Proust arriva a Macerata
Elena Bartolucci
3 Mar 2013 - Senza categoria
Teatro: Recensioni
Macerata – Giovedì 28 Febbraio, al Teatro Lauro Rossi di Macerata è stato portato in scena il celebre testo Un amore di Swann di Marcel Proust per la regia di Federico Tiezzi. Parte essenziale del primo volume della Ricerca del tempo perduto, Un amore di Swann è un romanzo nel romanzo: la storia di un tormento, di un amore che diventa ossessione, malattia e rovina al tempo stesso. Insieme ritratto di una società in via di disfacimento e analisi accorata ma anche spietata dei moti dell’animo e delle leggi dell’amore.
Come si evince dal titolo, il protagonista è appunto Charles Swann (Lombardi, impassibile e sornione), ricco ed elegante uomo di mondo, rimasto particolarmente colpito dalla conoscenza dell’affascinante Odette de Crècy (Elena Ghiaurov seduttiva e persuasiva), una donna raffinata ed opportunista al tempo stesso. L’attrazione per Odette spingerà il povero Swann a frequentare il salotto borghese e un po’ pettegolo dell’impicciona Madame Verdurin (una Iaia Forte spumeggiante e chiassosa ) dove l’ha incontrata la prima volta, in cui inizialmente è osannato dalla padrona di casa per esserne poi sbeffeggiato vista come la sua importanza sia venuta meno rispetto a nuove e interessanti figure maschili del salotto. Inizialmente Odette si dimostra molto ben disposta nei suoi confronti e sarà proprio la sua dolcezza che farà innamorare perdutamente Swann, il quale per amore della sua donna non sente nemmeno il peso di dover mantenere tutti i suoi vizi. Anche se intanto non rinuncierà a civettare con altri uomini ben disposti nei suoi confronti. Questo suo modo di fare, però, insieme al suo passato scabroso di prostituta crea in Swann una forte gelosia. Madame Verdurin, intanto, capisce che il suo salotto è diventato per Charles solo il luogo in cui poter incontrare la sua amata (la quale, invece, lo farà diventare luogo di rifugio e possibile tradimento) e così tra i due nasce una forte antipatia reciproca. La storia d’amore tra Swann e Odette si trasforma così in un rapporto malato. Charles vorrebbe lasciarla, ma allo stesso tempo ne è troppo innamorato per riuscirci; al contrario Odette capisce di avere molto potere su di lui e ne approfitta, tanto da convincerlo a sposarla.
Un amore di Swann sottolinea Tiezzi offre la possibilità di una drammaturgia asciutta e tagliente, spumeggiante di toni comici e drammatici, dolenti e ferocemente ironici. Così, una storia apparentemente scontata, diventa il più moderno strumento di indagine su come un uomo possa rovinarsi per una donna “che non era neanche il suo tipo!” .
I magnifici dialoghi e monologhi della pièce teatrale scivolano via con grande naturalezza grazie a un linguaggio forbito, pieno di sfumature e colore.
Tutti gli attori si sono dimostrati di grande livello e presenza scenica, riempiendo una scenografia fatta solo di un semplice labirinto di poltrone di velluto rosso, mentre sullo sfondo venivano proiettate delle immagini evocative di orchidee, fuoco e alberi secchi. Menzione speciale, però, alla performance della Forte che attraverso il personaggio di madame Verdurin, ha regalato molti momenti divertenti, svolazzando e stridendo (come l’uccellino del suo buffo copricapo) tra le poltrone vuote, dialogando con gli inesistenti ospiti del suo salotto.
La riscrittura drammaturgica è stata curata da Sandro Lombardi, le scene sono di Pier Paolo Bisleri, i magnifici costumi di Giovanna Buzzi e le luci di Gianni Pollini.