Il secondo appuntamento del XIV Festival Pergolesi Spontini
Redazione
6 Dic 2014 - Musica classica, News classica
Sabato 6 dicembre alle ore 21 prosegue con un evento per voce narrante, soprano e Ensemble barocco il XIV Festival Pergolesi Spontini. Presso la Pontificia Basilica della Santa Casa di Loreto va in scena su musiche di Antonio Vivaldi il concerto “Stabat Mater” sulla Passione di Cristo vista dagli occhi della Vergine Maria con la presenza dell’Accademia Barocca de I Virtuosi Italiani su strumenti originali, del soprano Gemma Bertagnolli e dello scrittore Tiziano Scarpa nella veste di narratore, che leggerà brani del suo romanzo “Stabat Mater” (Premio Strega 2009). L’ideazione scenografica è a cura di Roberta Ulissi, studentessa dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, da un progetto formativo della Fondazione Pergolesi Spontini in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Macerata. L’evento rientra nel programma delle Celebrazioni Bramantesche a Loreto in occasione dei 500 anni dalla morte di Donato Bramante. Collaborano il Santuario Internazionale della Santa Casa di Loreto, Comune di Loreto, Regione Marche, Università Politecnica delle Marche, Fondazione Cassa di Risparmio di Loreto, Pio Sodalizio dei Piceni, Istituto Italiano dei Castelli ed è in coproduzione con Stagione Concertistica de I Virtuosi Italiani.
Il programma musicale, che accompagna le letture di Tiziano Scarpa tratte dal suo libro “Stabat Mater”, prevede di Antonio Vivaldi il Concerto per violino, archi e basso continuo in Si bemolle maggiore “La Stravaganza” n. 1, il Salmo 112 per soprano, archi e basso continuo “Laudate Pueri”, la Sinfonia per archi e basso continuo in si minore “Al Santo Sepolcro”, il Concerto per violino, archi in due cori e basso continuo in Do maggiore “Per la Santissima Assunzione di Maria Vergine”, il Concerto per archi e basso continuo in re minore “Madrigalesco”, il Concerto per violino, archi e basso continuo in Mi maggiore “L’Amoroso”, il Mottetto per soprano, archi e basso continuo “In furore iustissimae irae”. Vista l’importanza del contesto, dell’evento e degli esecutori, l’intero concerto verrà registrato per essere poi trasmesso sul canale satellitare Unitel Classica e perché se ne possa produrre un DVD.
Spiega Tiziano Scarpa a proposito di questo evento: “È sempre una forzatura immaginare una storia a partire dalla musica. I suoni dovrebbero essere ascoltati per quello che sono, senza fantasticare, e nemmeno pensando alla situazione in cui vennero composti, né all’epoca in cui vennero eseguiti per la prima volta. Ma in questo caso ho accolto volentieri l’invito di Alberto Martini, consulente artistico del Festival, con la complicità di Gemma Bertagnolli: leggere qualche pagina dal mio romanzo Stabat Mater, senza alcuna pretesa di illustrare le musiche di Antonio Vivaldi con le mie parole, ma proponendo semplicemente un controcanto in prosa a queste composizioni. È Vivaldi stesso, infatti, che ci spinge a meditare su un tema fondamentale, primario: la madre, l’abbraccio femminile. Tema vastissimo. La proposta mi ha tranquillizzato: sì, perché l’amore femminile, materno e non solo, è talmente enorme che può contenere senza problemi anche le mie piccole immaginazioni narrative. È sconfinato al punto che la terra non è sufficiente a contenerlo: e infatti è traboccato in cielo, nella figura di una Madre sacra, una Signora celeste. Stabat Mater racconta la storia di Cecilia, un’immaginaria orfana abbandonata nell’Istituto della Pietà a Venezia. Ha talento, le insegnano a suonare il violino. Suona in chiesa, sulle balaustre sopraelevate, dietro le grate che nascondono il suo volto, insieme alle altre orfane musiciste della Pietà. Di nascosto, la notte, scrive alla madre assente. Un giorno arriva nell’Istituto un nuovo compositore insegnante. Ha i capelli rossi. Si chiama Don Antonio… Con grande pudore ed emozione ho scelto qualche pagina dal mio breve romanzo, in cui ho cercato di tradurre in parole la potenza femminile, nelle sue varie facce, principalmente quella materna, soprattutto quando fa sentire la sua mancanza. Vi pregherei di considerare le mie letture come delle pause: pause di distrazione, direi, più che di meditazione: anzi, pause di riposo negli intermezzi. Eseguire queste musiche sublimi una di seguito all’altra probabilmente vi avrebbe travolti e sopraffatti. C’era bisogno di un po’ di chiacchiere per riprendere fiato fra un brano e l’altro”.
Il XIV Festival Pergolesi Spontini, organizzato dalla Fondazione Pergolesi Spontini sotto la guida dell’Amministratore Delegato William Graziosi e con la consulenza artistica del M° Alberto Martini, si avvale del sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dei Soci Fondatori (Regione Marche, Comune di Jesi, Comune di Maiolati Spontini), dei Partecipanti Aderenti (Comuni di Monsano, Montecarotto, San Marcello), del Partecipante Sostenitore (Camera di Commercio di Ancona), dei Fondatori Sostenitori (Art Venture: Gruppo Pieralisi, Leo Burnett, Moncaro, New Holland-Gruppo Fiat, Starcom Italia), e del patrocinio del Consiglio Regionale delle Marche. Sponsor principale è Banca Marche.
L’ingresso è libero.
Per maggiori informazioni: Fondazione Pergolesi Spontini (Tel. 0731.202944) www.fondazionepergolesispontini.com