesus Christ Superstar e Chicago. Ha partecipato a numerose trasmissioni e serie televisive; ha composto l’opGianni Sanjust al clarinetto - foto Fratelli Serini Musiculturaonlineera jazz Concerto per un Poeta (2007) e il musical L’Isola di Robinson Crosue. Collabora con importanti orchestre nazionali e svolge un’intenza attività concertistica affiancata dall’attività didattica, di lavoro di arrangiatore e direttore per produzioni discografiche. Il cartellone del festival si è aperto con lo spettacolo George Gershwin. Un musicista popolare con la partecipazione della Corale Polifonica Armando Antonelli diretta dal M° Cinzia Pennesi e accompagnata al piano dal M° Riccardo Biseo. A conclusione è stato proiettato il film Gli anni di Gershwin. Nella seconda serata è andato in scena il concerto Lady be good indimenticabili canzoni nel corso del quale sono state eseguite le più importanti canzoni di Gershwin magistralmente interpretate da una mitica formazione del panorama jazzistico italiano: al pianoforte Giorgio Ronciglione e Gianni Sanjust - foto Fratelli Serini  MusiculturaonlineRiccardo Biseo (di cui si è già parlato); al clarinetto Gianni Sanjust storico leader del jazz romano, che ha suonato insieme ai più grandi jazzisti del mondo e militato in celebri formazioni jazzistiche come Traditional dixielanders, Seconda Roman New Orleans Jazz Band, Italian Clarinet Summit, che è stato produttore discografico di celebri cantanti e che ha suonato “Amapola” nel film C’era una volta in America di Sergio Leone; al contrabbasso Giorgio Ronciglione, che ha suonato come basso-conduttore in grandi orchestre e complessi jazz italiani e stranieri, ha registrato le colonne sonore di alcuni capolavori italiani del cinema ed è stato titolare di contrabbasso nell’Orchestra della RAI-Radio Televisione Italiana; alla batteria Lucio Turco, una delle colonne del jazz italiano, che ha collaborato con grandi artisti italiani e internazionali. Ne è venuta fuori una serata meravigliosa con esecuzioni che hanno entusiasmato il numeroso pubblico presente e che hanno fatto rivivere un’eccezionale stagione del jazz e della canzone d’autore. La rassegna si è conclusa con Rapsodia in Gershwin. Frammenti in blue, uno spettacolo scritto da Cinzia VillaRiccardo Biseo e Cristina Aubry - foto Fratelli Serini   Musiculturaonlineri e Gisa Ottaviani, magistralmente interpretato da Cristina Aubry e Gisa Ottaviani, accompagnate al pianoforte dal M° Riccardo Biseo. Cristina Aubry è un’attrice tra le più importanti del teatro di prosa italiano per avere interpretato testi importanti con registi di prestigio; tiene laboratori teatrali e svolge un’intensa attività didattica, insegnando recitazione e dizione. Gisa Ottaviani, dopo gli studi musicali, si è dedicata al canto jazz, swing e al musical; ha fatto parte come vocalist di numerose formazioni musicali romane e ha partecipato a importanti spettacoli; ha al suo attivo una lunga partecipazione come solista nei cori dell’Accademia Filarmonica Romana e della Cappella Giulia di San Pietro. La AubryGisa Ottaviani - foto Fratelli Serini Musiculturaonline e la Ottaviani sono state le applaudite protagoniste dello spettacolo dedicato a Gershwin, nel corso del quale hanno presentato frammenti di vita del compositore, le varie tappe della sua carriera, i sentimenti, i sogni, gli entusiasmi e le contraddizioni di questo straordinario autore, attraverso una serie di quadri che si sono susseguiti in un intreccio di emozioni e sensazioni. (Fotografie di “FratelliSerini” San Severino Marche)