A febbraio Gino Vannelli a San Benedetto del Tronto


29 Gen 2009 - News live

di Patrizia Isidori

Eccezionale evento del Bitches Brew Jazz Club, dopo il successo di due anni fa, torna a cantare a San Benedetto del Tronto (AP) il grande artista canadese Gino Vannelli, con un doppio appuntamento il 27 febbraio al Club di Porto d'Ascoli ed il 28 febbraio al Teatro Concordia nel programma della rassegna Paesaggi Sonori Concordia Vivo.
Il musicista Gino Vannelli esordisce negli anni '70, dominati dalla musica punk, heavy metal, new wave, disco e funk, ma lui al di fuori di tutti gli schemi canta e produce un jazz sofisticato con influenze pop.
Nato a Montreal nel 1953, Vannelli cresce in una famiglia di appassionati di musica, il padre era un cantante jazz. Da bambino studia la batteria e la teoria musicale per cinque anni. A dodici anni forma la sua prima band rock e un anno dopo con il fratello è alla direzione di un nuovo gruppo, influenzato dai Jackson 5 ancora agli albori, quindi inizia a cantare e a suonare la chitarra ed il piano. A 14 anni comincia ad appassionarsi alla musica classica e segue regolarmente i concerti dell'Orchestra Sinfonica di Montreal.
A soli 17 anni incide con la RCA in Canada il suo primo singolo e poi si trasferisce con il fratello prima a New York e poi a Los Angeles, in cerca di un impresario musicale americano. Ma il genere musicale non in linea con i gusti del periodo non lo aiuta a farsi strada, tanto che pensa di abbandonare la musica, tornare a Montreal e cercare un altro lavoro. Invece riesce ad avere un'audizione alla A&M Records, con cui in seguito registra 6 album tra il 1974 e il 1978 e raggiunge le top 20. Il successo ottenuto lo porta ad aprire i concerti del tour di Stevie Wonder, viene nominato per diversi Grammy Awards ed inizia presto a suonare nei suoi concerti nelle città americane e in Canada.
Da allora ha sempre continuato ad incidere album, viene conosciuto anche in altri Paesi e in Europa, dove, verso la fine degli anni '80 inizia a fare delle tournèe. In Europa continua ad avere un grande seguito e ogni anno torna per le tappe del suo tour. Nel 1990 abbandona Los Angeles e l'industria musicale, si trasferisce con la famiglia nei dintorni della più tranquilla Portland in Oregon, dove si costruisce lo studio, inizia a registrare con la sua etichetta e studia molte religioni e filosofie. Nel 1995 e nel 1997 escono Yonder Tree e Slow Love due album di jazz acustico, ma dopo aver studiato canto per due anni, nel 2003 torna alla musica classica con l'album Canto con brani in inglese, italiano, spagnolo e francese, album che riceve un grande successo in Europa. Soddisfatto dei successi raggiunti con il jazz e la musica classica, nel 2005 torna al pop con These are the days, che segna una nuova fase della sua affascinante carriera: il ritorno ad un genere che lo aveva reso un'icona.
Il successo internazionale di Vannelli continua a crescere insieme alla sua esplorazione di nuovi orizzonti della musica popolare. Attualmente è riconosciuto come un artista di altissimo livello sia a Las Vegas, a New Orleans, in Indonesia o in Sud Africa
Gino Vannelli ha registrato quindici album da Crazy Life a These are the days passando, tra gli altri, per i successi di Yonder Tree, Slow Love, Unconsolable Man, Black Cars, Nightwalker e Canto.
(Patrizia Isidori)

Info:
Inizio concerti ore 21.30
Biglietto: Bitches Brew Jazz Club euro 35 + 5 di prevendita; Teatro Concordia euro 30 + 5 di prevendita
Cell. 335.8479745 – 347.6194317


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *