Carolyn Carlson ospite di Cinematica Festival


a cura della Redazione

18 Ott 2023 - News cinema, News danza

Carolyn Carlson, icona della danza internazionale, ospite di Cinematica Festival dal 20 al 22 ottobre, tra Ancona e Osimo. Il Festival entrerà nel vivo dal 26 al 29 ottobre alla Mole Vanvitelliana della città dorica.

Carolyn Carlson – masterclass

Carolyn Carlson, una delle più grandi interpreti della danza contemporanea, arriva nelle Marche dal 20 al 22 ottobre, tra Ancona e Osimo, quale ospite di Cinematica Festival in occasione della preview a lei completamente dedicata dal titolo “L’anima e la danza” realizzata in collaborazione con AMAT, Comune di Ancona e Comune di Osimo

La danzatrice e coreografa statunitense, è una vera icona della danza mondiale, dal percorso artistico originale e capace di tratteggiare una calligrafia coreografica irripetibile. Prima coreografa a ricevere un Leone d’Oro alla carriera, alla Biennale di Venezia nel 2006, ha creato più di 100 coreografie, di cui molte fanno parte delle pagine più importanti della storia dell’arte coreutica, da Density 21,5 a Blue Lady e Steppe, da Maa a Signes, da Writings on water a Inanna. La sua poetica ha dato un contributo ingente alla danza contemporanea, influenzandone l’evoluzione fino ai giorni nostri.  
Cinematica Festival, il festival multidisciplinare che si occupa del rapporto immagine-movimento nelle arti visive e performative, per la sua decima edizione ha tessuto un articolato programma intorno al tema “De anima”, cui darà il via l’artista statunitense, con la quale la direttrice artistica Simona Lisi ha studiato presso l’Aterballetto e a Parigi alla Cartoucherie. Il programma del Cinematica entrerà poi nel vivo dal 26 al 29 ottobre, ad Ancona tra centro storico e Mole Vanvitelliana. Pubblico, artisti e studiosi sono chiamati a riflettere sulla relazione tra spirito e forma, intelligenza artificiale e coscienza, proponendo un percorso tra arti performative, cinematiche e digitali in relazione con la parte animica e spirituale dell’uomo. 

Nella preview del festival, Carolyn Carlson sarà ad Ancona dal 20 al 22 ottobre presso la scuola di danza Studio Danza (via Jesi 65), una masterclass esclusiva, che darà occasione a professionisti e allievi di livello avanzato di studiare con una delle più grandi interpreti della danza contemporanea, la prima coreografa a ricevere un Leone d’Oro alla carriera. Nella masterclass, sarà affiancata da due storici collaboratori, la danzatrice Sara Orselli e il musicista veneziano Paki Zennaro.

La sera del 22 ottobre sarà poi ospite del Teatro La Fenice di Osimo per una serata interamente a lei dedicata, a partire dalle ore 19 tra proiezioni video sulla sua lunga carriera, lo spettacolo “Mandala” firmato dalla Carlson e interpretato dalla danzatrice Sara Orselli, e il dialogo con una delle più autorevoli giornaliste di danza, Francesca Pedroni.

Coreografia del 2010, “Mandala” affascina lo spettatore con il suo ritmo ipnotico, accompagnato dalla musica intensa di Michael Gordon. Al cerchio dell’ensō, che simboleggia sia l’universo sia il gesto artistico perfetto, si aggiunge anche il riferimento agli agroglifi, motivi circolari apparsi nei campi di grano. Manifestazioni geometriche dalle origini misteriose, appaiono come un messaggio emesso da una forza dello spirito, forse venuta da altrove, e sembrano volerci ricordare le forze sconosciute che ci circondano. Sara Orselli dà corpo a questo solo, risultato della complicità che la lega da lunga data a Carolyn Carlson.

BIOGRAFIE

Carolyn Carlson, nata in California, si definisce innanzitutto una nomade. Dalla Baia di San Francisco all’Università dello Utah, dalla compagnia Alwin Nikolais di New York a quella di Anne Béranger in Francia, dal Balletto dell’Opera di Parigi al Teatrodanza La Fenice di Venezia, dal Théâtre de la Ville de Paris a Helsinki, dal Ballet Cullberg a La Cartoucherie a Parigi, dalla Biennale di Venezia a Roubaix, Carlson è una viaggiatrice instancabile, sempre pronta a sviluppare e condividere il suo universo poetico. Arrivò in Francia nel 1971 beneficiando delle idee di Alwin Nikolais sul movimento, sulla composizione e sull’insegnamento. L’anno successivo, con Rituel pour un rêve mort, scrive un manifesto poetico che definisce un approccio al suo lavoro a cui aderisce da allora: una danza fortemente orientata alla filosofia e alla spiritualità. Carlson preferisce il termine “poesia visiva” a “coreografia” per descrivere il suo lavoro.

Per quattro decenni, la sua influenza e il suo successo sono stati considerevoli in molti paesi europei. Ha avuto un ruolo chiave nell’emergere della danza contemporanea francese e italiana con il GRTOP all’Opera di Parigi e il Teatrodanza alla Fenice. Ha creato più di cento brani, molti dei quali costituiscono pagine importanti della storia della danza, da Density 21.5 a L’anno del cavallo, da Blue Lady a Steppe, da Maa a Signes, da Scritti sull’acqua a Inanna. Nel 2006 il suo lavoro è stato incoronato con il primo Leone d’Oro mai assegnato a un coreografo dalla Biennale di Venezia. È anche Commendatore delle Arti e delle Lettere e Ufficiale della Legion d’Onore.

Fondatrice dell’Atelier de Paris-Carolyn Carlson presso La Cartoucherie nel 1999, è stata, con la Compagnia Carolyn Carlson, artista associata al Théâtre National de Chaillot dal 2014 al 2016. Nel 2017, parallelamente all’attività principale della compagnia focalizzata sulla distribuzione, emergono nuove forme di creazione: una mostra per i musei e un lungometraggio danzato per il cinema. Nel 2019 ottiene la nazionalità francese e l’anno successivo viene eletta membro della sezione coreografica dell’Académie des Fine Arts (www.carolyn-carlson.com).

Sara Orselli, dopo essersi formata presso il Dance Gallery di Perugia con Valentina Romito, ha studiato danza tra il 1999 e il 2002 all’Isola Danza, l’accademia della Biennale di Venezia diretta da Carolyn Carlson. È stata danzatrice per Carolyn Carlson alla Biennale di Venezia (Parabola, 1999, Light Bringers, 2000, J. Beuys Song, 2001).Nel 2003 si è trasferita a Parigi, ha ballato per la compagnia di Juha Marsalo in Prologue d’une Scène d’amour, Scène d’amour, Perle et Parfum. Balla regolarmente nelle creazioni di Carolyn Carlson: Inanna (2005), Water Born (2006), Water (2008), Present Memory (2010), We were horses (2011), Synchronicity (2012), Now (2014, Théâtre National de Chaillot), Crossroads to Synchronicity (2017). Nel 2010 Carolyn Carlson ha creato l’assolo MANDALA, in cui si esprime tutto il suo virtuosismo.

Paki Zennaro musicista-compositore veneziano, ha all’attivo una consistente produzione musicale in gran parte dedicata alla danza contemporanea. Nel 1981 al Teatro La Fenice di Venezia incontra il compositore francese René Aubry e la coreografa americana Carolyn Carlson, con i quali inizia una serie di interessanti e prolifiche creazioni artistiche. A Parigi negli anni seguenti Paki Zennaro consolida la sua avventura artistica; compone per i nomi cult della danza contemporanea: Carolyn Carlson, Larrio Ekson e Malou Airaudo. A partire dal 1993 collabora con René Aubry; insieme partecipano a concerti e a trasmissioni radiofoniche-televisive. Dal 1999 al 2002 Paki Zennaro crea innumerevoli colonne sonore per La Biennale di Venezia, settore danza. Nello stesso periodo collabora con coreografi di fama internazionale: Joan Woodbury, Jorma Uotinen, Bill T Jones, Jose’ Navas, Jean Sebron, Agnes Dravet, Richard Haisma, Patrick King e Susan Sentler presso l’Accademia Isola Danza di San Giorgio, Venezia.

Francesca Pedroni si occupa di danza attraverso diversi media da oltre trent’anni. Giornalista e critico di danza, scrive regolarmente di danza sulle pagine di teatro del quotidiano Il manifesto e per la rivista specializzata Danza&Danza. Autore e regista, per il canale satellitare Classica HD (Sky, canale 136) ha ideato e seguito in veste di autore i documentari della serie “Danza in Scena”, firmandone dal 2011 la regia, una settantina di produzioni dedicate a artisti della scena internazionale come Carolyn Carlson, Alwin Nikolais (con cui ha studiato a New York), Pina Bausch, Alain Platel, William Forsythe, Virgilio Sieni, Pina Bausch, Alessandra Ferri. Per il cinema ha scritto e diretto il film documentario Roberto Bolle. L’arte della Danza, prodotto da Classica e Artedanza srl (Torino Film Festival). In progress il documentario girato a Palermo sull’incontro tra Virgilio Sieni e Mimmo Cuticchio.

È docente di Storia della danza e del balletto all’Accademia Teatro alla Scala dal 2000 (Corsi per ballerino Professionista, Liceo Coreutico, Diploma Accademico di I Livello in Danza Classica) e Professore a contratto al MEC, Master Universitario di I livello in Eventi e Comunicazione per la Cultura dell’Università Cattolica di Milano. Componente dal 2022 della Commissione Consultiva per la Danza del Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo.

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