Battiato apre il Violino e la Selce
Francesco Massi
2 Lug 2001 - Commenti live!
La musica e la canzone sembrano signore d'altri tempi che distribuiscono fascino alla sola presenza. Lui, seduto su una panca ricoperta da un tappeto persiano, con leggio davanti, elegante presenza che accompagna le sue creature attraverso sorprendenti itinerari concertistici. Già perchè supera ogni aspettativa il nuovo concerto di Franco Battiato, che porta il nome del suo ultimo lavoro Ferro Battuto e che ha aperto in piazza XX Settembre a Fano la sesta edizione del Violino e la Selce , ovvero la rassegna di musica contemporanea di cui il cantautore catanese è direttore artistico. Un evento molto atteso, questo concerto, sia per la rarità con cui l'artista si concede al pubblico, che per i contenuti che, tutti se l'aspettavano, non si sarebbero fermati all'ultimo CD ma avrebbero riepilogato l'intera carriera, andando a pescare, come al solito anche in qualche successo altrui straordinariamente rielaborato e reso ancor più bello. Come l'apertura affidata alla sua versione de Il cielo in una stanza di Paoli. Nulla è concesso alle distrazioni scenografiche. Sul palcoscenico, la sua band che raccoglie i migliori musicisti italiani che hanno accompagnato le più celebri star pop e rock come Lele Melotti alla batteria e Chicco Gussoni alla chitarra. Poi, dietro, la presenza discreta e raffinata dell'Orchestra di Padova e del Veneto. Più di trenta persone sul palcoscenico per costruire insieme un evento artistico innovativo e particolare che è molto riduttivo chiamare solo concerto. E' un viaggio affascinante e pieno di trasporto nel mondo e nei sogni di quest'uomo di grande cultura e sensibilità , un po' intellettuale della Magna Grecia ed un po' saggio orientale, riflessivo e compassato, ma anche capace di scatenarsi ballando sul palcoscenico dietro ai pezzi più roccheggianti da lui stesso cesellati. E già . Perchè le sue non sono semplici composizioni. Lui, nel costruire una canzone o rielaborarne una già esistente, lavora con gli strumenti dell'orafo: cesella, lima, incastona, raffila, con gran delicatezza e nascono soluzioni sorprendenti, inconsuete, assolutamente impensabili. La sua arte creativa viaggia sul codice del genio, che riesce a tirar fuori trovate musicali incredibili, inserimenti a sorpresa che rompono improvvisamente l'atteso, il consueto, il già sentito. Quegli elementi che facevano impazzire Salieri alla ricerca dei segreti della musica di Mozart. Ma lui è un intellettual-alchimista che non fa contaminazioni musicali come oggi si usa ed abusa, ma solo dosaggi armoniosi, che rompono certi equilibri ma ne concepiscono altri ancor più magici. Una musica colta, con continui riferimenti ed inserimenti classici che s'inseriscono bene e s'alternano alle sonorià pop e rock che a loro volta riattingono da rimandi arabeggianti o latino americani e via mescolando e trovando soluzioni. Ma tutto ciò non è per pochi, arriva incredibilmente al pubblico, alla massa popolare, che per più di mezzo concerto (durato in tutto due ore e mezza) si scatena a ballare e cantare in piedi. Oltre agli ultimi successi di Ferro Battuto ha riproposto motivi storici come Le stagioni dell'amore , L'era del cinghiale bianco , ed oltre viaggiando nella sua fantasia con I treni di Thoseurs fino a Cuccurucucu Paloma ed il crepuscolare L'Animale ; concedendo alla fine ben due rientri sul palcoscenico. E poi le rivisitazioni come Insieme a te non ci sto più di Pallavicini-Conte portato al successo da Caterina Caselli ed Hei Joe , omaggio a Jimmy Hendrix. Un artista capace di attingere ovunque anche nella elaborazione dei testi, di straordinaria ricerca linguistica e di riferimenti colti letterari, poetici e filosofici, specialmente orientali, che negli ultimi anni nascono dal suo sodalizio con il filosofo Manlio Sgalambro. E proprio quest'ultimo, alle verde età di settantotto anni, in un intermezzo del concerto, ha cantato La vie en rose , Besame mucho e Me gustas tu di Manu Chao. Beh, incredibile dell'incredibile! Diavolo di un Battiato cos'è capace d'inventarsi!
Tutto il concerto è un evento prezioso non solo per i simpatizzanti del cantautore, ma in genere per tutti gli amanti della musica e soprattutto per i musicisti, i cantautori ed aspiranti tali. C'è anche molto da imparare!
(Francesco Massi)