Il Mediterraneo come metafora di vita
di Alberto Pellegrino
6 Ago 2016 - Commenti classica, Musica classica
Macerata. Nel Teatro Lauro Rossi, nell’ambito dei Mercoledì di Macerata Opera Festival, è andato in scena il 4 agosto in prima esecuzione assoluta lo spettacolo Mediterranea, onde sonore, un melologo in quattro “Approdi” con un Prologo e un Epilogo per voce e orchestra d’archi, patrocinato dalla direzione artistica del MOF e dal Consiglio delle Donne del Comune di Macerata. L’esecuzione musicale è stata affidata all’orchestra femminile Accademia della Libellula diretta dal M° Cinzia Pennesi, mentre l’attrice Maria Letizia Gorga è stata la voce recitante e cantante, ma anche l’autrice dei testi poetici carichi di significati e molto coinvolgenti. La Gorga è una delle nostre attrici-cantanti tra le più preparate, laureata in Lettere Moderne all’Università La Sapienza, si è formata alla Scuola Internazionale dell’Attore di Alessandro Fersen e alla Scuola d’arti drammatiche di Mosca diretta da Anatoly Vasiliev. Ha interpretato in teatro testi impegnativi di Molière, Pirandello, Brecht, Camus, Roberto De Simone e Yourcenar; ha partecipato a trasmissioni televisive di successo come Provaci ancora prof, Un medico in famiglia, Il bello delle donne, Una donna per amico.
Lo spettacolo è stato concepito come un viaggio che parte da alcune figure del Mito che emergono dal passato per approdare nel Mediterraneo attuale attraversato dai dolorosi percorsi della speranza con i quali si tenta di abbattere i confini che dividono le diverse culture, un viaggio armonico scritto da donne per “raccontare” l’anima femminile attraverso la parola, il canto e la musica per testimoniare le illusioni e i desideri di quanti partono per sfuggire dal naufragio di una vita segnata dall’emarginazione e dall’abbandono. Si tratta di un viaggio in quattro tappe (Approdi) precedute da un Prologo (La partenza) e un Epilogo: il primo Approdo s’intitola La seduzione ed è affidato alla voce della Sirena che incanta, attrae e seduce per poi lasciare in preda alla delusione; è il destino di Medea che nel secondo Approdo (L’illusione) esprime tutto il dolore e la rabbia per il suo tragico destino di donna; nel terzo Approdo (L’abbandono) è la volta di Didone vittima del tragico amore per un “eroe” chiamato verso altri lidi dalle implacabili decisioni del Fato; infine, nel quarto Approdo (L’attesa) è la voce di Penelope che si consuma in solitudine per attendere il suo uomo, un altro eroe segnato dal destino.
I quattro Approdi sono collegati da quattro linee melodiche diverse ma fra loro collegate, create da altrettante autrici contemporanee che nell’ordine sono: Carla Rebora, compositrice, pianista, didatta e analista, è vicepresidente dell’Associazione Musicale Erremusica, redattore della rivista SuonoSonda e docente nel Conservatorio di Castelfranco Veneto; Roberta Vacca, pianista e compositrice,dirige il Gruppo Teatrale Burattinmusica con il quale cura produzioni di teatro musicale di figura, è docente di Teoria, Ritmica e Percezione Musicale nel Conservatorio “A. Casella”; Angela Carla Magnan, diplomata in composizione, pianoforte e clavicembalo, è specializzata nella composizione di musica per film e tecniche cinematografiche, è autrice di spettacoli teatrali, condirettrice della rivista di ricerca musicale contemporanea SuonoSonda, docente di Teoria e solfeggio nel Conservatorio G. Verdi di Como; Cinzia Pennesi, direttore d’orchestra e coro, pianista e compositrice, è stata assistente di Franco Mannino e di Neville Marriner alla Carnegie Hall di New York, ha curato la revisione e la realizzazione strumentale di alcune opere barocche e la messa in scena di diverse opere contemporanee, ha diretto l’Orchestra Sinfonica della Radio-Televisione Serba, l’Orchestra Sinfonica di Stato di San Pietroburgo, l’Orchestra Filarmonica Marchiana, l’Orchestra dei Pomeriggi musicali di Milano, l’Orchestra di Solingen, l’Orchestra Sinfonica della Romagna, attualmente dirige l’orchestra femminile Accademia della Libellula ed è il direttore artistico del Coro Polifonico “A. Antonelli” e della Rassegna estiva Conosci l’autore di Matelica.