Ancona: grande attesa per “le Muse”
26 Set 2002 - News classica
Realizzato su disegno dell'architetto Piero Ghinelli e inaugurato nel 1827, il teatro anconetano (notizie alla rubrica Musica e…teatro) ha conservato la facciata monumentale in stile neoclassico, mentre all'interno è stato completamente rinnovato, nella sala e negli spazi di servizio, su progetto degli architetti Danilo Guerri e Paola Salmoni. Accoglierà 1057 spettatori, distribuiti tra la platea e le tre gallerie. La neonata Fondazione Teatro delle Muse, presieduta dal Sindaco di Ancona Fabio Sturani, promuove e organizza le attività musicali collegate al teatro.
A RICCARDO MUTI è affidata la riapertura del Teatro delle Muse di Ancona, il 13 ottobre alle ore 20, per il concerto inaugurale che vedrà il Maestro, a capo dell'Orchestra Filarmonica della Scala, interprete di un programma di grande fascino. In omaggio al massimo musicista marchigiano, Gioachino Rossini, verrà eseguita l'Ouverture dal Guglielmo Tell, cui faranno seguito il Divertimento dal balletto Le baiser de la fèe di Igor Stravinskij e la Sinfonia n.5 di Petr Il'ič Čajkovskij. Questo attesissimo appuntamento vedrà per la prima volta nelle Marche il M Muti alla guida della sua orchestra.
Dopo questa prestigiosa inaugurazione, la Stagione lirica del teatro anconetano diretta artisticamente da Claudio Orazi prenderà il via con un'imponente messinscena dell'IDOMENEO di Wolfgang Amadeus Mozart, firmata da Pier Luigi Pizzi per regia, scene e costumi. Sarà uno spettacolo incentrato sul mare, protagonista della stupenda opera mozartiana come lo è della città di Ancona, in cui arriva quasi a lambire il teatro stesso. Per questa simbiosi di suggestioni, Idomeneo si presta più di altre opere a riportare la lirica alle Muse, in memoria anche del fatto che nel 1770, durante il suo primo viaggio in Italia il quattordicenne Mozart passò proprio dalle Marche, fermandosi tra l'altro ad Ancona e Loreto. E' da segnalare, inoltre, che Idomeneo viene rappresentato per la prima volta in un teatro marchigiano.
La nuova produzione di IDOMENEO in scena il 6, 8 novembre (ore 21) e 10 novembre (ore 16) si preannuncia di assoluto rilievo e vedrà per la prima volta a confronto con quest'opera non solo Pizzi ma anche alcuni cantanti di prestigio. E' questo il caso di un soprano di altissimo rilievo belcantistico come Mariella Devia, già interprete di Ilia ma qui al suo debutto nel drammatico ruolo di Elettra, e di Eva Mei, squisita voce di soprano lirico-leggero per la prima volta nelle vesti di Ilia. Il tenore americano Charles Workman, di grande esperienza virtuosistica, sarà Idomeneo, mentre Francesca Provvisionato sarà Idamante, in rispetto alla versione di Monaco del melodramma mozartiano, che vuole affidato il ruolo en travesti a un mezzosoprano. Jorge Schneider (Arbace), Cristiano Olivieri (Gran Sacerdote) e Riccardo Zanellato (la voce dell'Oracolo) completeranno il cast, sotto la direzione di Gerard Korsten, maestro di ampia esperienza internazionale, a capo dell'Orchestra Filarmonica Marchigiana e del Coro Lirico V.Bellini , preparato da Carlo Morganti.
Seconda opera in cartellone sarà LUCIA DI LAMMERMOOR di Gaetano Donizetti, in scena il 26, 28, 30 novembre (ore 21). Capolavoro del repertorio romantico ottocentesco, Lucia viene ricordata soprattutto per la celebre scena della pazzia, massima espressione del virtuosismo vocale del soprano. E la pazzia, oggetto dei primi studi scientifici in materia proprio nei primi decenni dell'Ottocento, farà da tema anche al nuovo spettacolo anconetano, firmato da un regista di fama internazionale come il fiammingo Gilbert Deflo e, per le scene e i costumi, da William Orlandi. Protagonista sarà Patrizia Ciofi, una delle più duttili cantanti-attrici della nuova generazione, che proprio come Lucia (specialmente nella versione francese dell'opera) ha riscosso successi vivissimi in Italia e all'estero. Al suo fianco l'Edgardo di Aquiles Machado, tenore venezuelano di importanti qualità liriche, già applaudito interprete donizettiano nel recente Elisir d'amore di Macerata, e l'Enrico di Alberto Mastromarino, baritono dalla possente vocalità . Tra gli altri interpreti si ricordano Riccardo Zanellato (Raimondo), Cristiano Olivieri (Arturo), Sandra Giuliodori (Alisa), Gianluca Floris (Normanno). A capo dell'Orchestra Filarmonica Marchigiana figurerà un apprezzato direttore-donna, la canadese Keri-Lynn Wilson, già assistente di Claudio Abbado e ospite di importanti teatri internazionali e italiani.
Terzo e ultimo titolo in programma, MADAMA BUTTERFLY di Giacomo Puccini (10, 12, 14 dicembre, ore 21), con protagonista Daniela Dessì, uno dei massimi soprani lirici in circolazione, che nel ruolo pucciniano si è guadagnata la considerazione di interprete di riferimento dei nostri giorni. E stimolante sarà il suo incontro con la più famosa Cio-Cio-San degli anni Sessanta/Settanta, la grande Renata Scotto, che torna nelle Marche (dove interpretò la sua prima Butterfly nel 1953) per firmare la regia dello spettacolo, con le scene e i costumi del compianto Beni Montresor. L'opera, diretta da un giovane maestro particolarmente apprezzato come Renato Palumbo, vedrà nei ruoli principali il tenore Fabio Armiliato (Pinkerton), il baritono Enrico Marrucci (Sharpless), il mezzosoprano Chiara Chialli (Suzuki), il tenore Mauro Buffoli (Goro).
Ancora in via di definizione, si annuncia a termine della stagione lirica un importante evento, che sotto il titolo Canto di pace vede la commissione d'opera di una creazione musicale su testo di preghiera di Sua Santità Giovanni Paolo II.
(Ufficio Stampa)