Cent’anni di solitudine
Squarcia Marco
26 Nov 2012 - Libri
La storia dell’umanità. Del singolo e dell’umanità.
Questo è Cent’anni di solitudine: un ciclone di vite, un tornado di esperienze, una bufera di scontri, passioni, odi, silenzi, apatia, ma anche gioia di vivere, incoscienza. Un grande calderone ma ben condito. Sono entrato nella storia conoscendo i protagonisti e la loro famiglia, ho trascorso con loro “100 anni”, ma in realtà son passati pochi giorni. La cosa più importante però, e come dico sempre se un libro vi riesce, ha già vinto, è stata che ho riflettuto.
Marquez ti fa passare da sensazioni opposte in un nanosecondo: dalla precarietà della vita, alla sua bellezza. Percepisci però anche, che vuol dire solitudine; ma poi ecco tornare la magia dell’esistenza, i suoi contorni i suoi contenuti, i suoi colori e il suo calore. Vi inserisce nella narrazione poi, elementi fantastici improvvisati che lo rendono un romanzo ancora più appetibile. Avrete quindi capito che di aspetti positivi questo libro ne ha da vendere, e pensare che un uomo da solo può aver concepito tutto questo con la sola immaginazione, è qualcosa che vale infinitamente tanto. Non serve neanche che io chiuda con la solita mia frase….tanto scommetto l’avrete intuita!!
Due parole sull’autore:
Gabriel José de la Concordia García Márquez (Aracataca, 6 marzo 1927) è uno scrittore e giornalista colombiano, insignito, nel 1982, del Premio Nobel per la letteratura.
La sua notorietà si deve principalmente all’attività di scrittore, nella quale si è espresso ad un altissimo livello, ottenendo un grande successo di pubblico e di critica in tutto il mondo. Considerato il maggior esponente del cosiddetto realismo magico in narrativa, ha contribuito a rilanciare fortemente l’interesse per la letteratura latinoamericana.
(fonte: Wikipedia.org)