Concluso lo splendido Festival “Archi in Villa Baruchello”


a cura della Redazione

5 Set 2020 - Commenti classica, Musica classica

Si è conclusa la 5ª edizione del Festival “Archi in Villa Baruchello” di Porto Sant’Elpidio. Un’edizione particolare e difficile ma che ha avuto magnifico riscontro anche nei concerti donati al territorio del fermano.


Con le suggestioni pianistiche del ‘900 domenica 30 agosto si è conclusa la 5° edizione del Festival di Archi in Villa Baruchello. Una edizione particolare, nata dopo le chiusure delle attività culturali, causa Covid-19, sentendo forte la necessità di riportare al centro l’arte come volano per il recupero del benessere individuale e sociale.

Il festival aveva già espresso grande vivacità musicale nell’ultima settimana di luglio, con bellissimi concerti per pianoforte, arpa e fiati, laboratori musicali ed orchestrali per ragazzi, interessantissimi ed originali corsi di formazione per i docenti che hanno compreso l’importanza di avvalersi del linguaggio musicale a supporto della didattica.

Con la seconda metà di agosto il festival ha fatto volare il pubblico sulle ali della Musica con otto concerti in sole due settimane ed in luoghi di particolare valore artistico-architettonico del territorio fermano.

Molto suggestivo è stato il concerto serale dedicato a Beethoven dal Rasumowski Quartett Bern e dal pianista Fedele Antonicelli nel Parco di Villa Baruchello a Porto Sant’Elpidio.

Amandola, Largo Chiarelli – Piazzetta 5 Fonti

Non meno emozionante il tramonto musicale sui Monti Azzurri da uno slargo tra le viuzze del centro storico di Amandola, dove accanto alle 5 Fonti l’Associazione La Fenice insieme al Comune di Amandola e a Giocondi Strumenti musicali hanno allestito su tappeto rosso un pianoforte a coda e le sedute per il pubblico, lì una ventina di musicisti ha riempito l’aria lieve del crepuscolo con le onde sonore degli strumenti ad arco e del pianoforte con una bella varietà di proposte dai repertori della Grande Musica.

In un crescendo musicale ed emozionale il terzo concerto della settimana del festival dedicato agli archi con il Rasumowsky Quartett Bern è approdato nella Basilica Imperiale di Santa Croce al Chienti, grazie alla collaborazione con l’Associazione Santa Croce che ha curato tutta l’organizzazione di questo indimenticabile evento: le antichissime pietre di questa Basilica, che raccontano più di 11 secoli di storia, hanno risuonato le note di grandi compositori da Bach, Mozart fino al bellissimo sestetto di Brahms, restituendo la più alta dignità artistica a questo gioiello architettonico incastonato nel verde lussureggiante della vallata del fiume Chienti. Si ringrazia la famiglia Berdini per aver concesso la speciale apertura della Basilica.

Musica sulle Corde e Voci In-CANTO due bellissimi concerti che hanno ricordato al pubblico brani dalle più intime romanze da camera alle più passionali arie d’opera con i colori delle voci di giovani emergenti guidati dal tenore Danilo Formaggia. In particolare il primo dei due concerti, Musica sulle Corde, ospitato dalla Città di Amandola nel Santuario del Beato Antonio, ha condotto l’ascolto del pubblico in un particolare viaggio musicale di due secoli intrecciando il repertorio vocale a quello delle corde percosse del pianoforte, guidati dal pianista Prof. Marco Rapattoni ed dal tenore Danilo Formaggia. Quest’ultimo ha presentato al pubblico, sabato sera 29 agosto, una rosa di brani vocali interpretati da bravissimi giovani emergenti, chiudendo la serata con una intensa e commovente interpretazione de L’Esule di Giuseppe Verdi. Il concerto è stato ospitato nella bella chiesa della Madonna della Fiducia di Porto Sant’Elpidio la cui risposta acustica è degna di nota. Grazie a Don Toni per la generosa ospitalità!

Tre, infine, sono stati i concerti nella Limonaia di Villa Baruchello.

Il primo dei tre concerti in Limonaia, domenica 23 agosto, ha presentato un bellissimo repertorio di Musica da Camera per Archi e Pianoforte, con, tra gli altri, il giovane Quartetto Anemos ed il giovanissimo Trio Emiliana Emilsson (dalla Germania), chiudendo con il concerto di Mozart k449 eseguito dallo straordinario Rasumowsky Quartett Bern accompagnato al pianoforte dal M° Fedele Antonicelli.

Il secondo ed il terzo concerto sono stati collegati da un particolare filo rosso, “suggestioni pianistiche” un excursus storico musicale da Bach, dallo stile severo ai più innovativi elementi introdotti da Beethoven. Il contrappunto ed il suo sviluppo legato alle forme classiche.  Dalla rivoluzionaria concezione del pianoforte romantico di Chopin sino alle metamorfosi compositive del ‘900 in cui sonorità, forma ed armonia assumono un nuovo significato. La magistrale guida di questo excursus musicale è stato il prof. Marco Rapattoni (dal Conservatorio di Milano), il pubblico ne è stato rapito per chiarezza espositiva e dovizia di informazioni. Si sono ascoltate tra gli altri: le Variazioni Golberg di Bach, la sonata La Patetica di Beethoven, la Ballata n 4 e vari studi di Chopin, il Mephisto Waltz di Liszt, i Preludi di Debussy etc…

Interessante la proiezione acustica della Limonaia di Villa Baruchello, uno spazio chiuso ed aperto simultaneamente sul Parco secolare della Villa, le cui innumerevoli essenze contribuiscono ad accogliere l’animo turbato dalle ansie quotidiane accompagnandolo in un processo distensivo riequilibrandolo ai ritmi dei processi naturali, in questo processo la Grande Musica entra perentoriamente in azione a testimoniare l’importanza della produzione artistica nel riscattare l’essere umano dalle sue origini bestiali: in armonia con la Natura si ma con obiettivi spirituali,  insieme! “Insieme, ascoltando la Grande Musica, si rafforzano le fragilità e si dissolvono le paure con cui la Pandemia ha schiacciato le persone” questo ha più volte ripetuto al pubblico Pasquale De Angelis, vice-presidente dell’associazione culturale Club della Musica, organizzatrice dell’intero festival Archi in Villa Baruchello, e molte persone del pubblico hanno accolto e fatto proprio questo consiglio seguendo attentamente tutti i concerti del festival.

Concerti tutti ad ingresso gratuito, perché la musica è per “tutti” senza distinzione sociale. Questo grazie ai principali mecenati che sono le Farmacie comunali P. S. Elpidio, la SELDA Informatica ed altre Istituzioni ed imprese locali che nonostante le difficoltà attuali continuano a sostenere il festival perché la cultura musicale continui ad essere un orgoglio nazionale, rappresentando l’Italia nel mondo.

Alla serata conclusiva del festival a Villa Baruchello era presente l’Assessore alla Cultura Luca Piermartiri, il quale ha constatato come in questi anni il Festival sia notevolmente cresciuto in tutti gli aspetti, ed il sodalizio pubblico privato che si è cementato non potrà che rafforzarsi negli anni a venire, sicuramente favorito anche dalla imminente ristrutturazione del parco secolare oltre che da una più attenta manutenzione di tutto il complesso di Villa Baruchello. Nel suo intervento ha detto che l’impegno di questa Amministrazione è anche di rendere questo luogo un’attrattiva nazionale per la Cultura.


Fedele Antonicelli (il primo a sx) e il Rasumowsky Quartett Bern (da sx Andrea Saxwe, Dora Bratchkova, Alina Kudelevic, Gerhard Muller )

Un ringraziamento di tutta l’Amministrazione è stato fatto pubblicamente a Chetty Moretti, “deus ex machina” di tutto il festival Archi in Villa Baruchello, la quale ha voluto dirottare il vero ringraziamento agli straordinari Musicisti-Docenti ed ai loro allievi che sono gli Artisti, cuore pulsante del Festival, sottolineando la grande preparazione e le qualità musicali dei giovani interpreti, esemplari di una fascia di gioventù il cui impegno è sopra la media, forse anche per un diretto confronto con molteplici ambienti internazionali. Un ringraziamento speciale è stato indirizzato alle dinamiche collaboratrici del festival, tra le quali Wais Ripa, Elisa Cimadamore, Nena Tintor, Laura Doria, il tecnico del suono Daniele Cococcioni e la brava e gioiosa presentatrice dei concerti, Valentina Angelini.

Un ulteriore ringraziamento va ai ristoratori che hanno accolto con cura tutti gli artisti del festival anche in orari molto fuori dall’ordinario! Grazie al ristorante La Perla sul Mare, la pizzeria Il Corallo, la pizzeria Why, i ristoranti Tropical, Il Giardino, Il Gambero, Il Veliero, Aristomatti, Belvedere, il Pub Garden ed il Saloon Rens & Roses. L’accoglienza a Porto Sant’Elpidio è sempre al TOP! Grazie a tutti i Mecenati che permettono al festival di crescere: Farmacie Comunali Porto Sant’Elpidio, Selda Informatica, Fondazione Carifermo, CNA Fermo e Camera di Commercio delle Marche, Holiday Family Village, Banco Marchigiano, Microtel, BCC Picena, Tomaificio Cattolica, Hotel Belvedere, Brigì B&B, Villino Giovanna B&B, Valtenna srl, Microtel srl, Paccapelo Pellami, Punto Gelato, Supermercato SI, Guneson, Diomedi ferramenta,  Paoloni Fabrizio, Gioielleria Orsetto etc… e  lo straordinario sponsor tecnico Giocondi Strumenti Musicali, la cui professionalità non ha pari!