Vespertine
11 Ago 2013 - Dischi
Una sottile vena malinconica è il comune denominatore delle dodici canzoni che compongono il nuovo lavoro di Bjork. Maturo nell'ideazione e raffinato nella realizzazione, Vespertine è una sorta di ibrido mutante che mescola in maniera insolita il classicismo orchestrale di Vince Mendoza e Zeena Parkins con i futuristici intrecci ritmici di Matmos e Matthew Herbert, quest'ultimo forse meglio conosciuto come Doctor Rockit. Il corposo campionario di suoni con cui è impreziosito è il risultato di un lungo lavoro di assemblaggio teso alla realizzazione di un prodotto non catalogabile, senza dubbio poetico ma mai altezzoso. Corredato da un video altamente tecnologico e visionario, Hidden Place – il primo singolo dell'album – impazza da molti giorni su tutti i maggiori network internazionali. Il lento incedere della sua andatura ed il carico emozionale di cui è intriso creano molteplici ambienti sonori che mimano la realtà senza mai lasciarsene risucchiare. Con i suoi eterei vocalizzi e la marcata teatralità del suo proporsi, Bjork appare infatti come una delle più attente lettrici del mondo che ci circonda. Vespertine è un album concreto e spirituale allo stesso tempo. E' la prova di una maturità artistica ed umana finalmente acquisita. Il rumorismo intelligente' di tracce come Undo , Cocoon o Heirloom rimandano in maniera inequivocabile al pionierismo ambientale di Aphex Twin e Autechre, il cui suono ha recentemente influenzato bands di levatura internazionale come Depeche Mode e Radiohead. L'aver coinvolto nella realizzazione di Vespertine gli stessi Matmos è un'ulteriore riprova della recente infatuazione di Bjork per la cosiddetta sample music', malgrado il progetto artistico della musicista islandese vada molto al di là di questo. I beats minimalisti delle tracce qui presenti sono infatti solo l'ossatura su cui si impianta la ben più marcata componente sinfonica e corale di Vespertine ( Sun In My Mouth ).
di Andrea Andypop Camerino
(tratto da videomusica.it)