A tarvisio (UD) il “No Borders Music Festival”
20 Giu 2005 - News live
Torna per la decima volta l'appuntamento con il No Borders Music Festival, contenitore di musica senza confini che spazia dal rock al jazz. Ricchissimo il programma dell'edizione 2005: si partirà il 14 luglio con la giovanissima Joss Stone e il suo disco d'esordio The Soul Sessions , per continuare il 15 con Brand New Heavies e Cousteau, il 16 con i coinvolgenti Incognito e il 17 con James Blunt, uno dei cantautori inglesi più apprezzati del momento, il 22 luglio con Youssou N'Dour, il musicista africano più conosciuto dal pubblico del rock, il 23 grande serata con la cantantessa siciliana Carmen Consoli e gli Oi Va Voi, il 24 con un dj set del re dell'elettronica più raffinata Nicola Conte e i Thievery Corporation. Le date italiane saranno precedute da tre concerti in Carinzia dall'1 al 3 luglio , nello splendido centro medievale di Friesach.
Il 18 luglio, a Tarvisio, si esibirà anche la Banda Musicale della Polizia di Stato, diretta dal maestro Maurizio Billi.
PROGRAMMA
No Borders Music Festival 2005 (14 – 24 LUGLIO)
Piazza Unita' TARVISIO (UD)
14 LUGLIO – JOSS STONE
15 LUGLIO – BRAND NEW HEAVIES + COUSTEAU
16 LUGLIO – INCOGNITO
17 LUGLIO – JAMES BLUNT
18 LUGLIO – BANDA MUSICALE POLIZIA DI STATO
22 LUGLIO – YOUSSOU N'DOUR
23 LUGLIO – CARMEN CONSOLI + OI VA VOI
24 LUGLIO – NICOLA CONTE DJ SET + THIEVERY CORPORATION + Alberto Chicayban Trio (quest'ultimo concerto alle h. 19.00 c/o Bar Centrale Tschurwald di Tarvisio)
Sempre alle 21.15 – quando ci sono i due gruppi (il 15 e il 24) alle ore 21.00
Info:
SEZIONE ITALIANA
www.nobordersmusicfestival.com
No Borders Music Festival 2005 (01 – 03 LUGLIO)
Citta' di Friesach Corinzia AUSTRIA
1 LUGLIO
THE ORGANIC MODE
Special Guest – John Swana
2 LUGLIO
DIANNE REEVES
TERRY CALLIER
BILLY COBHAM
3 LUGLIO
JAZZBRUNCH
(line up tba)
Info:
SEZIONE AUSTRIACA
www.friejazz.com
OFFERTA NO BORDERS 2005
SOGGIORNO = BIGLIETTO GRATIS
Soggiornando per almeno due notti con trattamento di pernottamento e prima colazione in hotel tre stelle *** del Tarvisiano avrete in omaggio1 biglietto per uno dei concerti del No Borders Music Festival che si svolgono a Tarvisio.
I concerti del No Borders Music Festival 2005 si tengono in Piazza Unità , eccezion fatta per Alberto Chicayban Trio (Bar Centrale/Tschurwald – h.19.00 del 24.07). L'offerta è valida fino ad esaurimento dei biglietti disponibili ed esclusivamente per prenotazioni alberghiere effettuate tramite il Consorzio di Promozione Turistica del Tarvisiano, Sella Nevea e Passo Pramollo.
Per prenotazioni e informazioni:
Consorzio Servizi Turistici del Tarvisiano
Tel. 0428 2392 – Fax 0428 2306
e-mail consorzio@tarvisiano.org
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BIOGRAFIE ARTISTI
NO BORDERS MUSIC FESTIVAL 2005
14 24 LUGLIO
JOSS STONE
Terza di quattro fratelli è nata a Dover, Inghilterra, l'11 aprile 1987. A otto anni si è trasferita ad Ashill, piccolo paese di campagna nella contea del Devon. La prima esperienza musicale che carpisce la sua giovane immaginazione è “I will always love you” di Whitney Houston, ma il suo primo album comprato è il “Greatest hits” di Aretha Franklin, da allora suo costante modello di riferimento. Ci mette poco a bruciare le tappe e così nel 2001 (a solo quattordici anni) partecipa a un provino per il talent show della BBC TV Star For a Night. Poco dopo Joss vola a New York per un'audizione in piena regola durante la quale canterà sulle basi strumentali di classici soul come “Sittin' on the dock of the bay” di Otis Redding, “Midnight train to Georgia” di Gladys Knight & the Pips e “A natural woman” di Aretha Franklin. I discografici che hanno creduto in lei, affascinati, l'hanno così spinta ad incidere l'album di debutto con alcuni veterani del cosiddetto “Miami sound”, ossia quella miscela di soul e rhythm & blues che andava di moda a metà anni '70. Per loro è l'occasione d'oro per uscire dal dimenticatoio, per lei è la chance per entrare nel giro che conta. Il disco di debutto è “The soul sessions” nel quale dimostra di essere dotata di grande padronanza vocale e capace di un notevole trasporto emotivo. Il disco è stato registrato a Miami, mentre il singolo “Fell in love with a boy” è stato inciso a Philadelphia dove Joss Stone è stata raggiunta da The Roots e Angie Stone, celebre cantante con cui Joss non vanta alcuna parentela. I musicisti del giro del “Miami Sound” che hanno preso parte alle session, assoldati da Wright e Greenberg, sono Latimore, il chitarrista Little Beaver e l'organista Timmy Thomas. Il risultato del loro grande lavoro insieme alla nuova stella del canto è un'ottima raccolta soul, contenente sia pezzi classici che brani meno conosciuti. Dati delle vendite alla mano, tutto sembra andare per il verso giusto. Ora non resta che la conferma e l'attesa per le mosse di quella che molti hanno già incoronato futura “regina del soul”.
BRAND NEW HEAVIES
Pionieri della scena Acid Jazz londinese i Brand New Heavies – in tempi musicali dominati dall'hip-hop trasformano il loro amore per il funk degli anni '70 in un sound sofisticato e attuale. Il batterista/tastierista Jan Kincaid, il chitarrista Simon Bartholomew ed il bassista/tastierista Andrew Levy formano nel 1985 un gruppo strumentale ispirato da James Brown e dalla produzione della Meters records. La band comincia presto a comporre musica. Acquista notorietà quando i pezzi che compone vengono suonati nel famoso club Cat in the Hat . Il gruppo presenta anche un trombettista, riuscendo a sopravvivere – nonostante l'imperversare dell'acid house – all'interno della scena dei club. Dopo una breve collaborazione con la Cooltempo, la quale aveva prodotto il singolo Got to Give , i Brand New Heavies (che nel frattempo avevano acquisito una vocalist, Jay Ella Ruth) firmano un contratto con l'etichetta Acid Jazz, appena fondata, prendendo accordi con l'americana Delicious Vinyl. Proprio quest'ultima etichetta, una volta che la Ruth lascia la band, prende come vocalist N'dea Davenport, insistendo affinchè i Brand New Heavies incidessero un disco contente i brani di maggior successo per il mercato americano. Dopo aver ottenuto un buon successo in patria con Dream Come True e Stay this way , il singolo Never stop conquista presto i primi posti nella classifica R&B americana. Nel 1994 esce Brother Sister l'ultimo album che vede come vocalist la Davenport, la quale intraprende la carriera da solista. Nel 1997 entra a far parte del gruppo la cantante Siedah Garret. Due anni dopo il gruppo esce sul mercato britannico con una raccolta di successi intitolato Trunk Funk . Il loro ultimo album, dal titolo Allaboutthefunk è uscito nel 2004 e vede l'ingresso di una nuova vocalist, Nicole Russo.
COUSTEAU
I Cousteau sono Liam McKahey (voce), Davey Ray Moor (tastiere, autore delle canzoni), Robin Brown (chitarra) Joe Peet (basso,violino) Craig Vear (batteria). Provenienti da diverse esperienze e luoghi, (McKahey è irlandese, Moor un australiano che ha vissuto a Beirut), i musicisti si trovano a Londra, dove alla fine degli anni '90 iniziano a comporre e suonare, ispirandosi alle canzoni di Tom Waits, Burt Bacharach e Nick Cave. Il primo disco esce originariamente nel 1999, ma viene ripubblicato nel 2000 dopo che la Palm Pictures (U2, Bob Marley) nota il gruppo e lo mette sotto contratto. In Italia la band ottiene un inaspettato successo: il singolo Last good day of the year , anche grazie all'inserimento in uno spot, diventa un tormentone e Cousteau supera le 100.000 copie vendute, diventando disco di platino. Il gruppo torna nel 2002 con il secondo disco Sirena , ma proprio dopo la pubblicazione di questo album, la mente del gruppo, Moor, decide di lasciare la band per intraprendere la carriera solista. Il loro ultimo lavoro è un omaggio alla provincia canadese Nova Scotia : album che segna un nuovo inizio in una terra lontana, ove poter lasciare dietro le spalle un passato pieno di dispiaceri.
INCOGNITO
Gli Incognito, che si sono già esibiti al No Borders nel 1999, sono stati tra i primi ad entrare nel mondo dell'acid jazz. Esattamente nel 1981, con il loro primo album: “Jazz funk”, quasi interamente strumentale. In seguito il gruppo, il cui leader è Jean Paul Maunick detto “Bluey”, inglese ma originario delle Mauritius, si avvale della splendida voce di Maysa Leak. Incognito crea inconsapevolmente un genere tra jazz e funk dandogli delle atmosfere acide uniche. Solo una decina d'anni dopo si sarebbe chiamato acid jazz appunto. Dopo l'esordio segue un lungo periodo di silenzio, fino al 1991, quando prepotentemente la band torna con “Inside life”. La consacrazione vera arriva con l'album seguente “Tribes vibes and scribes” del 1992, nel quale si trova una versione rivista e meravigliosamente interpretata di: “Don't you worry bout a thing”, di Steve Wonder. Un pezzo cantato anche da molti altri ma con risultati inferiori rispetto a Incognito. Nel 1993 il gruppo di Maunick raggiunge il meglio con “Positivity”, un album imperdibile! Nei lavori seguenti l'arte di Maunick si è poi avvicinata ad un genere più dance ma sempre infuso di ritmi tipicamente anni settanta, un vero paradiso di melodie e ispirazioni.
JAMES BLUNT
E' nato in un ospedale dell'esercito nella città di Salisbury (UK) il 23 febbraio 1977. Cresciuto in una famiglia la cui tradizione militare si perde nel più lontano passato, James Blunt aveva deciso che non avrebbe scelto quel tipo di vita, convinto che sarebbe stato meglio condurre un'esistenza più interessante di quella dei suoi genitori. A 14 anni James prende in mano la chitarra di un amico e incomincia a suonare ascoltando “Nevermind” dei Nirvana. Subito dopo scrive la sua prima canzone. Dopo aver studiato Ingegneria Aerospaziale e Sociologia alla Bristol University, James entra però nella Regia Accademia Militare di Sandhurst, dove diventa ufficiale dell'esercito inglese. E proprio come primo ufficiale – a seguito della guerra nella ex Yugoslavia – fa il suo ingresso a Pristina, in Kosovo, alla testa di una colonna di 30.000 soldati inviati con lo scopo di mantenere la pace.”No Bravery”, la canzone che chiude il suo album di debutto, “Back to Bedlam”, è stata scritta nel 1999 proprio in un campo militare in Kosovo, dove James si trova come ufficiale in avanscoperta. Di giorno, di pattuglia per le strade della città , James tiene la chitarra agganciata all'esterno del suo carro armato. Di notte se la porta nella sua camerata, dove scrive della sua vita di ventiduenne difensore della pace dopo una delle guerre civili più sanguinose del decennio. Nel 2002 James lascia le armi per diventare un musicista a tempo pieno ( Mio padre era piuttosto preoccupato perchè lasciavo un impiego sicuro per qualcosa di particolarmente incerto ). Con sè solo alcuni demo scadenti che fa ascoltare in giro. Risultato: un contratto di management e alcune edizioni in pochi mesi. Poi ho incontrato Linda Perry [cantautrice-produttrice di, tra gli altri, Pink e Christina Aguilera] il mio editore le diede alcune canzoni, io andai a suonare al South by Southwest (un festival cinematografico e musicale che si svolge ad Austin, in Texas, n.d.r.) e lei mi offrì un contratto con la sua etichetta, la Custard Records,” racconta James, ancora mezzo-stupito dall'intera faccenda. Nel Settembre 2003 James vola in California per registrare il suo album, quello che poi è diventato Back To Bedlam , sotto la guida del produttore Tom Rothrock.(Beck, Elliot Smtih).
BANDA MUSICALE DELLA POLIZIA DI STATO
La Banda Musicale della Polizia di Stato è un prestigioso complesso che da oltre 70 anni di storia rappresenta un importante veicolo di divulgazione della musica in Italia e all'estero. Composta da 103 esecutori guidati da un Vice Maestro e da un Maestro Direttore, tutti provenienti dai più famosi conservatori, partecipa con stile ed efficacia alle celebrazioni pubbliche più importanti, rappresentando con tutto rilievo la Polizia di Stato. Le sue esibizioni, sia nei più prestigiosi teatri che all'aperto, sono particolarmente apprezzate. Con un vasto repertorio che comprende, oltre alle tradizionali marce militari, anche brani originali e trascrizioni di musica classica e contemporanea, la Banda contribuisce ad avvicinare i cittadini, attraverso la musica, alla realtà multiforme della Polizia di Stato. L'alto profilo artistico delle sue interpretazioni e la qualità dei programmi proposti qualificano la Banda Musicale della Polizia di Stato tra le migliori orchestre di fiati a livello internazionale. La banda musicale della Polizia incide i suoi brani anche su dei cd musciali prodotti dalla casa discografica: Edizioni musicali Wicky.
La Banda Musicale della Polizia di Stato svolge una continua ed intensa attività concertistica in Italia e all'estero. Le collaborazioni con artisti di fama internazionale come Mariella Devia, Katia Ricciarelli, Leon Bates, Stefano Bollani, Amii Stewart sono una testimonianza dell'alto livello qualitativo raggiunto anche nelle esecuzioni più impegnative. Di grande rilievo, poi, sono anche i concerti effettuati con i Cori delle più importanti istituzioni musicali, quali Maggio Musicale Fiorentino, Teatro Regio di Torino, Teatro dell'Opera di Roma, Accademia di S. Cecilia, Teatro Massimo di Palermo.
Maurizio Billi (direttore)
E' nato a Roma nel 1964. Ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio di Musica di S.Cecilia di Roma diplomandosi in Composizione (sotto la guida di Teresa Procaccini), Musica Corale e Direzione di Coro, Strumentazione per Banda e Clarinetto. Allievo di Bruno Aprea e Nicola Samale, si è diplomato in Direzione d'Orchestra col massimo dei voti. Ha conseguito il Diploma di Perfezionamento per la Composizione all'Accademia Nazionale di S. Cecilia con Franco Donatoni. Laureato in Lettere all'Università di Roma “La Sapienza” con una tesi su “La produzione Sinfonico-Corale di Goffredo Petrassi” (relatore Franco Donatoni), collabora ad alcune riviste musicali. E' stato premiato in alcuni concorsi nazionali ed internazionali di Composizione: Concorso Nazionale di Composizione di Urbino 1991, Primo Premio; Premio Nazionale di Composizione Sinfonica “Valentino Caracciolo” 1992, Terzo Premio; Concorso Internazionale di Composizione per Banda di Corciano 1993, Primo Premio; Menzione Speciale 1997; 3 Concorso Nazionale di Composizione Classica per Strumento Solista “De Musica” 2000, Primo Premio; Concorso di Composizione per Orchestra “Mario Zafred” 1991, Menzione d'Onore; Concorso di Composizione per strumenti a fiato di Livorno. I suoi lavori, pubblicati ed incisi per la Edipan, Sonzogno, Berben, Fonè, Quadrivium, Pentaphon, Autostop Music Edizioni sono stati eseguiti con successo in Italia e all'estero, trasmessi e radiodiffusi dalla Rai. Tiene il Corso di Perfezionamento in “Composizione e Direzione per Banda” presso l'Accademia Musicale Umbra ed è sovente invitato in giurie di numerosi concorsi Nazionali ed Internazionali di esecuzione e composizione musicale. Ha diretto alcuni concerti trasmessi dalla RAI con i Cori di prestigiosi Enti musicali quali: Teatro dell'Opera di Roma, Accademia Nazionale di S. Cecilia, Teatro Bellini di Catania. Direttore della Banda Musicale della Polizia di Stato dal 1992, è impegnato in una intensa attività di promozione e diffusione della musica originale per fiati contemporanea e del Novecento.
YOUSSOU N'DOUR
Youssou N'Dour è il più famoso musicista africano. Grazie alle collaborazioni con Sting, Peter Gabriel, Paul Simon e soprattutto con Neneh Cherry e la canzone “7 seconds” raggiunge il successo mondiale. Youssoun N'Dour è nato il primo ottobre 1959 nella Medina, uno dei quartieri storici di Dakar, in una famiglia di griots (cantastorie, personaggi chiave della cultura africana). La sua musica è un mix di ritmi africani, caraibici e pop, alla ricerca di una perfetta fusione tra quelle che sono le sue radici e il panorama contemporaneo, spaziando dalla lingua inglese a quella francese a quella nazionale senegalese. All'età di soli 16 anni realizza il primo singolo “M'ba” e già viene trasmesso da tutte le radio, successivamente si ritrova a cantare le sere a Miami, il club più alla moda della capitale senegalese, insieme alla sua Star Band: “Quando ho iniziato a cantare, altri paesi africani come il Ghana o la Nigeria avevano cominciato a sviluppare la loro tradizione di musica moderna. In Senegal, invece, fino a tutti gli anni Sesanta la musica alla moda era rimasta quella cubana di Johnny Pacheco. Noi volevamo cantare nella nostra lingua wolof. Insieme con la Star Band ho creato una musica, il “mbalax”, che in lingua wolof indica il ritmo che proviene da un tamburo chiamato “mbeung mbeung”. La sua musica è un ritmo incessante del tama, il tamburo parlante usato per la comunicazione tra villaggi. Nel 1977 con Youssou N'Dour suona il miglior suonatore di tama del Senegal, Assane Thiam. Nello stesso anno insieme a Thiam, al percussionista Babacar Faye e ad altri sei musicisti, forma l'Etoile De Dakar e con questa band pubblicherà il suo primo album “Xalis”. Il gruppo, che nel frattempo ha cambiato nome in Super Etoile De Dakar, conquista Parigi e Londra con la loro musica multietnica ma dopo aver assistito ad una esibizione di Tourè Kunda, N'Dour decide di aprire la propria musica al mercato pop, usando anche ritmi internazionali, dal rock al reggae. Nel 1985, con Jacques Higelin, inizia una serie di collaborazioni che lo porteranno al successo a cominciare dall'incontro con Peter Gabriel con il quale duetta in “In your eyes”, brando contenuto in “So”. Anche Paul Simon lo vuole per il suo album “Graceland”. Nel frattempo, grazie anche al boom della world music, l'Africa torna ad essere un importante punto di riferimento nel panorama musicale internazionale. E Youssou 'N Dour è tra gli interpreti senegalesi più rappresentativi di questa “new wave”. Il suo primo album internazionale registrato con la Virgin è “Lion”, del 1989, in cui vi è contenuto un altro duetto con Peter Gabriel. Il successo “Set”, del 1990, si rivela un ottimo esempio di “afropop”. Nel 1992 esce “Eyes Open”, realizzato per l'etichetta di Spike Lee, si aggiudica una nomination ai Grammy Awards. Il successivo successo arriva con “The Guide” che lo porta all'occidentalizzazione della sua musica. Nel febbraio 2000 esce l'album “Yoko” che vede come strumento principale la chitarra acustica ma sullo sfondo un tappeto sonoro di percussioni e di tama. Importante il lavoro di produzione di Wyclef Jean dei Fugees che cura due tra i pezzi più suggestivi, “How Come” e il remix “Birima”. Nel 2002 esce “Nothing's In Vain”, album dedicato alla madre, come lui musicista. Questo album presenta di più caratteri africani, senga un ritorno alle radici senegalesi di N'Dour, attraverso l'incedere martellante dein tamburi “mbueng mbun”, azionati dai Babacar “Mbaye Dieye” Faye e Jaco Largent, ma anche attraverso gli strumenti guida della formazione che lo accompagna: la “kora”, lo “xalam”, il “balafon”. L'album include anche una cover di “Il n'y a pas d'amour heureux”, brano composto da Louis Aragon e Georges Brassens quasi quarant'anni fa. Nel frattempo, N'Dour ha anche prodotto i Baobab, orchestra africana che si dedica alla world music.
CARMEN CONSOLI
Carmen Consoli nasce a Catania il 4 settembre 1974. All'età di nove anni inizia a suonare la chitarra, spinta dal padre amante di musica nera e blues. A quattordici anni si esibisce nei primi club catanesi con il gruppo dei Moon Dog's Party: vasto il loro repertorio di cover, dai Jefferson Airplane ai Free, da Otis Redding a Janis Joplin. La giovane Carmen viene notata da Francesco Virlinzi, produttore e titolare della Cyclope Records, etichetta indipendente catanese, che la porta con sè a Roma dove resterà per due anni suonando e componendo canzoni. Nel 1994 torna a Catania con il materiale pronto per il suo primo album “Due parole”. L'uscita dell'album viene preceduta dalla partecipazione a Sanremo Giovani nel 1996 con la canzone “Amore di plastica”, scritta in collaborazione con Mario Venuti, ex Denovo. Nello stesso anno la Consoli intraprende una lunga tournèe attraverso l'Italia e partecipa ad alcune importanti manifestazioni (Primo maggio, Premio Tenco, Premio Recanati, Sonoria). Sempre in quell'anno partecipa ad un disco-tributo a Franco Battiato con una personale rivisitazione de “L'animale”. Nel 1997 ritorna a Sanremo con la canzone “Confusa e Felice”, canzone che dà il titolo al suo secondo album pubblicato in quell'anno. Tra il '96 ed il '97 parte per un nuovo tour e compone il nuovo disco che esce nel 1998 con il titolo di “Mediamente isterica”. Il quarto album “Stato di necessità “, viene lanciato con la partecipazione a Sanremo 2000 con la canzone “In bianco e nero”, del quale fa parte anche il singolo “Parole di Burro”, pluripremiato durante tutto l'anno. Subito dopo Carmen parte per una tournèe acustica, mentre il singolo “L'ultimo bacio” diventa l'ispiratore e la colonna sonora dell'omonimo film di Gabriele Muccino con Stefano Accorsi e Giovanna Mezzogiorno. Nel 2001 l'album diventa “Etat de necessitè” per il mercato francese. Il 15 luglio 2001 si tiene il concerto all'anfiteatro di Taormina dal quale vengono tratti il cd ed il dvd “L'anfiteatro…e la bambina impertinente”. La cantante catanese pubblica il suo sesto lavoro, L'eccezione , nel 2002: brani di un'intensa sicilianità , che continuano a ribadire l'amore dell'artista per la propria terra.
OI VA VOI
Gli “Oi Va Voi” sono sei musicisti londinesi, anche se due elementi del gruppo Sophie Solomon (violino) e Lemez Lovas (tromba e voce), vantano origini russe, e “Laughter Through Tears” (Outcaste records – 2003) è la loro prima prova in sala di incisione, accolta entusiasticamente da gran parte della critica, che ha individuato nella loro musica un genere definibile come “folktronica”. Il collettivo londinese ha incantato la critica internazionale elaborando un'originale alchimia sonora che coniuga dj culture e tradizione klezmer, groove modernista da rave party e rimandi alle radici ebraiche. Melodie tzigane ariose e trascinanti, una vocalità femminile misteriosa e cangiante, un ibrido interculturale che tinge le pulsazioni elettroniche di suggestioni mediterranee e fascinazioni mitteleuropee.
ALBERTO CHICAYBAN TRIO
Alberto Chicayban è nato a Rio De Janeiro (Brasile), canta e suona la chitarra classica e quella a 10 corde, nonchè il cavaquinho, piccolo strumento carioca a 4 corde. Laureato in Composizione Musicale, professore di Storia della Musica brasiliana e di linguaggio musicale alle scuole statali di Rio è anche compositore e direttore musicale di diverse colonne sonore per il teatro, cinema e tv con lavori realizzati per la tv Globo di Rio e tv Fuji di Tokyo. Ha inciso dischi come interprete solista e come cantante del “Grupo Mario Deia”, fondato da lui nel 1974 a Rio. Con questo gruppo hanno collaborato vari artisti come Caetano Veloso, Ivan Lins, Sergio Ricardo, Sidney Miller, Vital Farias ed altri. In Italia ha inciso i cd “Tango y Misterio” con il fisarmonicista triestino Roberto Daris e “Jara: un puente para la memoria” con il cantautore friulano Lino Straulino ed altri musicisti. A Tarvisio è accompagnato da Gisa Fiorini e Nuccio Simonetti. Fiorini è nata a Udine. All'attivo ha studi di pianoforte classico e canto, di storia della musica e danza moderna. Simonetti, bellunese, suona il pianoforte, la chitarra jazz ed elettrica e il basso a sei corde. Ha diverse esperienze nel campo della musica strumentale moderna. Il concerto del Trio è dedicato alla Bossa Nova, uno stile elegante e sensuale sorto nel Brasile alla fine degli Anni '50 e che da allora ha entusiasmato e ispirato tanti musicisti jazz fino ad oggi. Uno dei padri fondatori del genere è stato, com'è noto, Antonio Carlos Jobim al quale la prestigiosa Enciclopedia del Jazz dedica uno spazio molto importante. La Bossa Nova è la sapiente e magica mescolanza del samba carioca con le tendenze jazzistiche e le influenze della musica impressionistica europea, risultando una miscela di grande spessore artistico-musicale. Alcuni dei celeberrimi temi della migliore bossanova come The Girl from Ipanema, Desafinado, Samba de Uma Nota So, O Barquinho, Chega de Saudade, Corcovado e tanti altri temi sono diventati ormai degli standards jazz universalmente riconosciuti.
NICOLA CONTE
La musica di Nicola Conte nasce e si sviluppa attorno al Fez di Bari, vera e propria fucina di idee, di artisti e di scambi culturali. Da qui partono e si sviluppano le sue prime produzioni che fanno conoscere, in pieno movimento acid jazz, gruppi come il Paolo Achenza Trio, Quintetto X, Fez Combo e Intensive Jazz Sextet. In particolare il suo modo di sentire il jazz è strettamente legato alla musica di fine Anni Cinquanta, inizio Anni Sessanta, anche di estrazioni differenti, come ad esempio tutti quei trii e quartetti brasiliani che, soprattutto dal punto di vista ritmico e della melodia, avevano una freschezza unica, anche se poi si trattava di armonie molto semplici, come il blues. Verso la fine degli Anni Novanta nascono le produzioni più strettamente legate alla musica afroamericana. Ecco venire alla luce i Jazz Convention, il Quartetto Moderno, il Rosario Giuliani Quartet e lo Schema Sextet: in queste produzioni, eseguite sempre nello stesso studio di Bari, ci sono quei musicisti che guarda caso oggi lo accompagnano, suonano le sue composizioni ed eseguono le sue creazioni e stiamo parlando, fra gli altri, di Fabrizio Bosso, Gianluca Petrella, di Lorenzo Tucci, Pietro Ciancaglini, Gaetano Partipilo e Pietro Lussu. Forte di queste esperienze Nicola decide che è giunta l'ora di un album a suo nome, Jet Sounds, uscito nel 2000, elegante simbiosi di sonorità tipicamente italiane, legate al mondo del cinema e influenzate da jazz, bossa nova e psichedelia. Con questo lavoro parallelamente all'attività di produttore Nicola prosegue quella di DJ, che lo porta a suonare in diversi club sparsi in tutto il mondo. Per un curioso gioco di rimandi, nel 2002 Nicola produce il disco di Rosalia De Souza. In Garota Moderna viene focalizzata la sensuale voce della Souza attraverso tredici tracce di bossa nova flavour . Attraverso i remix ha sviluppato la ricerca sul suono con strumenti veri: l'obiettivo era quello di ottenere musica con lo stesso impatto dell'elettronica, ma suonata acusticamente con la finezza del jazz anni sessanta. à riuscito ad ottenere, primo fra tutti, facendo risuonare i brani ai suoi musicisti, ritmi puramente jazz che diventano musica da club. I lavori per personaggi come Greyboy, Eli Goulart, Yoshinori Sunahara, Trà by Trio, Re:Jazz, Koop, The Dining Rooms, Sunaga t Experience, Five Corners Quintet e altri, sono fondamentali per capire il lavoro di Nicola Conte. Un esempio lampante si può ascoltare nell'ultimo album degli Hi-Five dove, accanto al brano originale, ci sono due versioni remixate da Conte, prima un arrangiamento per quintetto jazz poi, in post produzione con l'aggiunta dell'elettronica, una versione club.
THIEVERY CORPORATION
Thievery Corporation e` il progetto di due dj di Washington: Eric Hilton e Rob Garza. Si incontrano per la prima volta nel 1995, quando Hilton inaugura l'Eighteenth Street Lounge. Grazie alla loro passione per il reggae, la bossanova ed il jazz fanno l'esordio nell' ultra-drugged dub singles 2001, con Spliff Odissey, Shaolin Satellite ed Universal Highness. Nel 1996 ai TC è riconosciuto il merito di aver inciso un buon disco, 'Sounds From the Thievery Hi-Fi'. Questo album mescola suoni solo apparentemente differenti fra loro ma creando uno stile musicale totalmente nuovo. Grazie al successo ottenuto con questo disco fanno una serie di remix per DAVID BYRNE, PIZZICATO FIVE, STEREOLAB, BAABA MAAL e molti altri artisti. Nell'agosto del 2000, i TC pubblicano 'The Mirror Conspiracy': un passo in avanti per quanto concerne stile ed avanguardia. Il disco ha avuto un ottimo successo di critica e ha venduto più di 350.000 copie nel mondo, senza significativi appoggi da parte di radio, tv o multinazionali di settore. I TC hanno anche avuto l'onore di remixare la canzone di Astrud Gilberto, 'Who Needs Forever', che compare nell'album 'Verve Remixed'. Il loro ultimo lavoro, 'The Richest Man In Babylon' viene considerato quello più introspettivo fino ad ora realizzato. Con influssi rock, dub, ritmi latini ed elettronici: un mix di suoni che caratterizzano fortemente e rendono appieno l'originalità del gruppo.
La continua diversità di suoni che propongono e il loro accattivante amalgama non dovrebbe mai sorprendere chi ama o ascolta per la prima volta i TC, poichè è noto che ROB GARZA e ERIC HILTON hanno bagagli musicali molto differenti. Il loro obiettivo comune è quello di andare dalla parte esattamente opposta rispetto a quella musica elettronica che spesso e solo fredda ed esclusivamente meccanica. Questo chi li ascolta lo capisce al volo e non riesce a dare loro un etichetta musicale precisa e o predefinita. HILTON e GARZA ritengono che 'The Richest Man in Babylon' sia solo il principio di qualcosa che crediamo sarà una nuova direzione nella nostra esplorazione musicale!