“Il canto del cigno”, applauditissimo Mamadou Dioume
di Patrizia Isidori
17 Mar 2016 - Commenti teatro
San Benedetto del Tronto (AP). Molto interessante lo spettacolo andato in scena sul palco del Teatro Concordia Frammenti da Cechov, per la regia di Gina Merulla anche tra gli attori dello spettacolo insieme con la sambenedettese Debora Giobbi, Sabrina Biagioli, Roberto Negri, Fulvio Maura e Massimo Giudici. Si tratta di quattro racconti scritti da Anton Cechov a ventisei anni dei dieci atti unici che sono imperniati tutti su piccoli atti quotidiani. Tre dei quattro, scelti dalla Merulla riguardano delle situazioni di incontro tra un uomo e una donna con tutte le implicazioni psicologiche e la pungente ironia dell’autore che rasenta il grottesco. Come in uno specchio dagli attori traspare tutto il suo mondo contemporaneo con le menzogne, frustrazioni, ridicole vanità e gerarchie. In “Una natura Enigmatica” ci viene illustrato l’incontro in treno di un uomo e una donna, che parlando raccontano le loro vite, rivelandone tutti i travagli. “L’Orso”, il secondo racconto è tra una inconsolabile vedova ed un ufficiale di artiglieria con una conclusione imprevista che li trasforma da nemici in innamorati. Anche il terzo racconto “La signora col cagnolino” propone ancora l’incontro tra un maturo e squallido seduttore sempre a caccia di prede ed un’inesperta giovane villeggiante. Il quarto ed ultimo racconto “Il Canto del Cigno” è l’unico a differenziarsi riguardo il contenuto, poiché tratta della crisi di un attore riguardo il suo rapporto con il pubblico e l’arte “…. Capii allora che non esiste alcuna sacralità dell’arte, che è tutto delirio e inganno, che io sono uno schiavo, un giocattolo dell’ozio altrui, un buffone, un pagliaccio…” Riflessioni molto forti ed inquietanti pronunciate dal bravissimo Mamadou Dioume che con la sua struggente ed appassionata interpretazione sembra esprimere il suo doloroso canto del cigno. La scena minimale di Christian Valentini, composta da parallelepipedi bianchi sparsi a fungere da sedili, insieme alle luci di Massimo Secondi, hanno fatto risaltare molto la recitazione di tutti gli attori. Lo spettacolo è stato presentato dal Teatro Hamlet di Roma ed organizzato dal Comune insieme all’Amat regionale in collaborazione con Bim Tronto. Mamadou Dioume si è diplomato all’Istituto Nazionale delle Arti del Senegal, attore nel Mahbharata di Peter Brook, si trasferisce quindi in Francia. Continua la collaborazione con il regista interpretando altre opere. Ha diretto molti spettacoli in Africa ed in molti paesi e città europee ha inoltre preso parte a molte produzioni cinematografiche. Prossimo spettacolo venerdì 13 marzo, Il prezzo di Arthur Miller con Umberto Orsini.
Teatro Concordia
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