Musiche degli Dei: festival musicale del Mediterraneo
Redazione
25 Giu 2015 - Musica live, News live
“Musiche degli Déi” è il titolo dell’edizione 2015 del Festival Musicale del Mediterraneo, dedicata al rapporto universale che unisce la religione alla musica e alla danza.
Una rassegna internazionale dedicata alla scoperta e alla valorizzazione delle musiche rare, interamente dedicata al ruolo della spiritualità nella musica, con una programmazione che prevede esibizioni di artisti nazionali e internazionali nei prestigiosi palazzi e musei del centro storico e nei luoghi più suggestivi della città. Per 10 giorni consecutivi, più di 30 artisti provenienti da 10 Paesi diversi, con una forte rappresentanza di giovani musicisti, alterneranno musiche e danze legate alle principali dottrine religiose – dal cristianesimo all’ebraismo e all’islamismo, dallo shintoismo al buddhismo, dal confucianesimo sino ad arrivare all’animismo e allo shamanismo -, per approfondire il rapporto inscindibile che lega la musica alla spiritualità. La musica è presente nella storia e nei riti di tutte le religioni come il mezzo in grado di mettere in contatto l’uomo con la divinità.
“Con la scelta di un tema complesso e universale come il rapporto tra le religioni, la 24° edizione del Festival Musicale del Mediterraneo intende proporsi come un’occasione di riflessione e possibilità d’incontro e rispetto tra culture e popoli differenti. – racconta Davide Ferrari, direttore artistico e organizzativo – Si tratta di un’edizione che riteniamo particolarmente importante, in un momento storico dove cresce e si espande l’intolleranza per le diversità. Come da nostra tradizione, abbiamo puntato su artisti poco noti al grande pubblico, ma di grande qualità e spessore internazionale, con esibizioni originali e prime assolute per un programma che porti le musiche del mondo in mezzo al mondo della città di Genova”.
Il Festival si è aperto giovedì 25 giugno alle 21 a Palazzo Tursi, con una delle rarissime esibizioni dei Pigmei Ndima, un gruppo di cantanti, musicisti e danzatori la cui tecnica di “Canto polifonico” è stata definita dall’Unesco uno dei Tesori Culturali Intangibili dell’Umanità. Tra gli appuntamenti di maggior rilievo: venerdì 26 giugno alle 21 a Palazzo Rosso il duo di musiciste israeliane Rali Margalit & Sivan Yonna, accompagnate dal percussionista Simone Mongelli; sabato 27 giugno alle 21 a Palazzo Tursi dall’India l’eclettico Music Ensemble of Benares; lunedi 29 giugno alle 20.30 a Palazzo Tursi l’esibizione dei menestrelli sciamanici sudcoreani Noreum Machi; martedì 30 giugno alle 20.30 nel chiostro di S.M. delle Vigne il coro Arkansé, in grado di fondere in un unico linguaggio le diverse tradizioni musicali dell’Europa cristiana; mercoledì 1 luglio alle 19 a Castello d’Albertis il suonatore di ehru – strumento a 2 corde appartenente alla famiglia del violino – Guo Gan, espressione del confucianesimo cinese; venerdì 3 luglio alle 21 a Palazzo Ducale lo spettacolo dei Monaci tibetani di Tashi Lhunpo, con un’esibizione che comprende canti, danze sacre, rituali in maschera e preghiere buddhiste. A concludere la 10 giorni di concerti, sabato 4 luglio alle 21 a Palazzo Ducale, un appuntamento unico: l’affascinante danza circolare praticata da Indira Mellou & Galata Mevlevi, ensemble derviscia tutta al femminile, per la prima volta in Italia.
Saranno aperte gratuitamente al pubblico le esibizioni del World Percussion Meeting, che per tutta la durata del Festival animerà le strade e le piazze del quartiere della Maddalena con i ritmi percussivi di musicisti asiatici, africani, italiani e sudamericani.
I concerti, come da tradizione, si svolgeranno in palazzi e piazze storiche, luoghi tra i più suggestivi e affascinanti di Genova: Palazzo Rosso, Palazzo Bianco e Palazzo Tursi, palazzi seicenteschi di Via Garibaldi dichiarati dall’UNESCO Patrimonio dell’ Umanità; i Saloni del Maggior e Minor Consiglio di Palazzo Ducale, il principale edificio storico e cuore culturale della città; il meraviglioso chiostro della chiesa di Santa Maria delle Vigne e la splendida residenza di Castello d’Albertis, dimora del capitano di mare Enrico D’Albertis.
In considerazione dell’alto valore dell’iniziativa, il Festival Musicale del Mediterraneo ha ricevuto il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana dell’UNESCO.
Ideato e prodotto dall’associazione Echo Art e curato da Davide Ferrari, direttore del Festival e della Banda di Piazza Caricamento, il Festival Musicale del Mediterraneo vanta il patrocinio dell’UNESCO e il contributo di Regione Liguria, Comune di Genova, Bando Arti Sceniche Compagnia di San Paolo, Fondazione Palazzo Ducale, Camera di Commercio di Genova; Tasco, Iren e Coop, sponsor istituzionali del Comune di Genova.
I biglietti possono essere acquistati direttamente presso la sede dei concerti. Il costo dei singoli spettacoli è di 10 euro ciascuno mentre l’abbonamento per l’intero festival è in vendita al prezzo di 50 euro.
Per ulteriori informazioni e il calendario completo del festival, consultare la pagina www.echoart.org.
Per prenotazioni e biglietti scrivere a: info@echoart.org