Al via la 55^ Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi di Jesi
a cura della Redazione
19 Ott 2022 - News classica
Venerdì 21 ottobre 2022 si apre la 55^ Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi di Jesi, con una nuova produzione de “Il Trovatore” di Verdi. Nel cartellone 4 titoli e 12 recite: dopo “Il Trovatore”, “I Capuleti e i Montecchi” di Bellini, la prima assoluta de “Delitto all’isola delle capre” di Marco Taralli dal dramma di Ugo Betti, e “Tosca” di Puccini.
(Foto di Stefano Binci)
Il Teatro Pergolesi di Jesi, sede dal 1798 di attività lirica ininterrotta, e dal 1968 tra i 29 Teatri di Tradizione italiani, propone dal 21 ottobre al 18 dicembre la 55^ STAGIONE LIRICA DI TRADIZIONE, curata dalla Fondazione Pergolesi Spontini con la direzione artistica di Cristian Carrara.
Il cartellone è caratterizzato dal ritorno di titoli del grande repertorio – assenti nei due anni di pandemia per le esigenze di distanziamento in palcoscenico – e da un importante debutto: “Il Trovatore” di Verdi, “I Capuleti e i Montecchi” di Bellini (opera rappresentata a Jesi solo nel 1834), la nuova commissione dell’opera contemporanea “Delitto all’isola delle capre” dal dramma di Ugo Betti con musica di Marco Taralli in prima esecuzione assoluta, e infine la “Tosca” di Puccini. Quattro titoli per 12 repliche al pubblico, che vedono il “Pergolesi” impegnato in un grande sforzo produttivo insieme ad una rete di teatri nazionali ed europei.
Il cartellone inaugura venerdì 21 ottobre ore 20,30 e domenica 23 ottobre ore 16 (anteprima giovani mercoledì 19 ottobre ore 16 riservata ai partecipanti del progetto “Musicadentro” 2022) con “Il trovatore” di Giuseppe Verdi, dramma in quattro parti di Salvatore Cammarano. Francesco Rosa dirige la FORM Orchestra Filarmonica Marchigiana, la regia è di Deda Cristina Colonna, scene e costumi di Domenico Franchi. Il Coro è il Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini” (maestro del coro, Riccardo Serenelli). Nella compagnia di canto, Leonora è il soprano Marily Santoro, Manrico il Trovatore è il tenore Gaston Rivero, il Conte di Luna è il baritono Jorge Nelson Martínez González, Azucena è il mezzosoprano Carmen Topciu, Ferrando il basso Carlo Malinverno, Ruiz è il tenore Francesco Marsiglia, Ines il soprano Brigida Garda; Gianni Paci interpreta un vecchio zingaro ed Alessandro Pucci un messo.
Nuova la produzione, che vede impegnata la Fondazione Pergolesi Spontini insieme a Teatro Sociale di Rovigo, Teatro Comunale “Mario Del Monaco” di Treviso, Fondazione Teatro Coccia di Novara.
Andato in scena il 19 gennaio 1853 al Teatro Apollo di Roma, “Il trovatore” è uno dei capolavori verdiani, esempio di teatro costituito da personaggi consumati da forti passioni. Un melodramma dal fascino immediato, dai tratti semplici e caratteristici che conquistano il pubblico da più di un secolo e mezzo.
Per questo nuovo allestimento, la regista Deda Colonna tinge la vicenda dei colori della notte. “È l’ultima notte del Medio Evo – spiega nelle sue note di regia – e rappresenta il buio delle superstizioni, l’oscurità in cui si bruciano le streghe, dove l’amore è espresso come diritto di possesso e la menzogna è sconfitta quando ormai è troppo tardi. L’ambiente di ispirazione quattrocentesca proposto per questa regia è il contesto di questa laboriosa e dolorosa, tutta romantica ricerca della verità, intesa come armonizzazione degli opposti. Personaggio centrale della vicenda è Leonora, vittima della notte del cuore, dominata dal conflitto tra l’amore barbaro ed appassionato del Conte ed il sentimento immaturo e deludente di Manrico. Nel finale dell’opera, la verità rivelata da Azucena celebra l’alba in cui la luce della verità inaugura il riscatto dell’uomo dalla notte dell’ignoranza e della menzogna”.
In occasione della 55^ Stagione Lirica, la Fondazione Pergolesi Spontini organizza una serie di iniziative di sensibilizzazione, approfondimento e avvicinamento al melodramma, tra esse “Musicadentro”, un percorso educativo che coinvolge, quest’anno, 1200 studenti e docenti delle scuole superiori della provincia di Ancona, da Jesi, Fabriano, Falconara, Ancona, Senigallia e Sassoferrato.
Per tutta la durata della Stagione Lirica, inoltre, a partire da venerdì 21 ottobre ore 17, nell’atrio del Loggione del Teatro Pergolesi vengono esposti i disegni dei bambini e delle bambine che hanno partecipato lo scorso 26 agosto al laboratorio “C’era una volta… un castello, un balcone, un pozzo, un pittore”, e da cui ha preso ispirazione la campagna di coinvolgimento e di comunicazione della Stagione Lirica 2022. L’allestimento, molto particolare, realizzato da tre studenti di scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Macerata (Luca Luchetti, Teresa Marinucci e Francesca Zu), resta visitabile gratuitamente fino al 18 dicembre dal lunedì al sabato, tutti i pomeriggi dalle 17 alle 19.30.
Tra le iniziative, c’è poi “Musica nell’Aria. Sinfonie ed ouverture open air”, in collaborazione con il Comune di Jesi, dalle ore 19 alle ore 19,30 nella settimana del debutto delle opere in cartellone, per diffondere nelle vie del centro storico i brani più celebri, attraverso il sistema di filodiffusione comunale già esistente.
Completano la proposta i percorsi di Guida all’opera a cura di Cristian Carrara, sia in streaming sia con incontri dal vivo presso le Sale Pergolesiane del Teatro, e gli incontri di formazione “Essere Spettatore” a cura di Pierfrancesco Giannangeli, giornalista e consulente della Fondazione Pergolesi Spontini per la formazione del pubblico.
Dopo “Il trovatore”, il cartellone lirico prosegue venerdì 4 novembre ore 20.30 e domenica 6 novembre ore 16 (con anteprima giovani giovedì 3 novembre ore 16), con l’opera “I Capuleti e i Montecchi” di Vincenzo Bellini, tragedia lirica in due atti su libretto di Felice Romani. In scena, un grande capolavoro ed insieme una novità per il Teatro Pergolesi che nella sua storia lo ha rappresentato solo una volta, nell’agosto del 1834.
La Fondazione Pergolesi Spontini lo allestisce in una nuova produzione insieme al Teatro Sociale di Rovigo, Teatro Comunale “Mario Del Monaco” di Treviso e Teatro Comunale “G. Verdi” di Padova.
La direzione è affidata a Tiziano Severini, la regia è di Stefano Trespidi, scene e costumi di Filippo Tonon, light designer è Bruno Ciulli. Suona la FORM Orchestra Filarmonica Marchigiana, il coro è Iris Ensemble, maestro del coro è Marina Malavasi.
Nella compagnia di canto sono i due vincitori del XLX Concorso Internazionale per cantanti “Toti Dal Monte”, il soprano Francesca Pia Vitale nel ruolo di Giulietta, e il tenore Davide Tuscano in quello di Tebaldo. Ad interpretare Romeo è il mezzosoprano Paola Gardina, il basso-baritono William Corrò canta Lorenzo, il basso Abramo Rosalen è Capellio.
“I Capuleti e i Montecchi” è uno dei vertici dell’arte di Vincenzo Bellini. Venne rappresentata in prima assoluta al Teatro La Fenice di Venezia, l’11 marzo 1830, riscuotendo un autentico trionfo; venne scritta a partire dalla storia di Romeo e Giulietta, ma tratta non dalla tragedia scespiriana bensì dalla tradizione letteraria italiana.
A Jesi l’opera venne rappresentata un’unica volta, nel 1834, pochi anni dopo il debutto alla Fenice. Una storia, quella dell’opera e della sua rapida fortuna, che si lega al marchigiano Alessandro Lanari, originario di San Marcello (AN), figura di primissimo piano della scena italiana della prima metà dell’800, e impresario di numerosi teatri grandi e piccoli della penisola. Fu appunto l’Impresa Lanari a incaricare Bellini di scrivere l’opera, in circostanze particolari. Negli ultimi giorni del 1829, infatti, Bellini si trovava a Venezia per curare l’allestimento di un’opera in scena alla Fenice. Trovandosi, però, il Teatro veneziano in emergenza per via di un’imprevista inadempienza da parte di un altro compositore, la presidenza del teatro, l’impresario Lanari e l’intera città si diedero a pregare Bellini perché scrivesse lui un’opera al posto del collega. Fu così che in un mese e mezzo compose I Capuleti e i Montecchi sul libretto di Felice Romani, che si prestava già perfettamente alla compagnia di canto scritturata dalla Fenice per quella stagione.
Terzo titolo in cartellone è l’opera contemporanea “Delitto all’isola delle capre” con musica di Marco Taralli dal dramma in tre atti del poeta e drammaturgo Ugo Betti e su libretto di Emilio Jona: una nuova produzione e una nuova commissione, che nasce e debutta al Teatro Pergolesi di Jesi, in una coproduzione Fondazione Pergolesi Spontini con il Teatro dell’Opera Giocosa di Savona.
L’opera andrà in scena in prima esecuzione assoluta, venerdì 25 novembre ore 20.30 e domenica 27 novembre ore 16, con anteprima giovani mercoledì 23 novembre ore 16 a Jesi, e il 30 novembre all’Auditorium Benedetto XIII di Camerino (MC), città natale di Betti di cui ricorre in questo anno il 130° anniversario della nascita. Successivamente andrà a Savona.
La direzione è affidata a Marco Attura sul podio del Time Machine Ensemble, la regia è di Matteo Mazzoni. Il mezzosoprano Sofia Janelidze canta Agata, il soprano Yuliya Tkachenko è la figlia Silvia, il soprano Federica Vinci è la cognata Pia, Andrea Silvestrelli interpreta Angelo.
Scene e costumi sono affidate a Josephin Capozzi, vincitrice della II edizione del Concorso dedicato a Josef Svoboda “Progettazione di Allestimento scene e costumi di Teatro Musicale” riservato a iscritti e/o neodiplomati al Biennio di Specializzazione in Scenografia delle Accademie di Belle Arti di Macerata, Bologna e Venezia. Il concorso è una nuova modalità per valorizzare giovani creativi che possono vedere realizzato il proprio progetto scenico e hanno la possibilità di valorizzare il proprio curriculum collaborando con registi professionisti.
“Delitto all’isola delle capre” è stato scritto bel 1948 dal poeta e drammaturgo Ugo Betti (Camerino, 4 febbraio 1892 – Roma, 9 giugno 1953), ed è stato rappresentato per la prima volta a Roma nel 1950. In una casa in rovina, circondata da una brughiera bruciata dal vento e resa arida dalle capre che divorano tutto, vivono tre donne sole: Agata, la figlia Silvia e la cognata Pia. A rompere il silenzio è uno straniero ambiguo dal nome emblematico (Angelo), la cui presenza scuote le tre donne che la snervante solitudine e l’affocata atmosfera avevano inchiodato in una attesa senza speranza. Fino a quando la tragedia esplode nel modo più impensato. Mentre Angelo scende in un pozzo, la scala gli scivola; le donne potrebbero salvarlo gettandogli una corda, ma dapprima esitano, poi assistono agli sforzi disperati di lui, infine alla sua agonia. Pervaso da un erotismo sfrenato, nel dramma le creature umane si aggirano in un recinto senza vie d’uscite, straziate sotto il peso di una vita atroce, desolata, percorsa da febbrili sforzi per una riscossa dell’istinto.
Venerdì 16 dicembre ore 20.30 e domenica 18 dicembre ore 16 (anteprima giovani giovedì 15 dicembre ore 16), chiude il cartellone “Tosca”, una delle opere liriche più celebri e amate che Giacomo Puccini compose musicando il drammatico romanzo di Victor Sardou sulla base del libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa.
Amore, ricatti, odio e l’arroganza del potere, sono i temi portanti di questo melodramma in tre atti che rivive in una nuova produzione della Fondazione Pergolesi Spontini, con allestimento dell’Opéra-Théâtre de Metz Metropole. Direttore è Nir Kabaretti, la regia di Paul Emile Fourny che ne firma anche le scene insieme a Patrik Méeus, costumi di Giovanna Fiorentini, luci Patrik Méeus. Suona la FORM Orchestra Filarmonica Marchigiana, il Coro è il Lirico Marchigiano “V. Bellini”, cantano i Pueri cantores “D. Zamberletti” di Macerata diretti da Gian Luca Paolucci.
Protagonista nel ruolo titolo è il soprano Francesca Tiburzi, affiancata daltenore Raffaele Abete (Mario Cavaradossi) e dal baritono David Cecconi (Scarpia); nel cast anche il basso Alessandro Della Morte (Cesare Angelotti/un carceriere), il basso Giacomo Medici (Sagrestano/Sciarrone) e il tenore Orlando Polidoro (Spoletta).
La Stagione Lirica del Teatro Pergolesi è organizzata dalla Fondazione Pergolesi Spontini con il sostegno di Ministero della Cultura e Regione Marche, Soci Fondatori Comune di Jesi e Comune di Maiolati Spontini, Partecipante Aderente Comune di Monsano, Partecipante Sostenitore Camera di Commercio delle Marche, con il patrocinio di Consiglio Regionale delle Marche. Educational partner Trevalli Cooperlat, sponsor P.S. Medical Center e sponsor tecnico Miriam Montemarani. Si ringraziano Emme Tre s.r.l e tutti i MECENATI 2022 per il contributo erogato tramite Art Bonus.
Leggi o scarica il file pdf col PROGRAMMA completo:
INFO
- Biglietti
IL TROVATORE/I CAPULETI E I MONTECCHI/TOSCA da € 15 (loggione) a € 70 (Platea e palchi centrali).
DELITTO ALL’ISOLA DELLE CAPRE posto unico € 25, loggione € 10 www.fondazionepergolesispontini.com