GOD HATES US ALL
11 Ago 2013 - Dischi
di Daniele Titta
Sono pochi i gruppi che ad ogni loro uscita sconvolgono il mercato discografico di solito adagiato sulla vendita di prodotti commerciali. Tra questi ci sono sicuramente gli Slayer. Tre anni dopo l'uscita dell'ottimo Diabolus in musica , gli Slayer tornano in perfetta forma con questo God hates us all . Non siamo sui livelli del loro capolavoro assoluto Reign in blood , ma ci siamo abbastanza vicini. Disco violento, aggressivo, estremo, tutto maledettamente Slayer. Si rischia di cadere nella retorica, nell'esaltazione di un gruppo che ormai non ha più niente da dimostrare, se non di essere come al solito un gradino sopra gli altri. Nessuno in campo thrash metal è capace di stare al loro livello. Nonostante le loro uscite siano rare, o perlomeno non frequenti come ad inizio carriera, gli Slayer sanno illuminarci sempre con delle gemme di valore inestimabile. God hates us all è un titolo terribile, profetico, adatto alla musica degli Slayer. Nessuno ha una vita perfetta, tutti sono costretti, almeno una volta nella vita, a subire qualche calvario, qualche difficoltà seria. La furia di Dio può scagliarsi su di noi in ogni momento. Un titolo che può essere considerato anche un monito su come prendere la vita. Musicalmente God hates us all non aggiunge nulla di nuovo ad una miscela già collaudata da una carriera quasi ventennale. Ritmiche assassine, chitarre lanciate a velocità folle, il solito basso isterico, insomma il repertorio classico che ha fatto degli Slayer una band di culto. Abbiamo avuto l'impressione che questo sia il disco più professionale del gruppo americano. Nonostante i tempi di vera e pura ispirazione siano passati, le produzioni degli Slayer rimangono su un ottimo livello grazie alla professionalità dei musicisti. Ma questo non vuol dire che sia un disco costruito, anzi, la vitalità che sprigiona questo lavoro è devastante, reale. Probabilmente a God hates us all seguirà un tour che speriamo possa passare nella nostra penisola. Consigliamo di non perdere il gusto di vedere la band dal vivo. La potenza e l'enorme impatto sonoro che i quattro californiani sanno imprimere alle loro prestazioni live non teme confronti. Gli Slayer hanno dimostrato ancora una volta che bisogna inchinarsi davanti agli dei del metallo.
(fonte: videomusica.it)