Chiude la ventisettesima edizione di Folkest
31 Lug 2005 - News live
SPILIMBERGO (PN), piazza Duomo
ore 21,15 Boris Kovac (Serbia) Avion Travel (Italia)*
SPILIMBERGO (PN), Torre Orientale
ore 18,30 I Nutui (Italia)
0re 21,00 Ararad Group (Italia)
0re 23,00 Imperfecta (Italia)
TUTTI I CONCERTI SONO GRATUITI
TRANNE *:
Intero 12,00 + 2,00 prev.
Ridotto 6,00 + 2,00 prev.
Si chiude anche la ventisettesima edizione di Folkest, contraddistinta – nonostante l'inclemenza del clima da un'elevata partecipazione di pubblico agli oltre 80 concerti previsti dal programma, tutti accomunati da una grande qualità sia nella preparazione tecnica degli artisti, sia nella loro capacità di comunicare mondi musicali spesso lontani da quelli più usuali e ormai troppo spesso oggetto di consumo.
Per questo finale, la direzione artistica di Folkest 2005 ha riservato un programma ricco di sorprese che non mancheranno di stupire.
Nel tardo pomeriggio, sul palco della Torre Orientale, I Nutui presenteranno il loro primo cd Ta lis gravatis dal Tiliment , pubblicato da Folkest Dischi. Gruppo attivo sulla scena delle osterie e delle sagre di paese friulane dal 1975, in trent'anni di carriera hanno partecipato anche a vari eventi culturali, tra i quali 2000 ains dai ladins a Codroipo. Ripercorrono allegramente e con strumenti tipici il repertorio popolare friulano, cercando di rimanere fedeli al vecchio modo di intendere ed interpretare le canzoni. Un tuffo nella storia di una regione ancora profondamente legata alle proprie radici. I Nutui sono: Ultimo Rossi mandolino; Otello Fapoldi tamburo africano, voce; Gianantonio De Marchi contrabbasso, voce; Bruno Scatton mandolino, chitarra, voce; Livio Bertin chitarra, voce.
Sullo stesso palco, alle 21,00, sarà la volta di Ararad Group. Secondi classificati al concorso Suonare a Folkest , selezione Nord-Est. Il cantautore di origine armena (ma ormai friulano d'adozione), Ararà d Khatchikià n ha ottenuto grande successo televisivo in varie trasmissioni d'attualità e ambientaliste. La sua doppia attività di musicista e istruttore di sled-dog è molto affascinante, soprattutto quando racconta delle sue avventure in Alaska nel video-diario Sulle orme di Balto , cronaca multimediale di 1.200 km fra le nevi e i ghiacci del circolo polare. à accompagnato da una solida band di validissimi musicisti, alcuni dei quali già facenti parte dello storico gruppo dei Farfield, che negli anni Ottanta incise un 33 giri in Danimarca. Ararad Group è composto da: Ararà d Khatchikià n chitarra, voce; Roby Colella pedal steel guitar, banjo, basso, chitarra elettrica; Mario Cogno basso; Maurizio Magrelli percussioni, batteria; J.P. Morsut percussioni, batteria; Alessandro Turello pianoforte; Francesca Vittorio voce; Nevio Zaninotto sax.
Alle 21,15, in piazza Duomo, l'attenzione del pubblico sarà concentrata sul serbo Boris Kovac. Dopo le tragedie che hanno sconvolto i Balcani nell'ultimo decennio, la vita culturale Jugoslava è in grande fermento, basti pensare ai successi cinematografici di Emir Kusturica e a quelli musicali di Goran Bregovic. Uno dei più attivi animatori di questa feconda scena culturale è Boris Kovac, compositore, strumentista e artista multimediale. Ispirandosi idealmente al lavoro svolto da Bela Bartok, Boris Kovac si pone all'intersezione tra la musica e la cultura tradizionale e la scena musicale contemporanea. La feconda mescolanza di culture si palesa nelle sue composizioni e nel suo stile, che posseggono una sorprendente e affascinante unicità . Il suo ultimo progetto World after History – assieme a La Campanella – è capace di integrare le radici serbe, ungheresi e rumene del compositore, con l'influenza del folklore balcanico, del jazz, del valzer, del tango e di perdute atmosfere mitteleuropee, impregnate di romanticismo. Il risultato è assolutamente indescrivibile a parole, da non perdere! La formazione: Boris Kovac (Boki) sassofoni, voce; Bogdan Rankovic (Bogi) clarinetto; Goran Penic (Gogi) fisarmonica; Milos Matic (Miki) contrabbasso; Istvan Cik (Picu) percussioni.
A seguire, un gruppo cult della scena musicale italiana: Avion Travel. La prima formazione del gruppo di Caserta risale al 1980. Dopo un esordio decisamente rock e un passaggio attraverso il pop nella seconda metà degli anni ottanta la Piccola Orchestra approda allo stile Avion Travel con l'album “Bellosguardo (1992). Questo disco, per la sua specificità e per la sua concentrata bellezza, rappresenta di fatto il manifesto musicale della Piccola Orchestra e segna l'inizio dell'attuale avventura musicale dei sei musicisti. Dopo “Opplà ” (1993) e “Finalmente Fiori” (1995) la loro fitta attività concertistica origina il loro primo album 'live': “Vivo di canzoni”. Nel gennaio del 1999 viene pubblicato l'album Cirano con il quale la Piccola Orchestra Avion Travel sbarca in Europa. Vincono nel 2000 la 50ma edizione del Festival di Sanremo con il brano Sentimento aggiudicandosi anche il Premio Speciale della Critica e della Giuria di Qualità per le categorie Migliore Musica e Migliore Arrangiamento e nel dicembre 2000 pubblicano l'album Storie d'amore : un omaggio alla canzone italiana e più in generale alla musica evergreen degli anni Sessanta. Nel 2003 è uscito l'album Poco mossi gli altri bacini , frutto della collaborazione della band con il produttore Pasquale Minieri (che ha firmato negli ultimi anni lavori con diversi artisti tra cui Lucio Battisti, Claudio Baglioni e Vinicio Capossela). L'album, che segna un'ulteriore svolta nel percorso musicale della Piccola Orchestra Avion Travel, contiene per la prima volta anche voci femminili: Peppe Servillo duetta con Elisa e Caterina Caselli. Sul palco di Folkest 2005 Peppe Servillo voce; Mimmo Ciaramella batteria; Fausto Mesolella chitarra; MarioTronco tastiere; Peppe D'Argenzio sassofono; Ferruccio Spinetti contrabbasso.
A concludere l'intenso programma di serata e tutta l'edizione 2005 del festival, una novità assoluta per il Friuli, un gruppo emergente della scena folk italiana: Imperfecta. Secondo classificato al concorso Suonare a Folkest , selezione Nord-Ovest – nato nel 1995 dall'incontro fra musicisti di formazione classica, ma da sempre attratti dalla musica di tradizione – il gruppo continua a svolgere un'approfondita ricerca intorno alla canzone colta e popolare italiana, affiancando alla tradizione classica l'utilizzo di strumenti etnici provenienti da diverse aree geografiche di diversi Paesi, impiegati in arrangiamenti particolari che danno luogo a un'originale contaminazione stilistica. Il repertorio affianca la canzone popolare a composizioni di autori anonimi del 600 e del 700 napoletano fino a Orlando di Lasso, Donizetti e Bellini, con l'obiettivo di dare spazio e visibilità a un patrimonio musicale che attraversa la storia della musica tradizionale. Gli Imperfecta sono: Stefano Rigoni chitarra, organetto diatonico; Stefano Cirino chitarra, tiple, mandola; Francesco Mazza voce, chitarra; Marcellino Grillo flauti; Walter Morelli percussioni; Achille Bocus contrabbasso.
A corredo delle iniziative concertistiche, la Mostra del vinile da collezione che anno dopo anno raccoglie un numero crescente di curiosi e appassionati.
Info:
Tel & Fax: 0427.51230; 335.1202126
www.folkest.com