Chiamami ancora amore


11 Ago 2013 - Dischi

recensione di Alberto Pellegrino

Vecchioni tra nuove canzone e vecchi successi sull'amore

Chi l'avrebbe mai detto che un cantautore anche se famoso e per giunta con un testo impegnato avrebbe vinto il Festival di San Remo 2011? All'inizio nessuno ci avrebbe scommesso eppure è accaduto. Quest'anno il vincitore è stato Roberto Vecchioni con la canzone Chiamami ancora amore. à il segno che i tempi stanno maturando o che il pubblico giovane ha un peso maggiore nelle votazioni? Fatto sta che non accadeva dai tempi lontanissimi di Sergio Endrigo che, tra l'altro, s'impose che una classica canzone d'amore. Invece Vecchioni parte sparato come un treno e canta per il poeta che non può cantare/per l'operaio che ha perso il suo lavoro,/per chi a vent'anni se ne sta a morire/in un deserto come in un porcile./E per tutti i ragazzi e le ragazze/che difendono un libro, un libro vero,/così belli a gridare nelle piazze/perchè stanno uccidendoci il pensiero;/per il bastardo che sta sempre al sole;/per il vigliacco che nasconde il cuore,/per la nostra memoria gettata al vento/da questi signori del dolore . Parole così impegnate ma anche così chiare e sorrette da una melodia semplice e orecchiabile non si erano mai sentite nella città dei fiori. Vecchioni ha detto che ha voluto parlare alla gente semplice e agli intellettuali, agli artisti e ai sognatori, ai democratici e ai lavoratori senza intellettualismi e contorsioni celebrarli, abbattendo le barriere tra la canzone e la canzone d'autore, mettendo insieme una tematica politica con un contenuto esistenziale. A 67 anni, dopo tante canzoni impegnate , ha sentito il bisogno di rivolgersi a tante persone scrivendo una canzone di getto sopra la tenda di un albergo, non avendo a disposizione un pezzo di carta. Secondo Vecchioni la maggioranza silenziosa, stanca di imbonitori televisivi, comincia a riscoprire l'importanza di usare la testa, il valore unificante della cultura, per cui è questo il momento di parlare in modo intelligente a tutti. Nel nuovo cd vi sono brani classici scelti con molta cura e scritti tra il 1979 e il 2000 (Mi manchi, Dentro gli occhi, Piccolo amore, L'amore mio, Love song, Canzoni e cicogne) e Il nostro amore scritto con i Dolcenera, estrapolato dalla Sinfonia n.6 Patetica di Tchaikovsky; vi è poi un omaggio a cantautori molto amati come Tecno (Lontano lontano) e De Andrè (Hotel Supramonte). Vi sono anche due nuove composizioni: Mi porterò, una riflessione sul tempo e sull'ansia di vivere, sulla doppia personalità (Dorian Gray) e soprattutto sulla memoria di chi si è amato e sui ricordi più belli da portare con sè dove sarò o non sarò ; La casa delle farfalle, una canzone incentrata sul sogno e sulla lotta contro il dolore, legata alla figura della Madre, eterna consolatrice di ogni pena che aspetta sempre là dove alla fine della notte/nei colori del silenzio,/c'è una casa di farfalle/in mezzo al vento .


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