BabelNova Orchestra presenta “Magma” a Testaccio Estate
a cura di Federica Baioni
15 Giu 2024 - News live
Un concerto speciale e gratuito il 19 giugno per la giornata mondiale del Rifugiato. L’ensemble BabelNova Orchestra sul palco per la prima volta con l’album di esordio “Magma”.
A pochi giorni dall’uscita di “Magma”, l’album d’esordio di BabelNova Orchestra, e dopo il debutto sul palco dell’ultimo Festival di Sanremo, nella serata dei duetti con Dargen D’Amico, l’ensemble calca il palco di Testaccio Estate per presentare al pubblico il nuovo disco.
Un concerto speciale e gratuito il 19 giugno alla Città dell’Altra Economia, a Roma, che dà il via alle iniziative organizzate da Refugees Welcome Italia per la Giornata Mondiale del Rifugiato.
BabelNova Orchestra è una nuova formazione composta dagli ex musicisti dell’Orchestra di Piazza Vittorio, 12 elementi provenienti da ogni parte del mondo, testimoni ed eredi di una delle più affascinanti e pionieristiche storie della musica world in Italia degli ultimi 20 anni, con un progetto che oggi vive una nuova era.
I musicisti arrivati più di 20 anni fa, ormai completamente inseriti nel tessuto culturale italiano, si reinterpretano e rileggono questo diverso magma culturale in cui la musica è cambiata ma soprattutto è mutata la relazione fra le sonorità dei loro paesi d’origine e l’attuale scena italiana. Inoltre con l’inserimento in organico di alcuni musicisti più giovani, di seconda generazione, anche l’espressione musicale si è rinnovata con nuove influenze.
L’ensemble, guidata dal contrabbassista Pino Pecorelli, presenterà per la prima volta al pubblico Magma. L’album, anticipato dai singoli Ama La Tierra e Safi Safi,vuole celebrare in dieci brani la molteplicità dei suoni dal mondo, le differenze e le influenze reciproche con una propria rilettura alla luce di questi cambiamenti. Cumbia, esplosioni mariachi, reminiscenze sufi, fiati jazz, chitarre rockeggianti, ritmi dub e pop creano un esaltante vortice generato dall’incontro fra lo scirocco e il meltemi, l’hurricane e lo zephiros. Una musica che vuole essere globale, contemporanea e controtendenza rispetto ai tentativi di oggi di ritornare a vecchi schemi culturali per approdare verso nuovi preoccupanti nazionalismi.
L’uso di lingue diverse (arabo, spagnolo, una lingua inventata) e i temi che emergono nell’album ne rispecchiano l’anima cosmopolita. I testi raccontano di rispetto per la Terra, amori lontani per donne e uomini dei Paesi che ci si è lasciati alle spalle, sentimenti non corrisposti, desiderio di pace e libertà ma anche ironia verso i poteri forti.
La serata, a ingresso gratuito, vedrà la CAE animarsi dalle 18.30 con i laboratori di cartapesta per bambini e bambine a cura di Per fare un gioco, ancora racconti, storie e approfondimenti condotti da Refugees Welcome Italia e poila cena multiculturale con attiviste e attivisti, migranti e rifugiate del progetto Intersezione. Alle 21.30 luci accese sul palco di Testaccio Estate con i ritmi e i suoni di ogni latitudine di BabelNova Orchestra.
19 GIUGNO TESTACCIO ESTATE BABELNOVA ORCHESTRA Ore 21.30 Ingresso gratuito Largo Dino Frusillo 00153 Roma
Ascolta qui l’album: https://bfan.link/magma-3
LA GIORNATA MONDIALE DEL RIFUGIATO
Al fine di intensificare gli sforzi per prevenire e risolvere i conflitti e contribuire alla pace e alla sicurezza dei rifugiati, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha scelto di celebrare la Giornata Mondiale del Rifugiato il 20 giugno di ogni anno con la Risoluzione 55/76. Il documento è stato approvato il 4 dicembre 2000 in occasione del 50° anniversario della Convenzione del 1951 relativa allo status dei rifugiati.
BIO BABELNOVA ORCHESTRA
Una Babele contemporanea che non teme il caos generato dalla pluralità di linguaggi ma trova nella Musica la lingua madre che celebra la molteplicità di suoni dal Mondo.
BabelNova Orchestra è un progetto nuovo, nella forma e nello spirito, che segue la strada di una delle più affascinanti e pionieristiche storie della musica world (e non solo) in Italia degli ultimi 20 anni, in grado di attraversare l’opera come il cinema, il teatro musicale e la musica classica: l’Orchestra di Piazza Vittorio.
Guidata dal contrabbassista Pino Pecorelli, la BabelNova Orchestra è una formazione di 12 musicisti provenienti da tutto il mondo, un gruppo che si evolve verso la forma più collettivistica dell’ensemble a discapito della dimensione gerarchica dell’orchestra. Con l’inserimento in organico di alcuni musicisti più giovani, di seconda generazione, anche l’espressione musicale si apre con assoluta libertà verso nuove direzioni, pur mantenendo solida l’ispirazione world: pop mediterraneo, reminiscenze sufi, fiati jazz, chitarre rockeggianti, accenni di cumbia, esplosioni mariachi, ritmi dub.
Rimane ferma l’altissima qualità dei musicisti, forti di una storia ventennale fatta di condivisione di esperienze artistiche che li hanno portati a calcare i palchi di mezzo mondo, ospiti delle più prestigiose istituzioni culturali internazionali e protagonisti dei festival e delle stagioni più innovative e ricercate. A partire, naturalmente, da Pino Pecorelli, musicista che nel corso della propria carriera ha spaziato dal cinema al teatro, collaborando con artisti come Mario Martone, Avion Travel, Matthew Herbert, per citarne soltanto alcuni. Il cantante, musicista e compositore tunisino Ziad Trabelsi, anch’egli con una importante carriera alle spalle fra collaborazioni artistiche, progetti inediti ed esperienze come direttore artistico, su tutte quella di Almar’à – L’orchestra delle donne arabe e del Mediterraneo prodotta da Fabbrica Europa. Il musicista e cantante ecuadoregno Carlos Paz, partito, giovanissimo, dallo studio della tradizione andina per arrivare a un’intensa attività di diffusione, fra l’Austria e l’Italia, della musica sudamericana; e uno fra i migliori interpreti del canto sufi, il tunisino Houcine Ataa, di formazione accademica, studioso di canto andaluso e figlio di un intellettuale e poeta sufi. Il batterista, percussionista e cantante cubano Ernesto Lopez, cresciuto in una grande famiglia di musicisti, ha cominciato a suonare fin da piccolo con alcune delle orchestre più famose dell’isola per poi collaborare in Italia con artiste e artisti del calibro di Laura Pausini, Biagio Antonacci, Francesca Michielin, Enrico Rava.
Da ambiti musicali eterogenei (world, jazz, rock) proviene il chitarrista e autore di colonne sonore per il cinema e il teatro Emanuele Bultrini, membro fondatore de La Batteria, con all’attivo collaborazioni diverse, da Colle der Fomento a Alex Infascelli. Artista di lungo corso è anche il sassofonista, compositore e produttore Peppe D’Argenzio, fra i padri fondatori nel 1980 degli Avion Travel, con cui ha vinto il Festival di Sanremo nel 2000, oltre alle composizioni di musiche per il cinema e il teatro al fianco di artisti del calibro di Lina Wertmuller, Enzo Moscato, Iaia Forte e molti altri. Ci sono poi il batterista Davide Savarese che, oltre ad essere componente stabile della band di Motta, è abituato a esplorare i generi più disparati e a frequentare musicisti abbastanza distanti fra loro, da Margherita Vicario al rapper americano Skyzoo, passando per Tullio De Piscopo e Whitemary. Il polistrumentista e arrangiatore Duilio Galioto, nonché tastierista per Daniele Silvestri: un altro artista che lungo la sua carriera ha intrecciato il suo percorso con i più autorevoli rappresentanti del pop e della musica d’autore italiana, fra tutti Max Gazzè, Giovanni Truppi, Manuel Agnelli, Paola Turci, Marina Rei. E ancora: l’argentino Raul Scebba, percussionista sinfonico specializzato anche in ritmi e strumenti afro-cubani, già componente dei Tamburi del Vesuvio e con collaborazioni dal vivo e in studio, fra gli altri, con Fiorella Mannoia, Javier Girotto, Aires Tango. Il trombettista peruviano Roman Villanueva, che ha collaborato con Eva Ayllon e Jerry Rivera ed è stato componente di diverse orchestre Jazz del Sud America, con cui si è esibito in tournée per anni. Infine, il più giovane Simone Ndiaye, polistrumentista romano di origini senegalesi, diplomato al Conservatorio di Santa Cecilia, capace di frequentare agilmente i territori musicali più disparati, dalla fusion al metal.
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