Il varietà sopraffino di “Carmela e Paolino”
di Patrizia Isidori
5 Feb 2016 - Commenti teatro
San Benedetto del Tronto (AP). “Ay Carmela”, titolo originale della pièce teatrale dello spagnolo Josè Sanchis Sinisterra, racconta la storia di due scalcinati attori di varietà che nel 1938, durante la guerra spagnola, fatti prigionieri dei falangisti, sono costretti ad improvvisare per le truppe uno scalcinato spettacolo con finale tragico. Rappresentazione molto divertente e delicata, con quella comicità amara caratteristica dei periodi storici immersi nella tragedia. L’ambientazione che gli dà il bravo regista Angelo Savelli, che ha anche curato traduzione e adattamento, è quella di un paesino della provincia abruzzese nel 1944 durante l’invasione tedesca, scelta concordata dal regista con l’autore. Il tragico epilogo lo si vede in realtà all’inizio con un interessante filo narrativo a ritroso con la bella invenzione di far ricomparire ad un Paolino triste e depresso la sua Carmela, un fantasma originale e molto reale che inizia a stimolare Paolino e con il racconto inscenano lo spettacolo esilarante e intriso della povertà delle guerre, con pochi costumi da risistemare con le proprie mani da attrice e costumista di Carmela. I bravi attori Edy Angelillo e Gennaro Cannavacciuolo si esprimono dalla recitazione al canto e la coreografia tipici dell’avanspettacolo e del varietà con riferimenti alla nostra tradizione e omaggi ai grandi Nino Taranto, la Magnani, Macario, Totò ed altri. Uno spettacolo comico, popolare e musicale, con gli arrangiamenti e musiche originali di Mario Pagano e con accompagnamento dal vivo di Ruben Chaviano al violino, Simone Ermini al sax e clarinetto e Marco Bucci pianoforte. Carmela viene uccisa per essersi ribellata alle angherie dell’invasore manifestando le sue ideologie comuniste, dando così al testo lo spunto per un’amara riflessione sulla espressione della dignità individuale capace talvolta di ribellione di fronte ai soprusi. Con le luci di Alberto Mariani e le scene e costumi di Tobia Ercolino abbiamo vissuto l’atmosfera retrò dell’epoca in modo da essere immersi in un altro tempo con efficacia quasi cinematografica per i flash back tipici del linguaggio dello schermo. Josè Sanchis Sinisterra è drammaturgo, regista teatrale e docente, autore contemporaneo spagnolo premiato e rappresentato, ha ricevuto numerosi premi per il suo impegno letterario e teatrale. Angelo Savelli, fiorentino ha fondato nel 1976 la compagnia Pupi e Fresedde-Teatro Rifredi , anche centro di produzione teatrale di cui Carmela e Paolino è uno spettacolo. Regista, autore e docente, adattatore e studioso del teatro popolare italiano ha anche realizzato numerose regie liriche e una lunga collaborazione con il compositore Nicola Piovani. Prossimo spettacolo giovedì 11 febbraio La bisbetica domata con Nancy Brilli. Teatro Concordia ore 21
Info:
0735-588246/0735-794460