Calypsos


11 Ago 2013 - Dischi

recensione di Alberto Pellegrino

Decisamente fuori dalle righe appare l'ultima raccolta di Francesco De Gregori intitolata Calypsos, in cui il cantautore romano si allontana dal suo mondo tradizionale, accantona la rabbia dell'impegno e ogni riferimento politico, per imboccare decisamente la strada dell'amore, degli affetti, della malinconia, del significato dell'esistenza e della morte, rivelandosi un poeta dei sentimenti che ricerca laicamente il senso più profondo della vita: Io sono un laico, anzi dolorosamente laico. Perchè mi piacerebbe credere dice De Gregori L'uomo che veramente crede ha un grande privilegio. Ha una chiave di lettura della vita, della morte, dei sentimenti. Invece il laico vive in una condizione più dolorosa dopodichè la fede esasperata, la fede più formale che sostanziale, è una cosa che non mi piace. E ce n'è tanta in giro. Così come c'è tanta gente che ha fede e di cui ho rispetto. Però mi piacciono le persone che oltre a credere in Dio credono anche negli uomini . Il filo conduttore che unisce le canzoni è Calipso, la ninfa che (secondo De Gregori) vive una strana storia d'amore, infatti Ulisse di notte la ama, mentre di giorno piange sulla spiaggia la sua donna e la sua casa, fino la ninfa, per ordine di Minerva, lo lascia partire opporre ostacoli. L'autore usa il plurale per ricordare le forme d'amore sono tante e imprevedibili. Decisamente dedicate al tema dei sentimenti sono Cardiologia, La linea della vita e L'amore comunque, mentre L'angelo affronta poeticamente il tema della morte, un mistero che porta verso uno scioglimento dolce dei legami con la vita, perchè l'angelo viene a sciogliere/E non a legare/ a sciogliere/E non a spezzare . Un atto d'amore verso la sua città è Per le strade di Roma, il luogo dei ricordi, degli affetti familiari e della riscoperta, perchè Roma è una città che si lascia scoprire sempre, anche dopo tanti anni . La casa è una canzone sulla fragilità , sulla caducità delle cose terrene, segnata da una vena di malinconia, ma anche dalla convinzione che la vita non può essere fondata sul legno, il ferro, il cemento, ma sui sentimenti e sulle passioni degli essere umani che costituiscono la vera essenza della vita fino quando l'uomo esiste sulla terra. Di carattere più generalmente esistenziale sono sia Mayday dedicata a chi cerca in modo per cambiare vita, sia In onda che lancia un appello per spezzare il silenzio e la solitudine, cercando di stabile una sintonia con qualcuno ( Non ho vergogna/Sto aspettando sto chiamando/Che qualcuno mi risponda ).


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