Via Volta della Morte


11 Ago 2013 - Libri

Un romanzo noir ambientato a Urbino. Aurelio Picca, scrittore laziale autore di numerosi romanzi di successo, ha pubblicato nel 2006 il romanzo Via Volta della Morte, ambientato in una Urbino città universitaria e città d'arte, su cui aleggia ancora la misteriosa presenza del Duca Federico di Montefeltro. Si tratta di una cupa e sensuale relazione fra Gisella e il professore Valerio Occhipinti, divenuta poi una storia d'amore pulita e coinvolgente fra Gisella e il giovane Sandro che terminerà tragicamente in un duplice omicidio scaturito dal clima di violenza, uso della droga, sfrenata sessualità che circola fra studenti e docenti, nei collegi e nelle aule universitarie, nei palazzi e nei casolari della periferia della città . Gisella e Sandro diventano vittime sacrificali di chi vede la vita in modo conflittuale ed edonistico, pretendendo di imporre la propria volontà e i propri desideri con la forza. Fra le misteriose atmosfere della città rinascimentale, fra le strette viuzze del centro storico, dai cui muri sembra trasudare un presagio di morte, si muove e svolge le sue indagini il commissario Vittorio Macrì, segnato da un'umanità malinconica e pessimista, sentimentalmente coinvolto da una serie di vicende a cui è costretto ad assistere come vigile ma spesso impotente spettatore.

Recensione di Alberto Pellegrino

L'AUTORE
Aurelio Picca è nato a Velletri. Esordisce nel 1990 con la raccolta di poesie Per punizione, cui sono seguiti i racconti de La schiuma (1992) e I racconti dell'eternità (1995). Nel 1996 ha pubblicato il romanzo I mulatti; da Rizzoli sono usciti Tuttestelle (1998), Bellissima (1999), L'esame di maturità (2001, apparso la prima volta nel 1995 presso Giunti) e Sacrocuore (2003). Pubblicista, collabora a quotidiani ( il Giornale , la Repubblica ) e periodici ( Nuovo argomenti , Max ). à autore di due cortometraggi su Roma, presentati al Roma film festival: Elogio delle Torri e palio del bianco, Roma tanta poca e ha realizzato l'intervista filmata a Edward Bunker Asilo infantile. Tra i suoi scritti per la radio ricordiamo La velocità e I cinque sensi. Nel gennaio 2006, a Roma, nell'ambito del Festival del Racconto ha presentato sotto forma di reading il poemetto L'Italia è morta, io sono l'Italia.


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