Da Jesi a Trieste: la Traviata di Svoboda arriva al Teatro Lirico G. Verdi
Redazione
21 Mar 2014 - Musica classica, News classica
E’ firmato dalla Fondazione Pergolesi Spontini l’allestimento della Traviata di Giuseppe Verdi che andrà in scena da venerdì 21 marzo e fino al 1 aprile 2014 al Teatro Lirico G. Verdi di Trieste, nell’allestimento dai bozzetti scenografici di Josef Svoboda, con la regia di Henning Brockhaus, la ricostruzione scenografica di Benito Leonori, i costumi di Giancarlo Colis e le coreografie di Valentina Escobar.
L’allestimento, realizzato a Jesi nel Laboratorio Scenografico della Fondazione, in Via Carlo Marx, con maestranze locali e professionisti marchigiani, sarà diretta a Trieste da Gianluigi Gelmetti, con il soprano Jessica Nuccio (Violetta Valery), il lituano Merunas Vitulskis (Alfredo) e l’ucraino Vitaliy Bilyy (Giorgio Germont).
A seguire, dal 17 al 29 maggio 2014, l’opera sarà rappresentata alla Victorian Opera di Melbourne, in Australia, con la direzione del M° Richard Mills, che l’ha definita “una produzione mozzafiato, progettata da uno dei più influenti scenografi del XX secolo il cui lavoro non è mai stato visto in Australia fino ad ora”.
Precedentemente, nel dicembre 2013, l’opera è stata rappresentata con grande successo al Teatro Comunale di Sassari, dopo aver toccato dal 2009 ad oggi anche i palcoscenici del Teatro Pergolesi di Jesi, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Carlo Felice di Genova, Teatro dell’Aquila di Fermo, Teatri S.p.A di Treviso, Fondazione Nuovo Teatro Verdi di Brindisi e Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno. Alcune scene della Traviata, inoltre, è stata rappresentata lo scorso ottobre alla Royal Hall di Muscat in Oman.
Spiega William Graziosi (amministratore delegato della Fondazione Pergolesi Spontini e manager teatrale che opera a livello internazionale in qualità di Vice Sovrintendente e Direttore Artistico di Astana Opera, in Kazakhstan e di Consulente presso la Victorian Opera di Melbourne): “La Fondazione Pergolesi Spontini da anni e per 12 mesi l’anno lavora attivando continue connessioni con l’Italia e con l’estero; da sempre è stata ed è tutt’ora molto attiva e protagonista nell’organizzare e promuovere circuiti produttivi che consentono di ammortizzare i costi dei vari allestimenti, salvaguardando al tempo stesso elevati livelli qualitativi. In uno scenario nazionale sempre più caratterizzato dalla crisi del settore culturale, collaborazioni coproduzioni sinergie e reti produttive sono sempre più vitali e necessarie”.