Pergolesi Spontini Festival e Stagione lirica di Jesi


24 Ago 2011 - News classica

di Alberto Pellegrino

JESI (AN). Il 2 settembre si aprirà l'undicesima edizione del Pergolesi Spontini Festival con un programma che si presenta ricco di interessanti proposte con una serie di spettacoli che non sono incentrati soltanto nella città di Jesi, ma che sono collocati in diverse località del territorio, secondo una politica culturale che da anni caratterizza le iniziative della Fondazione anche per quanto riguarda la stagione di prosa.
Nel Teatro La Fortuna di Monte San Vito avrà luogo l'11 settembre l'Accademia Metastasiana con musiche di Bach, Cimarosa e Paisiello con il soprano Veronika Kralova, il mezzosoprano Aurora Faggioli, accompagnate al fortepiano da Andrea Coen, uno dei maggiori specialisti di questo particolare strumento. Pietro Metastasio (1698-1782) merita sicuramente questo omaggio, perchè (nonostante una certa critica continui ad accanirsi contro di lui) rappresenta la maggiore personalità del teatro italiano del Settecento prima dell'età goldoniana. Dopo il debutto con il melodramma Didone abbandonata (1724), le sue opere godono di una popolarità travolgente sia durante il periodo romano (Siroe, Catone in Utica, Ezio, Semiramide riconosciuta, Alessandro nelle Indie, Artaserse), sia durante il lungo soggiorno viennese, iniziato nel 1730, quando scrive una serie di capolavori: Demetrio, Adriano in Siria, Demofoonte, La clemenza di Tito, Achille in Sciro, Ciro riconosciuto, Temistocle, Attilio Regolo. A questo autore va il merito della cosiddetta riforma metastasiana del melodramma, in quanto egli avverte la necessità di nobilitare e semplificare questo genere teatrale senza intaccarne le sue componenti essenziali: la musicalità e la fantasia. Grazie a Metastasio il melodramma ha un rilancio attraverso la forza del rapporto tra parola e musica, che restituisce autonomia al testo con il raggiungimento di alcuni precisi obiettivi: innalzare il valore poetico dell'insieme; esaltare la levità e la musicalità della versificazione; curare i meccanismi che regolano l'azione drammaturgica; realizzare la concatenazione logica tra l'aria e il recitativo precedente, in modo da legare i significati dell'uno e dell'altra, anche attraverso una concatenazione linguistica ottenuta con espliciti rinvii testuali al recitativo precedente.
Metastasio si allontana in parte o alleggerisce le influenze arcadiche, senza rinunciare a quel tanto di favoloso , a quei nuclei sentimentali fatti di morbide emozioni che sostengono i suoi intrecci. In sostanza il melodramma metastasiano eredita dal quello barocco una serie di convenzioni (artifici, agnizioni, inverosimiglianze e languori), ma anche la piena coscienza della finzione e della illusione, per cui i personaggi di Metastasio sono consapevoli di agire come personaggi. Il suo melodramma costituisce un esempio di teatro didattico che persegue l'esaltazione della virtù e dei buoni sentimenti, la fedeltà coniugale, la glorificazione del potere imperiale e l'amor patrio, ma che è anche esaltazione dell'eroismo, dell'amore e delle passioni pur sempre moderate dalla morale delle anime belle .
Nel Teatro Comunale di Montecarotto il 16 settembre si terrà il Concerto di Musiche nuove per solisti e coro con l'esecuzione di composizioni in prima assoluta di Claudio Campanelli e Marco Taralli, mentre di Lucio Gregoretti sarà eseguita la Missa Sancti Johannis Baptistae, in memoriam di Johannes Baptistae Pergolesi. Nel Teatro Spontini di Maiolati Spontini Maria Pia De Vito sarà l'interprete del Concerto in compagnia d'amore su musiche di Pergolesi rielaborate da Franà ois Couturier, che siederà al pianoforte.
Il Festival si sposterà il 9 settembre in Ancona in occasione del XXV Congresso Eucaristico Nazionale per tenere nel Duomo di S. Ciriaco il Concerto spirituale con il soprano Deborah York e il mezzosoprano Michaela Selinger che interpreteranno musiche di Vivaldi (Concerto in si minore per archi e basso continuo n.10 da L'estro armonico op.3), di G. B. Pergolesi (Salve regina), di J. S. Bach (Tilge, Hochster, mein Sunden), nonchè La Maddalena al Sepolcro di Anonimo (da G. B. Pergolesi). Sarà presente il Bach Consort Wien diretto da Rubèn Duvrovsky.
Il Teatro Pergolesi diventa la sede deputata della serie di opere pergolesiane (tutti nuovi allestimenti) che ha inizio il 2 settembre con la Salustia (1731), il primo lavoro di Pergolesi composta sull'adattamento di un libretto scritto da Apostolo Zeno, che sarà diretta da Corrado Rovaris per la regia di Juliette Deschamps. In essa si racconta la storia della giovane sposa di Alessandro Severo, calunniata dalla suocera Giulia affinchè sia ripudiata dal marito. Adriano, il padre di Salustia, tenta di sopprimere Giulia ed è condannato al combattimento con le fiere; poichè egli riesce ad uccidere il leopardo che sta per sbranarlo, Giulia lo perdona e fa in modo che i due sposi si riuniscano. Il 3 settembre va in scena la celebre Serva padrona (1733) con un originale accostamento con Atto senza parole I di Samuel Beckett per la regia di Henning Brockhaus. La Serva padrona costituisce una pietra miliare nella storia della musica e del melodramma; perchè essa è il più splendido esempio di intermezzo, ma nello stesso tempo essa si afferma storicamente come la prima opera buffa che è anche un'opera d'arte. Il terzo appuntamento ci sarà l'8 settembre nel Teatro Moriconi dove sarà rappresentata L'Olimpiade (1735) diretta da Alessandro De Marchi, che va in scena con la regia di Italo Nunziata. Questo melodramma di Persolesi (anche se non apprezzato dai suoi contemporanei) ha una particolare importanza, perchè con le sue arie anticipa profeticamente il moderno carattere intimista che sarà poi adottato da Spontini e Bellini. L'opera si avvale di un testo del Metastasio, considerato un modello della nuova drammaturgia melodrammatica, tanto che sarà musicato da altri compositori (Hasse, Leo, Jommelli, Caldara, Galluppi, Vivaldi) fino alle soglie dell'Ottocento, quando si cominciano ad avvertire i primi segnali del nuovo melodramma. In esso si narra la vicenda di Aristea, la bellissima figlia di Clistene, a sua volta figlia del re di Sicione: Aristea, che è stata promessa sposa al vincitore dei giochi olimpici, ama riamata l'atleta Megacle. Alla mano della principessa aspira Licida, il quale prega Megacle di partecipare ai giochi con il suo nome e, quando questi risulta vincitore, mantiene l'impegno di conservare il segreto anche se decide di suicidarsi. L'apparizione di Argene, una fanciulla a cui Licida ha giurato amore e fedeltà , complica le cose rivelando ad Aristea l'inganno del giovane che viene prima esiliato, poi condannato a morte per aver attentato alla vita del re. Nel finale tutto si chiarisce grazie all'agnizione, perchè si scopre che Licida è figlio di Clistene e fratello di Aristea, per cui sposerà Argene, mentre la principessa andrà sposa all'amato Megacle. La trama di Metastasio si basa sul gioco dell'incomunicabilità , sulla volontà d'amore di Aristea e sul rifiuto d'amore (per lei incomprensibile) di Megacle. Quando la storia sta per volgere in tragedia, tutto ritorna al suo posto con lo smascheramento dell'inganno ordito da Licida e con la minaccia di morte che pende sul suo capo fino a quando le virtù primarie di Metastasio (altruismo, senso del dovere, pietà , lealtà ) potranno trionfare, rendendo possibile il lieto fine.

LA STAGIONE LIRICA DI JESI
Trait d'union fra il Festival e la 44^ Stagione lirica di tradizione sarà ancora Pergolesi con un nuovo allestimento de Lo frate nnamorato (1732), una eccezionale commedia per musica scritta da Gennarantonio Federico, diretta da Fabio Biondi alla guida del complesso Europa Galante, con la regia e le scene di Willy Landin, che andrà in scena il 30 settembre e il 2 ottobre. Seconda opera composta da un genio di soli 22 anni, essa viene accolta subito con grande favore dal pubblico, perchè risulta divertente senza essere farsesca, presenta dei personaggi popolari ma non di maniera; è ricca di passaggi affascinanti e briosi con momenti di notevole freschezza espressiva. L'azione si svolge a Capodimonte nel 1730 e si basa sui progetti matrimoniali di Carlo e dell'anziano Marcaniello: Nina e Nena, nipoti di Carlo, sono destinate a sposare Marcaniello e il suo sciocco figlio don Pietro, mentre Lucrezia, figlia di Marcaniello, dovrà sposare Carlo. Le tre ragazze sono tutte innamorate del giovane Ascanio che ha rivelato di amare entrambe e di rifiutare decisamente l'amore di Lucrezia. Don Pietro viene sorpreso a corteggiare la serva Vannella, suscitando le ire di Nena, mentre Nina finge di amare don Pietro per far ingelosire Ascanio. Lucrezia disperata confessa il suo amore per Ascanio e don Pietro tenta di ucciderlo ferendolo con la spada ad un braccio, Nel curare la ferita Carlo vede un segno, il quale gli fa capire che Ascanio è suo nipote e fratello di Nina e Nena. Grazie all'agnizione si evita il pericolo dell'incesto e il giovane dovrà accettare come moglie Lucrezia.
Il cartellone 2011 è completato da due opere molto popolari: Elisir d'amore di Donizetti (21/22/23 ottobre) diretto dal maestro Roberto Polastri con la regia di Italo Nunziata; Rigoletto di Verdi (25/26/27 novembre) con la direzione del maestro Giampaolo Maria Bisanti e la regia, scene e costumi di Massimo Gasparon.


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