Aedo malinconico ed ardente…


11 Ago 2013 - Dischi

Recensione di Alberto Pellegrino

Gastone Pietrucci, ormai mitico fondatore e direttore del Gruppo La Macina, dopo aver pubblicato decine di dischi in cui ha raccolto e documentato grandissima parte del patrimonio della musica popolare marchigiana, ha avvertito il bisogno di pubblicare un'autobiografia artistica fatta di canti della cultura orale marchigiana, da lui particolarmente amati e interpretati con raffinata sensibilità , tipica di un artista del nostro tempo. Nel 2002 è nato così il primo volume di Aedo malinconico ed ardente, fuoco ed acque di canto, a cui hanno partecipato Rossana Casale, Giovanna Marini, Marino e Sandro Severini della Gang e Riccardo Tesi, tutti uniti nel rendere omaggio all'amico Gastone. Si tratta di una raccolta caratterizzata da originali arrangiamenti musicali e dal personale stile di canto di Pietrucci. Accanto a canti del più classico repertorio della Macina ( Bella sei nada femmina, Monaca a forza, Ramo de fiori rrose d'amore, La guerriera, Cecilia), troviamo brani meno frequentati come Benediciamo Cristoforo Colombo (canto d'emigrazione), La ballata del brigante Pietro Masi detto Bellente (storia legata all'insorgenza antifrancese), Sotto la croce Mmaria, Stanotte mi sognai na bbella fata. Una sezione particolarmente importante è dedicata ai Canti del repertorio minore della filanda jesina, un'autentica scoperta di Pietrucci che ha avuto il merito di consegnare alla memoria storica della nostra regione questi straordinari canti delle nostre lavoratrici del primo Novecento.
Nel marzo 2006 Pietrucci ha pubblicato il secondo volume dell'Aedo malinconico ed ardente con la partecipazione di Moni Ovadia, Giovanni Marini, del duo della Gang e la poetessa Allì Caracciolo, con le immagini dei fotografi Emanuela Sforza e Danilo Antolini, con il contributo quanto mai importante di Enzo Cucchi, che ha disegnato la copertina. Accanto a brani della tradizione più antica (Fra giorno ne notte so' ventiquattrore, Il marito giustiziere, lo splendido Convegno notturno, la prima canzone a dare notorietà alla Macina), troviamo anche in questo cd alcuni canti lirici-monostrofici e antiche ballate come La bella Leandra e La sposa morta, un canto di lavoro della potatura (Bello la mare e bbella la marina) e un canto popolare toscano (Pan pentito). Una novità assoluta è costituita dalla edizione italiana di un canto della tradizione yiddish composto da Sutskever-Brodna Sotto la tua stella bianca, interpretato con Moni Ovadia, il quale ha espresso tutto il suo affetto per Gastone, dichiarando di aver accettato persino la sua versione italiana di una canzone yiddish, un intollerabile blasfemia alle mie orecchie . Ed è ancora Ovadia a dare questo giudizio critico sull'arte di Pietrucci: Per me, che sono un modesto ma assiduo e tenace viaggiatore nei territori del canto, la grana dei suoni che escono dalla gola di Gastone, i graffi della sua emissione che scavano solchi nelle parole come granelli di una sabbia antica sollevata da un vento caldo, sono come i suoni delle sirene che tentarono Ulisse, mi ammaliano, mi attirano fino a farmi confondere la mia voce con la sua .


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