Offida Opera Festival al via con gli ottoni
Silvana Scaramucci
10 Set 2013 - Commenti classica
Offida (AP) – Con il concerto inaugurale degli ottoni della Chamber Orchestra “R. Strauss” si è aperta in Offida la quarta edizione dell’O.O.F. (Offida Opera Festival), un festival lirico, tra gli ultimi nati del genere, ma con proprie originalità programmatiche, studiate appositamente per gli spazi di accoglienza della città del merletto. E a tale proposito mettiamo subito in rilievo l’appuntamento di martedi p.v., 10 settembre, con “ Bambini all’Opera”, un percorso itinerante nell’incasato trecentesco nell’ambito del quale i piccoli, suddivisi per fasce d’età, seguiranno una rappresentazione sui generis de La Traviata di Verdi, un modo divertente per avvicinare le nuove generazioni alla grande musica.
Il programma prevede inoltre altri tre appuntamenti dislocati tra il teatro cittadino “ Serpente aureo” e l’antico convento oggi sede di un’importante enoteca regionale, meglio noto col nome di Vinea. Al teatro si terranno l’invito all’opera “ Il big Luciano Pavarotti”, in cui si ripercorre la carriera artistica del grande tenore anche attraverso un filmato inedito, e la serata conclusiva del Festival con Cavalleria Rusticana di Mascagni e un omaggio a Verdi ( arie, duetti, cori). Presso Vinea invece si terrà il Gran Galà d’Opera, quarto e penultimo appuntamento dell’edizione 2013 dell’O.O.F.
Pur se ripetitivi, torniamo a sottolineare la suggestione della chiesa di S. Maria della Rocca, sede ospitante del concerto inaugurale cui sopra si è accennato e che ha affascinato i cinque sensi del bel pubblico partecipante, fra cui diversi stranieri, talmente da far chiudere un occhio, anzi un orecchio, sulla resa non proprio perfetta dell’acustica. E proprio questo inconveniente ha indotto a un cambio di programma all’ultimo momento esprimendo la formazione degli ottoni sonorità molto avvolgenti, non ben restituite dalla pur splendida capriata. Il concerto, diretto dal m°. Maurizio Petrolo, che è l’anima e il direttore artistico del festival offidano, si è aperto e chiuso con l’inno nazionale Fratelli d’Italia ed ha proposto esecuzioni del Trumpet Voluntary di Jeremiah Clarke,un classico del repertorio barocco inglese, noto anche per essere stato scelto per le nozze di Carlo e Diana, dell’Overture dalla Carmen di Bizet, di tre danze da Danserye di Tylman Susato, un artista fiammingo, stampatore, incisore e musicista del XVI secolo, di Paganini, di M. Ippolitov – Ivanov di cui è stata eseguita la Processione del Sardar dagli Schizzi caucasici, Rossini e Verdi ineludibile nell’anno del bicentenario della nascita. Molto bravi i maestri esecutori, agile e autorevole la bacchetta del m.° Petrolo. Una particolare menzione meritano i solisti Giampiero Giumento al clarinetto che nel la cavatina rossiniana di Rosina ha interpretato il ruolo solitamente del soprano, e Michele Di Lallo che al fagotto, cosa assai poco comune e per questo più apprezzabile, ha eseguito il preludio della suite n.2 di J.S. Bach riuscendo a non privare il pubblico di un brano già in programma e poi cancellato del grande maestro di cappella lipsiano.