Gli Oloferne a Chiaravalle


22 Ago 2008 - News live

Folk rock, spunti autoriali,world music, suggestioni medievali e celtiche: è tuttoquesto a caratterizzare la musica degli Oloferne,band attualmente impegnata in un tour di presentazione dell'ultimodisco, Il segno d'acqua, che proseguirà domenica24 agosto alla Festa de L'Unità di Chiaravalle (AN).
Prossimi a festeggiare il decimo anno di attività artistica,gli Oloferne proporranno tutti i brani del nuovo cd, ultima tappa diquel percorso muicale che ha portato la band ad esibirsi in tuttaitalia e all'estero.Ricordiamo, tra le ultime collaborazioni del gruppo, quella con GastonePietrucci de La Macina, con Sandro Severini dei Gang e con ilsassofonista-compositore Leonardo Sbaffi.“Chiaravalle rappresenta per noi l'inizio di questa avventurache dura da dieci anni”, spiegano i ragazzi del gruppo,“e ogni volta ci emozioniamo a suonare davanti a quallepersone che ci hanno visto muovere musicalmente i primi passi. Ancheper questo cercheremo di dare, come sempre, il massimo, siaperchè la dimensione live è quella chepiù ci appartiene, sia per ringraziare gli organizzatori perla loro gentilezza e disponibilità nell'invitarci.
Dopo la data chiaravallese gli Oloferne saranno ospiti dellaconcerto-maratona per i 40 anni della Macina, che si terràsabato 30 agosto a Monsano nell'ambito del Monsano Folk Festival.Attualmente la band è formata, oltre che dai leader storiciAlessandro Piccioni (voce, basso e flauti) e Giacomo Medici (voce,chitarra) da Giuseppe Cardamone (violino), Stefano Procaccini(chitarra) e Marco Medici (batteria, percussioni).
Per informazioni riguardo l'attività artistica della band: www.oloferne.com – infoline 339. 4328676

NOTE BIOGRAFICHE
Il progetto musicale Oloferne nasce nel 1999 dall’idea diproporre qualcosa che, in modo originale, riuscisse a coniugare levarie influenze e le esperienze musicali dei singoli componenti. Rock,atmosfere medievali, world music e spunti progressive vanno a fondersinel folk rock d’autore che oggi contraddistingue lesonorità della band. Numerose le esperienze professionali,dalle collaborazioni discografiche con la “Gang”dei Fratelli Severini e con il gruppo di musica e ricerca popolare“La Macina”, all’apertura di concerti diartisti come Max Gazzè e Aida Cooper. Nel settembre 2003esce il videoclip di Elfish Tree, firmato allaregia da Vito Rubino e apprezzato al M.E.I. di Faenza. Successivamentenasce la collaborazione con la casa discografica Ethnoworld srl diMilano, che ristampa e distribuisce il loro primo disco, uscito nel2001: “Oloferne” (Ethnoworld/ Venus). Un branoviene presto inserito nella compilation “Samonios vol.II -Capodanno Celtico 2003” (Terzo Millennio/Self), in compagniadegli artisti più significativi del panorama folk nazionaleed internazionale. L’attenzione dei media nei confronti delgruppo si esprime anche nella partecipazione alla trasmissione“Demo” di Radio Uno Rai; la musica degli Olofernegiunge inoltre anche in Spagna, Argentina e Malta. Nel frattempoprosegue l’attività teatrale del gruppo, conspettacoli quali L’albero di Alluminio. Il‘900 tra suoni e parole, Confessioni diun mangiatore d’aria e Poesie nel vento:palabras, musica, pensamiento y…viento. Vincitori regionalidel concorso “Piceno on the rock”, gli Olofernepresentano nel dicembre 2004 il loro secondo disco intitolato“Le parole del vento”, al quale partecipano GastonePietrucci de “La Macina” e Sandro Severini della“Gang”. Al “Premio Città diJesi” il gruppo è vincitore nelle categorie“miglior testo” e “miglior branoradiofonico”. il loro video Colore orac’è viene trasmesso dalle tv locali (RaiTre, Tvrs) e il singolo omonimo da alcune delle maggiori radio delcentro-sud Italia. Finalisti nazionali del prestigioso“Premio Fabrizio De Andrè” e finalistiregionali di “Rock Targato Italia”, Rai Tre dedicauno speciale al gruppo all’interno della rubrica“Iang Pipol”; la stessa emittentetornerà ad occuparsi del gruppo in occasione della lorotournee sudamericana. Nella primavera 2005 esce il videoclip L’alberodi alluminio, prodotto e girato da Antonio Lucarini, firmad’autore di clip di band quali P.G.R. e Marlene Kuntz/Skin.Il gruppo torna alla trasmissione “Demo” di RadioRai Uno, questa volta con il disco “Le parole delvento”.
Vincono inoltre l’edizione 2005 del concorso nazionale“Fanote” e vengono invitati in Calabria apartecipare alla rassegna internazionale d’arte“MuSaBa Purana Festival”. In qualità divincitori del concorso bolognese “Alma Rock Studiorum2005”, la band marchigiana suona al M.E.I. di Faenza. Acaratterizzare il 2005 è anche un tour in Argentina, cheporta gli Oloferne ad esibirsi in qualità di esponenti dellacultura italiana, con il concerto spettacolo “Poesie nelvento”, nel teatro di Corrientes e, successivamente in quellidi Resistencia, Curutzu Cuatia e Goya. In quest’ultimacittà il gruppo ha la possibilità di suonare nelpiù antico teatro in attivitàdell’Argentina. “Radio Sudamericana” e“Radio Capital”, due delle maggiori emittenti delpaese, intervistano la band che si esibisce anche in diretta. Sono poiospiti dell’Istituto Musicale Pubblico di Corrientes e dellaSocietà Dante Alighieri. Il 2006 procede in un lungosusseguirsi di appuntamenti live che porta il gruppo ad esibirsi aFirenze, Bologna e diversi paesi del centro Italia. Da ricordare ilconcerto insieme alla Macina di Gastone Pietrucci in cui lo stessoGastone interpreta alcuni brani degli Oloferne, all’internodella XXII° edizione del Monsano Folk Festival, uno deipiù prestigiosi Festival folk a livello internazionale. Il2007 segna il ritorno della band nei teatri con il nuovo spettacolo“Controcanto”, che riscuote consensi positivi. InAgosto la band viene segnalata dalla rivista Cosmopolitan come tra lepiù rappresentative sul territorio italiano in ambito folkrock e si esibisce a Ferrara durante il prestigioso Buskers Festival.Un brano del gruppo viene inserito nella compilation “IangPipol” (Rai 3 / Arte Nomade, 2007), in compagnia dei gruppipiù reppresentativi delle Marche. Nel 2008 esce il terzoalbum della band: “Segno d’Acqua”, chevede la partecipazione straordinaria del jazzista Leonardo Sbaffi.


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