Recensione del documentario “Pino Daniele – Nero a metà”
di Francesca Bruni
13 Gen 2025 - Commenti cinema
Pubblichiamo la recensione di Francesca Bruni del docufilm “Pino Daniele – Nero a metà” uscito nelle sale cinematografiche in occasione del decennale dalla sua scomparsa. Un viaggio straordinario nella carriera del poeta partenopeo diretto da Marco Spagnoli.
(Le foto di Pino Daniele sono di Lino Vairetti; quelle scattate durante la lavorazione del docufilm sono di Anna Camerlingo)
È uscito nelle sale cinematografiche il 4 gennaio il bellissimo documentario di Marco Spagnoli e Stefano Senardi “Pino Daniele – Nero a metà”, in occasione del decimo anniversario dalla morte dell’artista napoletano.
Un viaggio magico che ripercorre la carriera di un artista innovativo che ha dato una svolta al panorama musicale italiano.
Attraverso testimonianze di famosi artisti che hanno collaborato con Pino, critici musicali e giornalisti viene raccontato tutto il periodo dagli anni 70, dove tutto cominciò, fino agli anni 80, in una Napoli autentica ed umile come lo spirito dell’artista stesso.
La musica diventa anima attraverso la sua particolare voce che ha incantato e dato corpo ad emozioni e sentimenti come una farfalla che si posa delicatamente su ognuno di noi.
La sua genialità è stata anche quella di saper fondere la musica partenopea con diverse contaminazioni musicali di varie culture ed etnie grazie alla sua strepitosa band chiamata “Napoli Centrale” composta da artisti di altissimo livello come Tullio de Piscopo, Tony Esposito, James Senese, Joe Amoruso, Rino Zurzolo e Fabio Forte.
“Nero a metà” prende il nome dal terzo album che lo ha reso famoso in tutto il mondo, un successo che nemmeno lui stesso avrebbe mai immaginato di raggiungere. A Pino, però, non interessava la fama: desiderava semplicemente essere se stesso, esprimere il suo talento naturale e comunicare con il pubblico in modo genuino. Per lui la musica è stata sempre linfa vitale ed è per essa che ha sempre vissuto.
È proprio questa autenticità che lo ha reso unico e indimenticabile.
SCHEDA DEL DOCUFILM “PINO DANIELE – NERO A METÀ”
Un documentario di MARCO SPAGNOLI e STEFANO SENARDI
- Regia di MARCO SPAGNOLI
- Distribuito da EAGLE PICTURES
- Produzione FIDELIO ed EAGLE PICTURES
- Prodotto da Daniele Basilio, Silvio Maselli e Roberto Proia
- Produttori Esecutivi Francesca Andriani e Guglielmo D’Avanzo
- Organizzatore Generale Carmine Daniele
- Montatore Jacopo Reale
- Direttore della fotografia Gianluca Palma
- Montaggio del suono Marco Furlani
- Musiche Pasquale Catalano
APPROFONDIMENTI
Sono intervenuti nel documentario: Vincenzo Affinita, Viola Ardone, Enzo Avitabile, Carmine Aymone, Nelly Bisaccia, Miriam Candurro, Raffaele Cascone, Gino Castaldo, Tony Cercola, Biagio Coscia, Tullio De Piscopo, Gigi De Rienzo, Teresa De Sio, Mauro Di Domenico, Cristina Donadio, Lello Esposito, Tony Esposito, Roberto Giangrande, Enzo Gragnaniello, Gianni Guarracino, Ezio Lambiase, Renato Marengo, Carlo Massarini, Pietra Montecorvino, Claudio Poggi, Peppe Ponti, Paolo Raffone, James Senese, Jenny Sorrenti, Bruno Tibaldi, Lino Vairetti, Fausta Vetere, Ernesto Vitolo.
Con le performance dei giovani talenti: Andrea Radice con Fabrizio Falco, Gabriele Esposito, Chiara Ianniciello con Antonio D’Agata e Giulio Scianatico.
NOTE DI REGIA di Marco Spagnoli
Il nostro film documentario si riferisce così quello che Stefano Senardi, produttore musicale e protagonista del nostro racconto, ritiene l’album più bello e significativo di Pino Daniele, “Nero a metà” (1980). L’idea è stata quella di fare intraprendere all’ex manager ligure un altro viaggio fisico, ma anche spirituale, così come era già accaduto per il lavoro precedente “Franco Battiato – La Voce del Padrone”.
Un percorso storico, emotivo e musicale che va a ritroso sugli album precedenti di Pino Daniele, “Terra Mia” (1977) e “Pino Daniele” (1979).
D’altronde, sebbene il disco sia dedicato a Mario Musella, cantante degli Showmen, “Nero a metà” è un po’ come uomo in blues, mascalzone latino e lazzaro felice, un “soprannome calzante” per il grande artista napoletano.
È così che Stefano Senardi viaggia alla scoperta del suo amico Pino di cui racconta il lavoro e la visione, e di cui incontra i principali amici e collaboratori.
Pino Daniele, infatti, è stato soprattutto un ‘rivoluzionario’ che ha condiviso idee nuove insieme a personalità come la Nuova Compagnia di Canto Popolare, Gli Showmen, Napoli Centrale e – in seguito – con il suo amico Massimo Troisi.
“Quando”, la canzone meravigliosa composta da Daniele e Troisi, è diventata realtà proprio grazie all’impegno di Senardi come produttore discografico.
Napoli è al centro del nostro racconto per raccontare Pino Daniele e la sua influenza sulla cultura del nostro paese, attraverso un testimone d’eccezione che ci restituisce la storia e la personalità dell’artista in maniera importante, intima ed inedita. Un percorso di racconto che tra arte e aneddoti rende omaggio non solo alla storia del musicista e delle sue canzoni, ma che riesce anche a celebrare l’eredità artistica e filosofica di questo cantautore unico, capace di essere fortemente presente, da quasi mezzo secolo, nell’immaginario collettivo italiano, ma – soprattutto – meridionale.
Visivamente il racconto fatto di materiali di archivio rari ed inediti nonché di riprese nella Napoli di oggi, restituisce allo spettatore un punto di incontro tra presente e passato, sintetizzato dalla guida gentile, ma competente e appassionata, di Stefano Senardi.
Senardi, anche qui, prende, quindi, oggi, per mano lo spettatore e lo guida alla scoperta dei tanti mondi di Pino Daniele: l’uomo, l’artista, l’amico, il musicista. Un film, quindi, ispirato dall’arte dell’uomo, ma anche fortemente rispettoso dei dettami e delle scelte dell’artista. Tutto avviene in un’atmosfera di confidenza e totale apertura, ma anche di rispetto e di amore sincero che si va creando durante tutti i dialoghi del documentario. Un qualcosa che io stesso non ho mai testimoniato direttamente e che, credo, sia raramente riscontrabile in operazioni artistiche e culturali di questo genere.
Del resto, un film deve essere una sorpresa per il pubblico, ma anche per chi lo fa.
Miriamo a raggiungere anche qualcosa di più profondo attraverso questo documentario che riunisce talenti differenti in grado di offrire prospettive diverse sul lavoro di Pino Daniele: una capacità analitica data dalla conoscenza e dall’amicizia. Su tutti gli episodi del racconto costruiti e filmati in questo senso, la visione dell’importanza di Pino Daniele serve a capire non solo la musica napoletana, ma lo stesso cambiamento che in mezzo secolo ha toccato profondamente una città rimasta sempre sé stessa, ma al tempo stesso profondamente cambiata nel suo sguardo, anche grazie all’opera di Pino Daniele.
In questo senso, “Pino Daniele – Nero a metà” non è solo un documentario su un grande artista, ma è soprattutto la ‘stele di Rosetta’ per interpretare e decodificare un grande genio della musica pop che – come pochi altri – ha saputo rileggere ed influenzare la cultura napoletana ed italiana di fine ventesimo secolo.
Il nostro è un racconto che ha lo scopo di provare a raccontare la grande eredità artistica dell’uomo e artista Pino Daniele, nei luoghi che lo hanno visto nascere musicalmente, raccontato attraverso i suoi amici ed estimatori, ma anche tramite i tanti dubbi e le inevitabili incertezze ed ombre che avvolgono la carriera di qualsiasi grande artista e – in verità – la vita stessa delle persone.
COMMENTO di Stefano Senardi
Il film è un omaggio affettuoso all’uomo e al musicista Pino Daniele, al riscatto che ha rappresentato per il suo popolo e la sua città, e racconta anche la rivoluzione musicale straordinaria che ha operato attingendo dalla tradizione e affrancandola da ogni schema.
Ho avuto la fortuna di lavorare da vicino con Pino Daniele e riconoscerlo anche come uomo generoso ed estremamente attento alla libertà e alla giustizia. Una fortuna per me che l’ho sempre considerato uno dei più grandi artisti del mondo, e sicuramente uno dei miei preferiti.
Questo nostro tributo sottolinea ancora una volta la presenza tangibile dell’artista, mai la sua assenza, il suo rapporto indissolubile anche se controverso, ma sempre appassionato, nei confronti della sua città, città che soffre ma che sembra non faccia niente per riscattarsi e la musica di Pino Daniele in questo contesto serve anche come cura.
Lui è l’esempio di un uomo che non si è mai fermato davanti alle prime difficoltà, napoletano verace ma al di fuori da ogni stereotipo o luogo comune.
Napoli e tutti i grandi musicisti che sono stati vicini a Pino Daniele e che hanno risposto alla nostra chiamata con grande entusiasmo e disponibilità sono stati gli altri veri protagonisti di questo racconto che abbiamo realizzato col cuore in mano.
MARCO SPAGNOLI (Napoli, 1970)
Candidato tre volte al David di Donatello, ha vinto due Nastri d’Argento.
Giornalista, Critico, Regista e Sceneggiatore, Deputy Director, Head of Doc & Factual del Mia Market di Roma, ha realizzato il primo podcast dedicato al cinema per Audible – Amazon, intitolato Interno Giorno e il primo podcast dedicato all’esplorazione italiana dello Spazio per Rai Radio 3 intitolato Volare! Per Rai Radio 3 ha realizzato anche il podcast Sophia Loren – Voce di una Diva ispirato al lavoro per il suo documentario in onda su Rai 1, Sophia!.
Consulente di Festival ed eventi internazionali come il Bifest di Bari e Direttore del Gala Cinema e Fiction, Spagnoli ha realizzato le docufiction per Raiuno Figli del Destino e Questo è un uomo: la prima incentrata sulle leggi razziali con protagonista – tra gli altri – la Senatrice Liliana Segre come autore e co-regista, la seconda dedicata a Primo Levi come collaboratore alla sceneggiatura, autore delle interviste e della ricerca dei materiali.
Ha scritto e diretto diversi documentari distribuiti da Major americane con NBCUniversal, The Walt Disney Company, Viacom – Paramount e A&E Networks. Insegna Documentario presso il Master di Writing della Luiss Business School e il suo corso sulla preparazione di Pitch per documentari è disponibile Worldwide sulla piattaforma globale di e-learning Domestika.
È membro votante dell’Accademia del David di Donatello, dell’European Film Academy e dei Golden Globes.
STEFANO SENARDI (Imperia, 1956)
Laureato in Lettere e Filosofia all’Università degli Studi di Genova conseguendo nell’anno 2007-2008 con una votazione di 110 e lode la Laurea sulla canzone popolare e di protesta in Italia.
Inizia la carriera, ancora studente, in Cgd-Sugar all’inizio degli anni ‘80.
In poco tempo raggiunge l’apice della carriera discografica ricoprendo vari ruoli: da direttore generale della CGD East West (Gruppo Warner) a fine anni ‘80, a Presidente della PolyGram Italia dal 1992 al 1997 (amministratore delegato e presidente più giovane d’Italia nel settore discografico).
Durante il periodo WEA (Warner, Elekra, Atlantic) ha contribuito al raggiungimento di best seller internazionali, realizzando la raccolta “Le più belle canzoni di Frank Sinatra”, il cui grande successo è stato il motore del primo grande concerto italiano dell’artista. Pubblica per primo nel mondo il disco dei Simply Red e si occupa della promozione/marketing di artisti come Madonna (video “Live in Italy” e lancio europeo dell’album “Like a virgin”), Tracy Chapman con 800mila copie vendute (record di vendite europeo); è al Festival di Sanremo insieme a George Harrison, Paul Simon, Eric Clapton e molti altri. Con Cgd/East West lavora al successo dei best seller di Enrico Ruggeri, Raf, Litfiba, i Pooh, Vinicio Capossela, Paolo Conte, Pino Daniele e Ornella Vanoni. Alla Polygram contribuisce al successo di artisti come Biagio Antonacci, Zucchero, Carmen Consoli. Firma Jovanotti, Franco Battiato, Gianluca Grignani, Gianna Nannini. È leader europeo con le vendite di U2, Cranberries e Sting.
Attraverso l’etichetta Black Out accompagna il successo della grande musica indipendente italiana: Subsonica, Negrita, Modena City Ramblers, CSI, Africa United, Casino Royale, Marlene Kuntz, Afterhours. A fine anni ‘90 crea Nun Entertainment pubblicando con successo i dischi di Alice, Corso Como 10, Feel Good Production, Cousteau, Simply Red, Nicola Arigliano, Paola Turci. Direttore di Radio Fandango con Domenico Procacci, realizza importanti colonne sonore come quella di “Caos Calmo” (con il tema di Ivano Fossati) e “Diaz” (entrambe le colonne sonore conquistano il premio Donatello), e collabora alla scelta delle musiche per la serie “Una Squadra”, dedicata ai grandi del tennis italiano.
Ideatore, curatore e consulente artistico di “33 Giri Italian Masters” su Sky Arte.
È stato consulente di programmi TV come X-Factor, Che Tempo Che Fa, Festival di Sanremo, direttore artistico del Festival MusArt di Firenze, del Medimex insieme ad Ernesto Assante.
Ha pubblicato con Fernanda Pivano e Sergio Sacchi “I miei amici cantautori”, edizioni Mondadori, con Francesco Messina per Rizzoli Lizard, “L’Alba dentro l’imbrunire”, libro dedicato a Franco Battiato, ed è autore del libro “La Musica è un lampo”, edizioni Fandango.
Coautore del soggetto e della sceneggiatura e direttore artistico del film documentario “La Voce del Padrone”, vincitore del Nastro d’Argento 2023.
È direttore e coordinatore scientifico del Master Music Business Management 24 Ore e dal 2023 è Presidente del Club Tenco.
EAGLE PICTURES
Eagle Pictures è una società di produzione e distribuzione integrata presente in ogni segmento della catena di sfruttamento del contenuto, dalla produzione e acquisizione dei diritti alla distribuzione attraverso i canali: cinema, home video, televisione (Pay TV, Free TV) e Digital Rights / New Media. La società, il cui principale azionista è Tarak Ben Ammar, ha distribuito grandi successi, tra cui “Coda” – vincitore premio Oscar® come Miglior Film nel 2022 – e “Green Book” – vincitore del Premio Oscar® come Miglior Film, che ha superato in Italia il milione di presenze, diventando il film Premio Oscar® che ha incassato di più negli ultimi 15 anni. Eagle Pictures ha distribuito negli anni numerosi successi tra cui: “House of Gucci”, “Top Gun: Maverick”, “Mission: Impossible – Dead Reckoning – Parte uno”, “Transformers: Il Risveglio”, il Premio Oscar® “Il discorso del re”, “La passione di Cristo”, “American Hustle – L’apparenza inganna”, “Il lato positivo”, la saga “Twilight”, “Vice – L’uomo nell’ombra. Eagle, inoltre, distribuisce in Italia “Paramount Pictures” e ” SONY Pictures”, due delle più importanti major americane.
FIDELIO SRL
Fidelio Srl è una società di produzione cinematografica e audiovisiva e di organizzazione eventi che nasce dall’incontro tra investitori e manager del settore audiovisivo. Fondata da Silvio Maselli e Daniele Basilio, Fidelio punta sulla qualità dello sviluppo delle storie, lavorando sia su progetti originali che su adattamenti letterari.
Fidelio ha realizzato:
- “L’uomo materasso” di Fulvio Risuleo (cortometraggio);
- “Vetro” di Domenico Croce (lungometraggio);
- “My soul summer” di Fabio Mollo (Lungometraggio)
- “Essere Hikikomori – La mia vita in una stanza” (documentario)
- “Aemilia 220. La Mafia sulle rive del Po” di Claudio Canepari e Giuseppe Ghinami (docufiction)
- “Antonia” di Chiara Malta (serie TV)
- “Charbon” di Manu Riche (documentario)
- “Pino Daniele – Nero a metà” (documentario)
- “HYPE” di Fabio Mollo e Domenico Croce (serie TV)
Attualmente ha in sviluppo numerosi film, serie TV e documentari.