Grande successo per “Autunno Danza” di “Fuorimargine” in Sardegna


a cura della Redazione

20 Dic 2024 - Commenti danza

Chiude la trentesima edizione di “Autunno Danza”, progetto di “Fuorimargine” – il Centro di Produzione di Danza e Arti Performative della Sardegna che ha proposto una stagione caratterizzata da esiti artistici sperimentali, con prime nazionali, autorialità emergenti, creazioni site-specific, opere dal respiro internazionale.

Chiara Bersani, Sottobosco, foto di Alice Brazzit

Autunno Danza, progetto di Fuorimargine, il Centro di Produzione di Danza e Arti Performative della Sardegna, chiude la sua trentesima edizione con un grande successo di pubblico che ha avuto occasione di condividere una visione unica sul panorama del contemporaneo, con artisti emergenti e affermati, italiani e internazionali.        

Cristina Kristal Rizzo, Boga, courtesy of the artists/Danae Festival Milan

Diretto da Momi Falchi e Giulia Muroni, Autunno Danza 2024 si pone come momento di chiusura di questo triennio di lavoro come Centro di Produzione che ha visto Fuorimargine impegnato a supportare e dare vita a 30 date di spettacoli in produzione all’anno, 40 date di ospitalità all’anno, oltre 100 date di tournée in Francia, Belgio, Svizzera, Spagna, Bulgaria, Canada, Portogallo, Germania, per le compagnie e gli artisti supportati.

Alessandro Sciarroni, DREAM, © Claudia Pajewski

Questa struttura rappresenta un modello virtuoso di produzione e diffusione della danza contemporanea, integrando una visione politica e culturale che unisce il radicamento territoriale in Sardegna con una prospettiva di respiro nazionale e internazionale e un’indagine sulle marginalità. Fuorimargine per gli artisti è un luogo protetto dove poter creare qualcosa che ancora non esiste.

Alessandro Sciarroni, Op22No 2, © Andrea Macchia

Con questi punti fermi, Fuorimargine si è affermato come un interlocutore autorevole nei circuiti performativi più rilevanti, ma anche come strumento di produzione culturale, capace di creare opportunità lavorative e insistere, anche economicamente, sul territorio in cui opera.

Matteo Sedda, Fuck me blind, courtesy l’artista

Il Centro si distingue per una struttura flessibile che valorizza sia artisti affermati con percorsi internazionali, sia giovani danzatrici e performer emergenti, legati al territorio per nascita, residenza o affinità. Attraverso collaborazioni con realtà come Sardegna Teatro, Carovana SMI e Tersicorea, e il dialogo costante con curatrici e coreografe di rilievo, Fuorimargine costruisce uno spazio fertile per la ricerca artistica e l’innovazione.

Samaa Wakim, Losing it, foto di Christian Altorfer

La partecipazione ai principali festival nazionali – Romaeuropa, Short Theatre, Gender Bender, Triennale Teatro – e il coinvolgimento di nomi come Constanza Macras, Meg Stuart, Francisco Camacho, Marie-Caroline Hominal, Anne Teresa De Keersameker, Arno Schuitemaker, Samaa Wakim, Alessandro Sciarroni, Enzo Cosimi, Abbondanza Bertoni, Virgilio Sieni, Michele Di Stefano, Panzetti-Ticconi, Chiara Bersani, Irene Russolillo, Marco D’Agostin e molte altre, consolidano il Centro come un nodo strategico della rete italiana delle arti performative. Fuorimargine contribuisce alla costruzione di un ecosistema culturale che connette artisti e pubblico, superando confini geografici e disciplinari e alimentando un dialogo tra tradizione e contemporaneità.

Ariella Vidach – Aiep, Nel bosco del futuro – foto di U. Favretto

Come scrivono le direttrici artistiche Momi Falchi e Giulia Muroni: “Le proposte della trentesima edizione del Festival Autunno Danza acquisiscono un senso più significativo nella relazione con la programmazione di Fuorimargine – Centro di Produzione della danza. Oltre al consueto obiettivo di connettere il pubblico e il contesto artistico e territoriale della Sardegna alla produzione nazionale e internazionale di danza contemporanea di più alto rilievo, i 13 titoli presentati per 23 giornate di spettacolo, di cui numerose anteprime e prime nazionali, sono inseriti all’interno di una dinamica vorticosa di interazioni, processi creativi e dialoghi, tramite un proficuo lavoro di prossimità culturale che si concretizza in una costante presenza di un pubblico numeroso e intergenerazionale. La maggior parte delle rappresentazioni ha avuto sold out, a testimonianza del fatto che le proposte di Autunno Danza insieme alle produzioni di Fuorimargine, cedono ossigeno e vitalità a un ambiente fertile, mosso da istanze di innovazione culturale e sempre più connesso fra spinta produttiva, circuitazione e aspirazione a un’ampia visibilità”.

Michele di Stefano, PANORAMICOBANANA, foto di Andrea Macchia – Edit B.   Caravan

In questo universo, Autunno Danza si pone come un contesto plurale che sfugge da una logica che mira a definire un’identità univoca, categorizzante e stabile per essere elemento dinamico e processuale, capace di inglobare al proprio interno molteplici differenze espressive, linguistiche, comunicative, e modificarsi in un atteggiamento di responsabile inclusività e prospettiva.

A chiusura del triennio di Fuorimargine come Centro di Produzione, queste settimane di spettacoli nazionali e internazionali hanno contribuito a delineare nuove possibilità per il contemporaneo in Sardegna, a dare spessore a delle visioni e ad arricchire la comunità di nuovi percorsi creativi. http://www.fuorimargine.eu

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