XVII Festival Pergolesi Spontini “FALSO D’AUTORE”
di Alberto Pellegrino
4 Ago 2017 - Musica classica, News classica
Dal 7 agosto al 17 settembre si svolgerà il XVII Festival Pergolesi Spontini con manifestazioni che avranno luogo nei teatri, nelle piazze e nei luoghi d’arte di Jesi, Maiolati Spontini, Ancona, Apiro, Loreto, Monsano, Serra De’ Conti e Ostra.
Il tema del festival è quest’anno Falso d’Autore, un ideale viaggio alla scoperta di false attribuzioni, travestimenti, parodie, biografie immaginarie di grandi artisti, partendo da Giovanni Battista Pergolesi, morto ventiseienne, dopo pochi anni di febbrile attività e immediatamente oggetto d’interesse e di mistificazione da parte dell’Europa musicale. Oltre ai falsi pergolesiani, il Festival offre la riscrittura dello Stabat Mater fatta Johann Sebastian Bach e falsi d’autore d’importanti autori del Settecento come Vivaldi e Albinoni per arrivare fino al Novecento. Si tratta di un percorso che consentirà al pubblico di scoprire dei capolavori inediti riportati alla luce grazie alle revisioni critiche della Fondazione Pergolesi Spontini.
Il festival si muoverà lungo cinque direttrici: Contaminazioni / Mutamenti / Biografie immaginarie / Travestimenti / Falsi da Leggere. A questo percorso si aggiungerà “Festival in progress”, che rappresenta la novità di questa edizione, articolato in due sezioni: “Contaminazioni”, dal 7 al 10 agosto, in collaborazione con Jesi Jazz Festival, con concerti incentrati sull’arte della variazione che si svolgeranno nel centro storico di Jesi; “Mutamenti”, dal 29 al 30 agosto, con spettacoli legati alla tradizione clownistica e alle tecniche del circo contemporaneo, che stabiliranno un dialogo sia con musiche della tradizione popolare eseguite dal vivo, sia con un repertorio colto che va dal barocco al Novecento.
Dall’1 al 17 settembre il XVII Festival Pergolesi Spontini presenta i seguenti appuntamenti musicali: le “Biografie immaginarie” di uomini illustri; i “Travestimenti” di musiche e di testi che, variando di genere, passato dal sacro al profano o da un autore all’altro secondo un gioco di appropriazioni o di false attribuzioni; i “Falsi da leggere” cioè dei testi d’illustri o anonimi falsari che sono stati costruiti per condizionare l’opinione pubblica o per ingannare il mondo letterario, trovando eco nell’ispirazione di musicisti importanti.
Dopo l’Inaugurazione dell’ 1 settembre, si susseguiranno a Jesi tre appuntamenti: lo Stabat mater di Pergolesi (Teatro Pergolesi, ore 21), eseguito dall’ensemble Le Banquet Céleste, diretto da Damien Guillon che canta anche la parte del contralto accanto al soprano Emmanuelle de Negri; lo Stabat mater in jazz (Piazza della Repubblica, ore 22) rilettura del capolavoro pergolesiano con Giuliana Soscia & Pino Jodice Quartet; Jazzin’ around Baroque (sempre in Piazza della Repubblica, ore 23), una jam session su temi dal recitar cantando e dal barocco italiano con il soprano Paola Quagliata, Davide Corini pianoforte, Luca Garlaschelli contrabbasso, Nicola Stranieri batteria.
Il 2 settembre nella Galleria di Palazzo Pianetti vi sarà il primo dei “Falsi da leggere”, Ossian Poems (ore 21) i canti del bardo scozzese Ossian, scritti in realtà da James Macpherson nella seconda metà del Settecento. Seguiranno i Lieder di Schubert interpretati da Marcello Nardis nella doppia veste di tenore e pianista, mentre Edoardo Coen leggerà testi di Alfieri, Foscolo e Goethe. Alle ore 21, presso l’Abbazia di S. Urbano di Apiro, avrà luogo il concerto Bach/Pergolesi diretto da Damien Guillon con Le Banquet Céleste e il soprano Emmanuelle de Negri eseguirà la cantata Tilge, Höchster, meine Sünden di Johann Sebastian Bach, il quale ha adattato un testo tedesco allo Stabat Mater di Pergolesi.
Il 3 settembre (ore 18) nella Casa dell’olio e delle Biodiversità di Maiolati Spontini si terrà il concerto Oriente/Occidente con due musicisti di tradizione orientale, Hussein Rassim e Saif Al Qaisi, e il fisarmonicista Daniele di Bonaventura. In serata (ore 21), sempre a Maiolati Spontini, nel Giardino dell’Archivio, Biblioteca, Museo Gaspare Spontini Edoardo Coen leggerà i Protocolli dei savi di Sion, alternata a musiche della tradizione klezmer affidate al Quartetto K. Il testo fu pubblicato in Russia all’inizio del Novecento per fomentare l’odio contro gli ebrei e divenne poi uno degli strumenti della propaganda nazista.
Il 9 settembre vi sarà un altro doppio appuntamento: in Ancona, nella Terrazza del Museo Archeologico Nazionale delle Marche, saranno eseguite alle ore 18 le Chansons De Bilitis”, che Pierre Louÿs pubblicò nel 1894 attribuendole a Bilitis, poetessa coeva a Saffo; la lettura sarà accompagna dalle musiche di Debussy, eseguite da strumentisti del Conservatorio Rossini di Pesaro, con le voci recitanti di Lucie Leporowska e Edoardo Coen. A seguire, nella Basilica della Santa Casa di Loreto (ore 21), si terrà un concerto dell’Ensemble Polifonico Odhecaton diretto da Paolo Da Col, con musiche sacre di Dufay e Ockeghem che utilizzeranno come “cantus firmus” la canzone profana L’Homme armé.
Il 10 settembre il Chiostro di San Francesco, a Serra De’ Conti (ore 18) ospita la Constitutum Constantini con musiche dei secoli XIII-XVI, eseguita dall’ensemble Odhecaton diretto da Paolo Da Col: al centro della narrazione, il documento apocrifo della donazione di Costantino, sulla quale i Papi fondarono il loro potere temporale. A seguire, nella Chiesa degli Aroli di Monsano (ore 21), il concerto Vivaldi e la Scuola Veneziana, che l’Accademia Hermans dedica alle false attribuzioni, trascrizioni, riscritture vivaldiane e degli altri autori a lui coevi.
Il 15 settembre, nel Teatro La Vittoria di Ostra (ore 21), si eseguiranno le Canzoni Siciliane su testi di Luigi Capuana, con musiche della tradizione siciliana e di Matteo Musumeci, con il mezzosoprano José Maria Lo Monaco accompagnata al pianoforte da Matteo Musumeci, con la voce recitante di Edoardo Coen.
Il 16 settembre nella Sala Maggiore della Biblioteca Planettiana a Jesi (ore 18), vi sarà la lettura delle liriche che il poeta Olindo Guerrini pubblicò nel 1877 attribuendole al cugino Lorenzo Stecchetti, morto di tisi: il successo letterario spinse diversi compositori europei a musicarne i versi, tra questi Tosti, Taneyev, Scontrino, Zandonai; il tenore Raffaele D’Ascanio e il soprano Yuliya Poleshchuk sarnno accompagnati al pianoforte da Isabella Crisante, con la voce recitante di Edoardo Coen. Nella serata, il Teatro Moriconi di Jesi (ore 21) ospiterà l’ensemble “La Stagione Armonica” diretto da Sergio Balestracci che, sotto il titolo Contrafacta, eseguirà musiche sacre e madrigali profani con testo sacro di Claudio Monteverdi.
Il festival chiude il 17 settembre con due appuntamenti: nella Chiesa di San Marco a Jesi (ore 11,30) Sergio Balestracci con “La Stagione Armonica” proporrà la Messa di Giacomo Carissimi che utilizzò come “cantus firmus” la melodia profana del suo madrigale “Sciolto havean”. Alle ore 18, la Chiesa di Santa Maria di Portonovo accoglierà il concerto Autenticamente falso con musiche attribuite a Pergolesi, Caccini, Stradella, Donizetti ma realizzate da abili compositori del XIX e XX secolo, interpretate dal soprano Valeria Esposito accompagnata al pianoforte da Luca Gorla.
L’evento più importante del festival avrà luogo l’8 settembre, al Teatro Pergolesi (ore 21): si tratta dell’opera in prima esecuzione assoluta intitolata Il colore del sole, tratta dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri e musicata da Lucio Gregoretti. Al centro della vicenda vi è il diario di Caravaggio, che Camilleri dichiara aver avuto tra le mani in circostanze misteriose e da cui ha copiato alcune, preziose pagine. L’opera sarà diretta dal M° Gabriele Bonolis alla guida dell’Ensemble Roma Sinfonietta; la regia, le scene e i costumi sono di Cristian Taraborrelli. Nel cast figurano l’attore Massimo Odierna e un gruppo di giovani cantanti: Cristina Neri, Anastasia Pirogova, Daniele Adriani, Matheus Drozda, Claudia Nicole Calabrese, Natsuko Kita, Jaime Canto Navarro, Carlo Feola. L’opera è un nuovo allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini, realizzato in coproduzione con il Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena.