Lavori in corso: uno spettacolo in divenire dall’umorismo contagioso
di Elena Bartolucci
15 Feb 2014 - Commenti teatro
Porto S. Elpidio (FM) – Venerdì 7 febbraio 2014 il palcoscenico del Teatro delle Api si è trasformato in una sorta di “cantiere aperto” grazie allo spettacolo Lavori in corso di Ale & Franz (al secolo rispettivamente Alessandro Besentini e Francesco Villa).
Come lo stesso duo comico ha tenuto a precisare, “ogni spettacolo è diverso dall’altro, partendo dall’esperienza della rappresentazione precedente e trasportando di sera in sera tutto ciò che di nuovo lo ha arricchito”, poiché è lo stesso pubblico in sala a contribuire alla crescita e alla maturazione della rappresentazione che muta e prende forma serata dopo serata.
Lo spettacolo si è dipanato per due ore intense e per nulla ha risentito di momenti calanti vista la raffica continua di battute dall’umorismo tipico di questo duo che ha fatto gavetta proprio dal palcoscenico di Zelig.
Nel primo sketch i due, di nero vestiti e bardati con dei grossi occhiali scuri, si trovano a una veglia funebre (ricreata in sala con la presenza di un cero acceso al centro del palcoscenico e un’ondata quasi fastidiosa di incenso), apparentemente per dare l’ultimo saluto al loro compianto amico Teo: uomo dedito all’alcool, bische clandestine, corse di cavalli, prostituzione e atti criminosi, che alla fine lo hanno portato in carcere. Peccato che i due che lo conoscevano così bene non perché erano suoi amici, ma i suoi strozzini e anche assassini.
Nella seconda scenetta Ale è in trepida attesa di rincontrare Maria (Franz), una sua ex-fidanzata, considerata un grande amore del passato, che, scioccato, scoprirà invece esser diventato un uomo. Entrambi ripercorrono comunque il viale dei ricordi, scoprendo però che la famiglia di Maria/o è stata anch’essa sconvolta da cambi di sesso a Casablanca.
Lo sketch successivo con i due anziani intenti a giocare una partita a scopa è sicuramente quello che è stato costellato da un continuo scroscio di applausi e risate a crepapelle vista la raffica di battute esilaranti che hanno fatto letteralmente piangere dal ridere chiunque in sala.
Il momento seguente in realtà è stato ripreso da un numero di rivista del 1942del grande Walter Chiari riguardo un simpatico siparietto incentrato su una discussione tra due amici di vecchia data, Fidel e Palmiro, i quali, dopo tanti anni che si sono persi di vista, si rincontrano prima di andare a votare. In passato entrambi militavano nel partito comunista, ma col tempo Palmiro ha cambiato rotta: ora si fa chiamare Paul, guida un SUV, ha un levriero afghano come cane e vive a St. Moritz. Fidel, invece, è rimasto lo stesso: ha sei figli, compra ancora l’Unità e guida la sua Panda scassata. Quest’ultimo si fa quasi dissuadere a non votare a sinistra, perché Paul con le sue metafore lo convincono che il comunismo sia solo un’utopia, ma poi gli confonderà ancor più le idee, affermando che è stato anche un’importante realtà storica. Passato il tempo a discutere, i seggi sono ormai chiusi, ma Fidel regalerà all’altro un effetto sorpresa.
Al termine dello spettacolo arriva un numero in cui due vicini di casa si ritrovano sul cornicione di casa, entrambi intenti a buttarsi di sotto perché uno non sopporta i continui tradimenti della moglie e l’altro che soffre di divertentissime amnesie ricorrenti.
Visto lo scrosciare degli applausi finali, il duo comico ha voluto regalare ancora un numero esilarante, che gli stessi hanno ammesso essere ancora in corso d’opera: Ale è alle prese con un improvviso incendio nel garage, ma al telefono invece dei pompieri risponde il centralino di SOS solitudine con Franz che lo tiene occupato con domande del tutto frivole e fuori luogo, lasciandolo in attesa con canzoni in tema con i suoi stati d’animo.
La parte interessante dello spettacolo sono stati i vari intramezzi proposti tra uno sketch e l’altro, guidati da una voce narrante fuori campo, che ha letto i pensieri di una profondità sconcertante scritti sui muri o su dei fogli di alcuni pazienti dell’ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini di Milano e che sono stati trasformati in ottimo materiale di scena, conclusosi con una citazione riguardo il senso della pazzia di Alda Merini.
Per chiunque avesse avuto il dubbio di assistere al solito repertorio dei due comici milanesi, è rimasto altamente soddisfatto nello scoprire invece delle nuove gag esilaranti e caratterizzate da un’ottima improvvisazione e quella sana comicità di un tempo.
Lo spettacolo è scritto da Ale & Franz e Antonio De Santis, mentre la regia è affidata ad Alberto Ferrari.
(Le immagini di scena inserite nell’articolo si riferiscono allo spettacolo “Lavori in corso” ma non alla recita di Porto S. Elpidio)